"Beh, sì dovevo immaginare che ti saresti iscritta a questa scuola" Iniziò portandosi una mano dietro la nuca.
Dietro lui c'era altri due ragazzi con la giacca della scuola che osservavano confusi la scena.
Lo fissai a lungo, dopodiché mi voltai ignorando ciò che aveva detto.
Lui si spostò e mi si mise davanti sedendosi su una sedia posta tra me e Nate.
"È bello vederti qua" Continuò facendomi un sorriso nervoso.
Io abbassai il capo e spostai lo sguardo su Nate.
"Peccato non possa dire lo stesso" Risposi quasi in un sussurro.
I suoi amici sghignazzarono mentre lui chiuse gli occhi sospirando e incassando il colpo.
"Quanto ancora dovrò chiederti scusa?" Domandò quasi irritato dalla mia risposta.
Alzai lo sguardo e lo fissai inarcando una sopracciglia.
"Indovina" Risposi sarcasticamente.
Lui si morse il labbro e distolse lo sguardo.
Incrociò quello di Nate che aveva una faccia perplessa.
"Che vuoi tu?" Domandò in tono abbastanza rude.
La mia guida sgranò gli occhi e divenne serio in un battibaleno.
"Nulla!" Esclamò mettendosi sull'attenti.
"Ora stai con gli sfigati Laila?" Mi chiese Mike continuando a fissarlo.
Ma che diavolo aveva? Non si comportava così quando eravamo soli.
"Oh santo cielo" Sbuffai e mi alzai mettendomi lo zaino sulle spalle.
"Andiamo Nate" Continuai senza interrompere il mio cammino, ma ci pensò comunque Mike.
Mi afferrò il braccio e mi fece voltare.
"Aspetta Laila" Disse abbassando il tono si voce e mi si avvicinò al viso.
Rimasi immobile a fissarlo dritto negli occhi. Una volta questa vicinanza fra noi mi faceva battere forte il cuore inspiegabilmente, ora avevo solo voglia di spostarmi.
"Possiamo parlare?" Domandò guardandosi intorno stringendo i denti.
Spostai lo sguardo anche io intorno dopodiché tornai a fissarlo negli occhi.
"Ora? Proprio ora?" Domandai corrugando la fronte.
"Quando vuoi" Disse con un sorrisetto nervoso forse con la speranza di ricevere una risposta positiva da parte mia.
In tal caso, sperò invano.
"Mai" Risposi voltandomi velocemente e afferrai Nate avviandomi verso il portone della scuola.
"Non fare così!" Urlò senza inseguirmi.
Ed io che pensavo fosse cambiato, invece no. Era rimasto il solito cretino senza personalità. Il Mike che abitava di fronte casa mia era completamente diverso da questo.
Ora tutto era chiaro.
Quando è in compagnia Mike non può sfigurare, ovvio.Tirai un sospirò di sollievo e liberai Nate che aveva continuato a fissarmi perplesso.
Continuammo a camminare in silenzio fino a quando Nate non fu certo di essere abbastanza lontano da Mike.
"Mio Dio conosci Mike?" Domandò stupito.
Io voltai il capo e incrociai il suo sguardo inarcando una sopracciglia.
"Chi è Mike a scuola?" Domandai a mia volta.
Lui sgranò gli occhi e corrugò la fronte subito dopo.
"Eh?"
"Conosco Mike dalle elementari, ora è anche il mio vicino di casa" Risposi con un lieve ritardo.
"Ah... quindi tu..." Continuò abbassando la testa.
Io afferrai un piccolo pezzo di carta che avevo in tasca e lo lessi. C'era scritto il numero del mio armadietto e la combinazione.
"Sono originaria di Nashville? Sì. Mi sono trasferita già una volta? Sì" Risposi nel mentre.
Io svoltai l'angolo e lui si bloccò subito dopo.
Mi fermai anch'io e lo fissai indifferente.
"Ah... mi sento un po' scosso" Disse poco dopo scrollando lentamente il capo.
"Non preoccuparti" Continuai alzando le spalle e mi diressi verso il mio armadietto.
Le pareti erano tutte pitturate di giallo mentre le porte e gli armadietti erano tutti verde scuro. Chissà se mio padre aveva deciso questi abbinamenti.
Feci la combinazione e l'aprii. Ovviamente l'interno era vuoto. C'erano poche scritte di alunni degli anni passati.
C+V ♡
Questo armadietto è di Tylerxx.
2012/2016 -D.
Mi chiedevo se quel Tyler fosse mio fratello ma ne dubitavo visto che questa certa D lo aveva avuto per quattro anni quando mio fratello era ancora a scuola.
Forse lo aveva avuto nel 2011, ma dubito che avesse abbandonato il suo armadietto dopo un anno.
Ma perché ora mi facevo distrarre da queste piccolezze?
Santo cielo...
"Come faccio a cambiare la combinazione?" Chiesi fissando il lucchetto.
"Faccio io, dimmi che sequenza vuoi" Rispose spostandomi un po'.
"Devono essere quattro numeri?" Domandai fissando il pezzo di carta con la combinazione precedente.
"Esatto" Rispose fissandomi.
Quella combinazione l'avrei dimenticata sicuramente. C'era solo una data che non avrei dimenticato oltre al compleanno di Axel.
Il giorno in cui riacquistò la memoria.
Quello fu il giorno più felice della mia vita.
"Uno due zero otto" Dettai immediatamente.
"Asspe...tta" Disse mentre muoveva il lucchetto avanti e dietro.
"Fatto!" Esclamò voltandosi verso di me sorridente.
"Grazie!" Esclamai anche io per imitarlo.
Poi mi prese il pezzo di carta e lo poggiò ad un armadietto, prese una penna e ci scrisse la combinazione di sopra.
"Che fai?" Domandai corrugando la fronte.
"Devo comunicare al preside la nuova combinazione" Disse seriamente intento a scrivere sul foglietto.
"Oh, ok"
Mi voltai per guardare intorno. C'erano molti ragazzi e ragazze in giro per la scuola. C'erano molti gruppi chiaramente.
Gli atleti, le barbie, gli sfigati e altri...
Nulla di nuovo della mia vecchia scuola.
"È una data?" Chiese all'improvviso.
Sussultai un po' poi mi voltai verso lui che nel frattempo si era appoggiato con la schiena all'armadietto.
"Mi chiedo come tu abbia fatto a scoprirlo" Risposi sarcasticamente.
Lui fece un piccola risata abbassando la testa poi la rialzò sorridendomi.
"Lui è importante?" Domandò poco dopo.
Rimasi un attimo sconvolta dalla sua domanda e mi venne per istinto prendere il telefono per controllare se fosse arrivato un messaggio, ma nulla.
"Chi ti dice che sia un lui?" Domandai a mia volta inarcando una sopracciglia.
Lui diventò tutto rosso e iniziò ad agitare le mani.
"Co-Cosa!? Mi dis-dispiace io ecco..." Balbettò chiudendo gli occhi e si fermò quando mi sentì ridere.
La scena era abbastanza divertente per poco non piasi dalle risate.
"Calmati Nate, stavo scherzando" Risposi dopo che ebbi smesso di ridere.
Lui sospirò e abbassò il capo.
L'abbassai anche io e iniziai a giocherellare con le dita.
"Si chiama Axel e sì, è molto importante per me" Risposi in seguito e tutto si fece più serio.
"È che... Prima che arrivasse Mike ho notato il tuo sguardo nel vuoto mentre accarezzavi quella collana" Continuò abbozzando un sorriso.
Nate era carino e gentile ma con quella domanda mi aveva messo molto in difficoltà. Axel era molto importante e mi mancava ogni giorno sempre di più.
Mi chiamava la sera, ci inviavamo messaggi a tutte le ore del giorno ma, anche se facevamo molte video chiamate, non era la stessa cosa di averlo al mio fianco, baciare lo schermo di un cellulare non era la stessa cosa di baciare le sue calde labbra.
Sentii gli occhi bruciarmi, perciò li alzai subito verso il soffitto.
"Mike è il capitano della squadra di baseball" Sviò il discorso cercando di distrarmi.
Abbassai il capo e strofinai gli occhi con le mani.
"Baseball?" Domandai perplessa.
Mike ha sempre preferito il football a tutti gli altri sport.
"Sì, è molto popolare da queste parti" Continuò tornando a camminare e io lo seguii.
"Sì, solo... non facevo Mike tipo da baseball" Risposi corrugando la fronte. Ma ovviamente il baseball era popolare e Mike doveva essere popolare.
"Eppure è bravo" Disse voltandosi e facendomi un piccolo sorriso.
"Davvero?"
In fondo di che cosa mi meravigliavo? Mike è sempre stato bravo in qualsiasi tipo sport e il suo nome veniva ripetuto più volte nel corridoio della scuola.
Solo ora mi accorgevo che in realtà non era cambiato nulla dall'ultima volta che avevo varcato la soglia di una scuola a Nashville.
"Guarda un po' " Continuò fermandosi difronte ad una teca dove erano presenti molti trofei, medaglie e targhette.
C'erano molte foto di Mike con trofei in mano o colto mentre i suoi compagni lo sollevavano da terra.
Sgranai involontariamente gli occhi e mi voltai lentamente verso Nate.
"Quindi mi stai dicendo che ho litigato davvero con il ragazzo più popolare della scuola?" Domandai sconvolta.
Proprio in quel momento la campanella della prima ora suonò dopo quel che mi sembrò essere un'eternità. Il primo giorno da nuova studentessa è davvero estenuante.
"Probabile" Disse alzando le spalle.
"Wow" Pronunciai fingendomi sorpresa.
"Beh, andiamo in classe!" Esclamò afferrandomi la mano euforico e mi portò con sé verso la prima aula che io sperai non fosse quella di mia madre.
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Hai rovinato tutto... Di nuovo
Romance"Il mondo mi odiava e io mi odiavo. Poi ho incontrato quei due occhi smeraldo e il mio mondo si è rinchiuso in essi. Lui mi ha amato come nessuno ha mai fatto e credevo che non avrebbe mai smesso di farlo... Lo credevo davvero" Sequel di: Hai rovina...