Capitolo 21

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"Allora che ha detto Tyler?" Domandai ad Axel una volta entrata in auto e averlo salutato.
"Per lui va bene" Rispose mettendo in moto l'auto.
Io alzai gli occhi al cielo e sospirai.
Tipico di mio fratello.
"Figurati"
Axel rimase zitto per un po' poi iniziò a guardare ora me ora la strada.
"Tu vuoi andarci veramente?" Chiese infine corrugando la fronte.
Io mi morsi il labbro inferiore e spostai lo sguardo fuori dal finestrino.
Non volevo andarci, avrei preferito mille volte stare a casa con Axel ma una piccola parte di me credeva che forse sarebbe stata ora di iniziare ad avere una vita anche al di fuori della nostra relazione e, se avessi rinunciato a quella festa, non so quando mi sarebbe capitata un'altra occasione del genere.
"No ma per Nate sarebbe un'ottima opportunità per parlare con Megan" Risposi in ogni caso scaricando la responsabilità su Nate.
"Credi ci possa riuscire?"
"Una ci spera"
Alzai le spalle poi rimasi in silenzio per un po' e così anche lui.
In questi ultimi mesi con Nate avevo avuto l'opportunità di farmi un quadro generale di chi frequentava la nostra scuola.
Nel gruppo di Mike c'erano anche le cheerleader dove Scarlett regnava. Eppure Megan non sembrava essere una sua subordinata, piuttosto qualcuno che preferiva stare zitta e far finta di essere d'accordo con tutto.
"Sai Axel, c'è qualcosa in Megan di diverso rispetto a Scarlett o alle altre cheerleader, sembra avere un cervello suo" Gli svelai, avevo bisogno di dirlo a qualcuno e non avrei mai potuto con Nate, altrimenti avrei alimentato la sua ossessione.
"Che bel complimento" Rispose il mio ragazzo ridendo.
Io alzai gli occhi al cielo e mi voltai con la schiena verso lui.
"Non volevo insultare nessuno ma sento che con lei ci si potrebbe parlare normalmente" Continuai fissandolo in volto.
Lui ricambiò lo sguardo per un secondo poi tornò a controllare la strada.
"Spero per te che sia così, non ho tanta voglia di litigarmi questa sera" Rispose e non capii esattamente a cosa si riferisse.
Sapevo per certo che per lui sarebbe stato molto difficile stare nella stessa stanza con Mike, speravo solo che quest'ultimo la sera non ci sarebbe stato.
"Perché devi pensare sempre in negativo? Potrebbe diventare una delle serate più belle della nostra vita!" Dissi e a quelle parole non ci credetti manco io.
Lui strizzò un occhio e serrò le labbra.
"Ora esageri"
Io feci una piccola risata osservando la sua reazione poi mi sporsi un po' per stampargli un bacio sulla guancia.
"Ci provo"
Conclusi il discorso dopodiché tornai composta sul sedile anche se ormai eravamo arrivati a casa.

"Buongiorno sorellina" Mi salutò Tyler non appena entrai in soggiorno.
Buttai lo zaino sul divano vicino a lui e lo fissai inarcando una sopracciglia.
Era inverno, fuori si moriva di freddo ma lui aveva i pantaloncini da basket.
Chi lo capiva era bravo.
"Sono le quattro di pomeriggio Tyler" Risposi anche stanca di stare ai suoi giochetti ogni giorno.
"Fuori c'è ancora luce" Disse e lì mi resi conto che non fosse uscito di casa neanche un secondo quel pomeriggio.
"Non tanto" Risposi e spostai lo sguardo su Axel che fissava la scena divertito.
"Perché sei di così buon umore?" Domandai notando l'enorme sorriso stampato sul volto di mio fratello.
Lui alzò le braccia per stiracchiarsi poi si alzò voltandosi completamente verso noi.
"Nulla, mi fa piacere che a scuola si ricordino ancora di me" Rispose quasi soddisfatto.
"O ti fa piacere che Scarlett si ricordi ancora di te?" Continuai a chiedere, perché lei lo voleva a casa sua?
"Scarlett? Ci avrò parlato sì o no tre volte in tutta la mia vita" Mi svelò in semplici parole massaggiandosi la tempia con due dita.
"Allora perché le cheerleader ti vogliono alla sua festa?" Domandai ancora confusa corrugando la fronte.
"Che domande" Rispose alzando le spalle e ridendo.
Ero veramente stanca di sentire Tyler pavoneggiarsi allora ripresi lo zaino e iniziai a dirigermi verso la porta per arrivare nella mia stanza.
"Vado a farmi una doccia" Dissi ma lui mi bloccò.
"Con noi c'è anche quel tuo amico sfigato?" Domandò poggiandosi con il sedere al divano.
"Nate" Specificai il nome. Ma che problemi aveva?
"Perché?" Chiesi, volevo proprio sapere qual era il suo problema ora.
Lui alzò gli occhi al cielo e poi li chiuse strizzandoli.
"Ha intenzione di venire con una camicia?" Domandò quasi temendo la mia risposta:
"Non lo so" Dissi infine aspettando la sua reazione.
"Santo cielo" Pronunciò posando una mano sul fianco.
"Perché? Mi vuoi rispondere?" Domandai ancora e lì iniziai ad innervosirmi.
"Perché non puoi andare a casa della ragazza più popolare della scuola con-" Iniziò a spiegare ed io lo bloccai.
"Con uno sfigato?"
Lui rimase a bocca aperta poi scrollò il capo.
"No Laila... con una camicia a quadri" Rispose lasciandomi perplessa, ma era serio?
"Beh comunque lui passa di qua, dagli qualche dritta" Conclusi e girai i tacchi.
"Eccome se lo farò" Continuò lui ridendo.
"Idiota" Sussurrai uscendo dal soggiorno lasciandolo in compagnia di Axel.
"Ti ho sentita!" Urlò lui ed io risposi con lo stesso tono.
"Bene!"
Concluso il discorso arrivai in cameretta, buttai lo zaino sul letto e mi diressi verso l'armadio.
Ora iniziavano i complessi. Come mi sarei dovuta vestire? Dannazione.
Dopo un paio di minuti di sì e no decisi di prendere un pantalone nero con un maglioncino grigio da mettere dentro, alle scarpe ci avrei pensato in seguito.
Presi tutto ed andai a farmi una doccia.

Una volta uscita, chiamai Axel e lo feci venire in camera mia.
"Come è?" Gli domandai dopo averlo lasciato squadrarmi per bene.
"Stai benissimo" Rispose sorridendomi.
Mi avvicinai a lui e gli buttai le braccia intorno al collo poi gli stampai un bacio sulle labbra.
"Sto bene per andare da Scarlett?" Chiesi ironicamente imitando la voce di mio fratello. Lui rise e annuì velocemente.
"Non potresti andare meglio"
"Dici sul serio?"
"Perché dovrei mentire?"
Sorrisi e lo baciai per un'ultima volta poi mi allontanai per osservarlo meglio.
Lui aveva un jeans scuro con una maglietta bianca e una camicia chiara sopra.
"Tu hai avuto l'approvazione di Tyler?" Chiesi ridendo. Ma insomma perché era così fissato? Ancora me lo chiedevo.
Lui alzò le spalle e scrollò il capo.
"In effetti non ne hai bisogno, sei bellissimo" gli dissi incrociando le dita della mano con le sue.
"Oh grazie"  Rispose lui quasi lusingato e si avvicinò a me con l'intento di stamparmi un altro bacio ma proprio in quel momento sentimmo il campanello suonare.
"Deve essere Nate" Intuii io e lui annuì.
"Andiamo" Dissi un'ultima volta e lo trascinai con me verso l'ingresso.
Stavo per aprire la porta quando Tyler corse piazzandosi vicino a me. Aveva un profumo che mi faceva venire il mal di testa. Lo fissai per un po' confusa, aveva dei jeans neri e una maglietta attillata bordeaux, giusto per fargli risaltare ancor di più i muscoli, no?
Alzai gli occhi al cielo e sospirai, solo in seguito decisi di aprire la porta.
Ciò che vidi mi lasciò completamente di stucco.
"Buonasera!" Esclamò il mio amico dall'altra parte con un sorriso alla trentadue denti.
"Wow" pronunciai io rimanendo a bocca aperta.
Aveva fatto il ciuffo all'insù e aveva tolto gli occhiali ma cosa più importante non aveva una camicia bensì una felpa.
Mi voltai verso Tyler che ricambiò il sorriso di Nate. Il suo era un sorriso orgoglioso.
"Cosa?" Chiese lui corrugando la fronte.
"È che sei così... diverso... insomma dove sono gli occhiali e la camicetta col papillon?" Domandai a mia volta ridendo, mi sembrava assurdo.
"Stiamo andando a casa di Scarlett, mi sono preparato a dovere" Rispose semplicemente ed io lì mi resi conto di quante risorse aveva.
Di certo si sarebbe fatto notare alla grande quella sera.
"Complimenti" Disse Tyler all'improvviso e a Nate tornò il sorriso.
"Grazie"
"Andiamo allora?" Propose mio fratello afferrando la giacca di pelle dall'attaccapanni.
"Andiamo!" Rispose Nate fuori ed insieme a Tyler iniziarono a dirigersi verso la macchina.
Io mi voltai verso Axel che alzò le spalle divertito.
Presi anche io la mia giacca, e così Axel, e li seguimmo.
Lungo il tragitto iniziai a prepararmi mentalmente a far parte di una serata indimenticabile.

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