Capitolo 36

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La campanella dell'ultima ora suonò ed io mi avviai verso la fermata dell'autobus. Ormai avevo imparato gli orari e le fermate più vicine in caso di ritardo. Non mi sarei fatta fregare da Mike ancora una volta. Anche se sembrava essere scomparso quel giorno.
Accesi il telefono e mandai un messaggio ad Alice. Non la sentivo dall'intervallo e sapevo fosse abbastanza nervosa ora.
"Novità?" Le domandai e aspettai per una risposta che non ritardò ad arrivare.
"Non mi va di scrivergli. Se lui non trova necessario farlo allora neanche io"
Lei e Leon passavano ogni secondo insieme e quando lui era al college passavano ogni secondo a scriversi. Fremeva dalla voglia di scrivergli ma non lo faceva semplicemente per il fatto che lei avrebbe finito per rovinare tutto arrabbiata come era. Tuttavia sapevo che presto o lei o lui sarebbero crollati.  Ero sicura di poche cose nella mia vita ma la loro relazione era una di quelle.
"Tempo al tempo" Le risposi e quando alzai lo sguardo dal telefono rimasi impietrita nel ritrovarmi Tyler seduto sul muretto della scuola.
"Che ci fai qua?" Gli domandai confusa e lui saltò giù dal muretto sorridendomi.
"Ho un'ottima notizia" Rispose tirando fuori le chiavi della macchina e iniziando a giocherellarci.
"Mi farai da taxi perché non hai nulla da fare nella tua vita?" Domandai immediatamente senza pensarci due volte. Si doveva laureare ma era sempre da qualche parte ad allenarsi a calcio o a casa a guardare qualche partita.
"Beh, in parte è un po' vero"
Inarcai una sopracciglia e incrociai le braccia sul petto.
"Cioè il fatto che in un certo senso ti farò da taxi" Specificò poco dopo.
"Vuoi arrivare al dunque?" Lo incitai io innervosendomi anche per il suo girarci intorno.
"Il coach ha accettato di essere il mio mentore per prepararmi ad allenare" Svelò infine tutto entusiasta.
"Aspetta" Pronunciai io corrugando la fronte. Il coach gli avrebbe fatto da mentore ma questo significava che lui sarebbe venuto a scuola per assistere agli allenamenti della squadra? Quindi avrei visto Tyler ogni giorno tra le mura scolastiche oltre che quelle di casa?
"Cosa significa questo?" Gli domandai sperando di aver capito male ma prima che mi potesse rispondere fummo interrotti.
"Tyler" Lo chiamò Scarlett alle mie spalle.
Mi voltai e la notai insieme al suo solito gruppetto, mancavano Tessa e Megan. Chissà dove era quest'ultima, avevo pensato che dopo la litigata con Rob difficilmente si sarebbe allontanata da Scarlett.
"Hey" Le salutò lui sorpreso.
"Abbiamo saputo la notizia, bentornato alla Chester" Continuò lei sorridente e le amiche le fecero l'eco.
"Grazie!" Rispose lui ricambiando il sorriso. Gli piacevano quelle attenzioni, sicuramente gli mancavano anche.
"Tieniti libero venerdì" Lo avvertì subito dopo la capo cheerleader ed io mi sentii fregata.
Era proprio per quel motivo che non volevo Tyler lì a scuola. Mi piaceva stare nell'anonimato ma con lui intorno le cose sarebbero diventate più difficili, per non parlare del fatto che sicuramente mi avrebbe costretta ad andare alla festa con lui, non solo, anche Nate mi avrebbe costretta con la scusa di Tyler.
"Festa a casa tua?" Domandò lui guardandosi intorno. Stava cercando qualcuno o sfuggiva dallo sguardo di Scarlett?
"Da Sam" Specifico lei indicando l'amica che prese subito la parola.
"Sai dove abito giusto?"
"Dovrei ricordarlo"
Non se lo ricordava, lo notai dal suo sorriso imbarazzato e dal fatto che aveva portato una mano alla nuca.
Scarlett osservò il comportamento impacciato di mio fratello e gli porse la mano con il palmo all'insù.
"Dammi il telefono" Disse in seguito.
Tyler gli porse il telefono, lei lo prese e digitò il suo numero in un nano secondo dopodiché gli tornò il telefono.
"Scrivimi, ok?" Gli raccomandò lei facendogli l'occhiolino poi si voltò per andarsene.
"Lo farò di certo" Rispose lui salutando con le mani anche le altre che ricambiavano allo stesso modo seguendo Scarlett.
Le seguii con lo sguardo per un po' fino a notare Megan rientrare nel cortile della scuola. Vicino al cancello intravidi Rob e allora capii. Sicuramente avevano chiarito.
In ogni caso scossi la testa e tornai al vero problema che ora mi stava affliggendo: Tyler.
"No" Dissi in seguito.
"No cosa?" Fece lui confuso o forse ancora distratto dalle sue amichette.
"Tyler non posso averti intorno qua a scuola"
"Perché no?"
"Perché tu sei tu!" Sbottai infine.
"Io non ti seguo" Rispose corrugando la fronte. Mi dava sui nervi.
"Mi spieghi cosa c'è tra te e Scarlett?" Gli domandai finalmente. Volevo chiederlo da mesi e lì, in quel momento, mi scappò ma fu un bene perché la curiosità mi stava uccidendo.
"Cosa ci dovrebbe essere?" Domandò a sua volta facendo il finto tonto.
"Lei ha detto a Megan che non mi tratta con sdegno solo perché ti deve un favore. Mi vuoi dare una spiegazione?"
"E cosa ti dovrei spiegare?"
Corrugai la fronte e incrociai le braccia sul petto ancora una volta.
"L'ho semplicemente aiutata ad integrarsi il primo anno" Disse alterato.
"Perché mai lo avresti fatto?"
Tyler era all'ultimo anno mentre Scarlett al primo. Si erano incontrati e lui l'aveva aiutata così a caso?
"Che significa?" Fece lui confuso.
"Perché mai l'avresti aiutata? Devi aver avuto una motivazione" Continuai e lui sembrò infastidirsi particolarmente a quel punto.
"Non sono affari tuoi" Rispose brusco facendosi spazio per dirigersi verso la macchina.
Mi superò ed io mi voltai.
"Lei ti piace?" Domandai ancora e lui si bloccò.
Non si voltò per rispondermi in faccia anzi aspettò un attimo prima di aprire bocca.
"Laila, torniamo a casa" Disse come se si stesse trattenendo.
Quando Tyler aveva scoperto che ero fidanzata mi aveva chiesto come avevo fatto. Ero più che sicura che lui fosse innamorato ma non sapesse come farlo sapere all'altra persona e per lui questa situazione era abbastanza frustrante.
"Perché non vuoi dirmelo?" Continuai a domandargli irritandomi e lui sbottò.
"Perché non sono affari tuoi! È stato tanto tempo fa!" Mi urlò voltandosi.
Io sgranai gli occhi e rimasi sorpresa da quella reazione. Che cavolo stava nascondendo?
Dopo un po' abbassò lo sguardo e sospirò. Dopodiché si voltò e mi fece segno con la mano di seguirlo.
"Muoviti"

Per tutto il tragitto in auto non aprii bocca. Ero arrabbiata per come si era rivolto. Io avevo risposto a tutte le domande che mi aveva fatto nel tempo eppure lui non voleva dirmi una cosa che doveva essere abbastanza semplice visto il nostro rapporto.
Arrivati a casa io scesi immediatamente dall'auto ed entrai di furia dentro.
Ovviamente Emily stava cucinando e mi notò.
"Hey! Come è andata la giornata?" Domandò tutta entusiasta. Da quando Jason le aveva chiesto la mano sorrideva sempre.
"Chiedilo a Tyler" Risposi io scontrosa lanciando un'occhiata a mio fratello che stava entrando.
Emily ci fissò perplessi per un po' aspettando che qualcuno dicesse qualcosa.
"Non ha preso bene la mia presenza a scuola" Svelò Tyler ma in realtà ero arrabbiata anche per altro.
Mia sorella alzò le sopracciglia capendo la situazione.
"Dai Laila, avere tuo fratello a scuola non è poi così male"
"No ovvio" Risposi io sarcastica.
"Sono seria" Concluse lei facendomi il broncio.
Io alzai gli occhi al cielo mentre Tyler ci lasciò sole dirigendosi verso il salotto, la sua dimora.
Lei lanciò uno sguardo a lui e sospirò.
Mi chiesi se lei sapesse qualcosa in più di me su Tyler.
"Comunque ho delle novità" Esordì poco dopo.
Io scrollai il capo e feci un lungo respiro.
Emily aveva ripreso a sorridere quindi era sicuramente una bella notizia.
"Ovvero?" L'incitai in seguito e a lei si illuminarono gli occhi.
"Io e Jason siamo andati a prenotare il giorno del matrimonio e arrivati lì abbiamo pensato che non aveva senso aspettare fino a Dicembre"
Feci uno sguardo confuso sperando che lei continuasse senza lasciarmi così tanto sulle spine.
"Insomma credo che il primo Luglio sia adatto, proprio dopo il tuo compleanno e dovresti essere anche diplomata" Svelò infine entusiasta.
Quel giorno tutti erano felici per qualcosa, sconvolgendomi con qualche notizia. Avevo paura del ritorno dei miei. La giornata era ancora lunga, cos'altro mi avrebbe riservato il fato?
"L-Luglio?"
"Sì insomma, abbiamo già la casa, lui ha un lavoro stabile, perché aspettare?"
Fece un sorriso meraviglioso. Adoravo i suoi sorrisi, erano così contagiosi.
"È una bellissima notizia Emily" Risposi ricambiandole il sorriso mentre lei si voltò immediatamente quando sentì il rumore dell'acqua che iniziava a bollire.
Vedendola impegnata decisi di andare nella mia stanza prima di tornare a mangiare, tanto aveva anche apparecchiato di già.
"Vado a dirlo ad Axel" Annunciai dirigendomi verso la cameretta.
"Ok!" Esclamò lei.
Aprii il telefono e per l'appunto controllai la chat di Axel.
Gli avevo inviato un messaggio ore prima eppure lo avevo ricevuto ma non letto.
Avrei dovuto scrivergli o dovevo aspettare una sua risposta ad un semplice buongiorno?
Mi buttai sul letto e fissai il telefono. Non riuscivo a staccare gli occhi da quella chat, speravo solo che da un momento all'altro spuntasse un online.
Forse era ancora a lezione o stava parlando con Leon, però quell'attesa era estenuante...
Era tutto così difficile.

Hai rovinato tutto... Di nuovoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora