Capitolo 39

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Quella sera accompagnammo Megan a casa sua, abitava in una villetta simile a quella di Scarlett, solo che lei aveva un giardino più piccolo.
Non avevo detto nulla a Tyler anche se lui aveva continuato a farmi mille domande durante il tragitto per arrivare a casa. Non riusciva a comprendere come io e Megan fossimo riuscite a incontrarci e parlare. Ovviamente io non gli avrei spiegato proprio nulla sia perché non erano affari suoi sia perché era qualcosa di privato tra me e Megan.

Il weekend lo passai a studiare sperando che una telefonata di Axel mi portasse via dai libri. Tuttavia non arrivò.
Stava studiando con Leon e Isabelle. A malapena riusciva a mandarmi messaggi.
Capivo volesse impegnarsi nello studio per ottenere voti alti e soprattutto la borsa di studio io però chiedevo solo che mi integrasse di più nella sua vita. Era come se a volte mi mettesse in pausa senza che se ne rendesse conto.

Il lunedì mattina non aspettai nemmeno Nate davanti l'ingresso, andai direttamente nel laboratorio del club prima che la campanella suonasse e le lezioni iniziassero. Fissai i lavori di Sasha per un bel po'. Era bravissima, cioè lo erano tutti ovvio ma i suoi quadri urlavano tutto il disagio che lei provava nel venire a scuola, riuscivo a percepirlo.
Non riuscivo a capire quale fosse la differenza tra un artista ed uno sportivo. Perché i secondi erano popolari e i primi degli sfigati? E soprattutto perché si faceva fatica ad essere amici? Ero in quella scuola da quattro mesi e fortunatamente era il mio ultimo anno quindi non riuscivo neanche ad immaginare come i miei compagni del club fossero stati trattati in quegli anni.
Uscii dal laboratorio e mi diressi verso il mio armadietto per prendere i libri che mi sarebbero serviti. Una volta arrivata notai Megan con Scarlett e le altre dall'altra parte del corridoio, non gli avrei dato tanto peso se Megan non mi avesse salutata con la mano. Io ricambiai ma in realtà mi sentivo abbastanza confusa soprattutto perché poi si allontanò dal gruppetto e si avvicinò a me.
"Hey" Mi salutò nuovamente.
"Ciao" Ricambiai io e mi voltai verso di lei chiudendo l'armadietto. Non immaginavo e neanche pretendevo che il nostro rapporto sarebbe potuto cambiato dopo quel venerdì.
"Come va?"
"Diciamo che in tre giorni la situazione non è cambiata affatto"
La situazione in tre giorni sarebbe cambiata se solo avessi affrontato l'argomento con lui o se anche solo ci fossimo sentiti.
"Con lui ne hai parlato?"
"No, io non voglio essere pesante. So che ha i suoi problemi"
"Sì?" Fece lei abbastanza scettica inarcando una sopracciglia poi il suo sguardo fu catturato da qualcosa dietro le mie spalle.
"Tu?" Le domandai io per cambiare argomento poi lei era stata così carina da chiedermi come stessi mi sembrava il minimo ricambiare l'interesse.
Lei però era ancora attenta a chi c'era dietro di me a cui sembrò fare anche una smorfia al che mi voltai per controllare chi ci fosse anche se la risposta era più che ovvia. La mia fu un'occhiata abbastanza veloce, non volevo che Scarlett incrociasse il mio sguardo o altro.
"Scusa, Rose mi controlla a vista dopo venerdì" Rispose in seguito scrollando il capo.
"Si sarà preoccupata nel vedendoti andare via" Commentai ricordandomi di quanto fosse preoccupata quando non riusciva a trovarla.
"Sì emh... avrei dovuto avvertirla solo che..." Disse lei amareggiata e abbassò la testa sospirando dopo continuò.
"Non mi andava di incrociare il suo sguardo per dirla tutta"
Alzò gli occhi al cielo dopodiché fece un altro sospiro.
Scarlett era molto protettiva nei confronti di Megan, immaginai che anche a lei non andasse giù che la sua amica stesse con un cretino come Rob.
"Lei non ce l'ha con te" Esordì poco dopo forse deducendo qualcosa dal mio sguardo.
"Dici?" Feci sorpresa, non mi aspettavo me ne parlasse.
"No, cioè all'inizio pensava volessi Mike ma ora come ora le sei indifferente" Spiegò meglio dopo.
"Penso sia così più per merito di Tyler" La corressi io, era solo merito di Tyler e lei non lo negò neanche.
"Anche questo è vero"
Dopo avermi risposto corrugò la fronte e tornò a fissare Scarlett.
"Sei frustrata?" Le domandai dopo come se non sapessi già la risposta. Tyler era l'unico segreto che l'amica non le aveva mai detto, ricordavo benissimo il loro litigio nello spogliatoio.
"A volte vorrei solo sapere in che rapporti fossero e perché me lo ha nascosto" Rispose successivamente spostando lo sguardo a terra.
"Anche io. Tyler mi aveva detto che con Scarlett non aveva mai parlato e sappiamo entrambe che certamente è una bugia" Dissi io alzando gli occhi verso l'alto mentre lei rimase abbastanza stupita.
"Non capisco, sei sua sorella" Fece corrugando nuovamente la fronte.
"Anche tu" Risposi a mia volta ma lei non sembrò capire cosa intendessi poiché sgranò gli occhi.
"Eh?" Pronunciò lei confusa.
"Scarlett, è come se fosse tua sorella, no? Molto probabilmente vi dite più cose voi che io e Tyler" Mi spiegai meglio.
"Non lo metto in dubbio ed è anche per questo che mi da' fastidio" Concluse rispostando nuovamente lo sguardo su Scarlett.
Megan era strana. Quando era con Scarlett controllava a vista Rob ma quando non era in compagnia di altri controllava proprio l'amica, in realtà si controllavano a vicenda.
Mentre pensavo a questo particolare notai Nate avvicinarsi molto confuso.
"Megan?" Fece lui e lei sgranò gli occhi quando sentì la sua voce. Era molto probabile non si aspettasse il suo arrivo.
"Oh, ciao Nate" Rispose quest'ultima allontanandosi dall'armadietto.
"Megan vieni" La chiamò prontamente Scarlett avvicinandosi. Era abbastanza chiaro non fosse stata una coincidenza. Chissà cosa le aveva combinato Nate.
Megan si voltò verso l'amica facendole un cenno con la testa poi si rivoltò verso me.
"Senti, venerdì la festa si sposta a casa di Scarlett, se vuoi, puoi farci un salto" Mi avvisò ed io annuii solamente dopodiché si allontanò.
Era incredibile, era lunedì ma avevano già in programma la festa per venerdì.
"Ok, cosa è successo?" Domandò Nate molto più confuso di me.
Io gli lanciai uno sguardo facendo la finta tonta.
"Fino all'altro ieri a stento vi salutavate" Sottolineò lui corrugando la fronte.
"Fino a venerdì Nate" Precisai io.
Mi voltai e riaprii l'armadietto, presi i libri che mi servivano dopodiché lo chiusi e lui sospirò attirando nuovamente la mia attenzione.
"Puoi spiegarmi?" Mi chiese quasi supplicandomi. Mi ricordò Tyler quella sera. Il loro stupore era piuttosto plausibile.
"Abbiamo parlato un po' durante la festa e sinceramente non mi aspettavo sarebbe cambiato tutto da allora" Spiegai infine.
"Di cosa avete parlato?"
"Non sono affari tuoi" Risposi forse un po' troppo bruscamente, alla fine non mi aveva chiesto nulla di male.
"No, non abbiamo parlato di te se non per un breve istante" Aggiunsi prima che lui chiedesse altro.
"Che ha detto?" Insistette ancora.
"Nate" Feci stremata e mi voltai verso lui sbuffando.
"Mi ha detto che in molti le hanno voltato le spalle e quando le ho chiesto se tu fossi uno di quelli si è zittita" Gli svelai e alla fine era veramente tutto ciò che sapevo, Megan non si era sbilanciata per nulla.
"Che significa?" Domandò mentre la campanella suonò.
"Che sicuramente le avrai fatto qualcosa" Risposi velocemente cercando di avanzare verso la classe, arrivare tardi era l'ultima cosa che volevo.
"Eh? Quell'estate sono partito con i miei e quando sono tornato lei non mi ha più rivolto la parola" Spiegò lui rincorrendomi come se avessi potuto rispondere a tutti i suoi dubbi.
"Io non lo so! Ora devo andare, davvero, scusa" Conclusi velocizzando i miei passi e a quel punto lui capì.
"Ok Ok, a dopo!" Mi salutò alla fine bloccandosi d'un tratto.
Avevo promesso a Nate che lo avrei aiutato con Megan e questa avvicinamento con lei mi avrebbe reso le cose più facili ma, al contrario, l'astio che lei provava nei suoi confronti no.
Perché diamine con i miei di problemi mi ero accollata anche quelli di Nate?

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