Capitolo 34

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Nuovo anno.
Primo giorno di scuola.
Io mi trovavo ad aspettare Nate sul muretto davanti l'ingresso come al solito.
Vedevo i miei coetanei abbracciarsi felici di essersi rincontrati dopo le vacanze mentre io mi sentivo nuovamente  triste.
Avevo passato le giornate rinchiusa in camera dopo il rientro a Nashville. In realtà aspettavo di rientrare a scuola proprio perché solo lì sarei riuscita a distrarmi in qualche modo.
Per quanto cercavo di far finta di nulla, a me Miami mancava. Mi mancavano anche le piccole cose che al tempo pensavo di detestare.
Avevo passato un mese intero con Axel, non dovevo lamentarmi più di tanto però non la nostalgia era tanta. In ogni caso lui era tornato al suo college.
Intanto vedevo Megan e Scarlett così unite e felici mentre rientravano a scuola con la loro solita uniforme che non potevo non pensare a come sarebbe stato quest'ultimo anno se fossi rimasta a Miami con Alice. Che seccatura.
"Felice anno nuovo!" Mi urlò Nate avvicinandosi con le braccia spalancate.
Quando fu abbastanza vicino mi abbracciò stampandomi un bacio sulla guancia.
"Buon anno anche a te" Ricambiai io sorridendo.
C'era qualcosa in lui che lo rendeva fastidiosamente allegro.
"È successo qualcosa?" Domandai corrugando la fronte. Effettivamente non gli avevo chiesto come fosse andata la festa di Capodanno.
"Oh beh sono successe tante cose" Rispose e sul suo volto spuntò un sorriso da ebete.
A quel punto aspettai che lui iniziasse a raccontarmi cosa gli fosse successo di così meraviglioso ma rimase zitto con aria sognante. Allora io gli diedi un colpo sul braccio per svegliarlo e lui scrollò il capo.
"Beh alla festa, non ti ho raccontato nulla perché volevo dirtelo di persona, sai no..." Iniziò ma disse qualcosa che avevo già immaginato da me.
"Quindi?" Lo incitai a continuare. 
Lui si guardò intorno poi controllò l'orologio e si sedette vicino a me sul muretto.
"Sono stato tutto il tempo sul divano a parlare con Thea, tu non puoi capire, è così intelligente. Non è come sembra, è davvero carina" 
In realtà a me sembrava proprio la più carina fra tutte, caratterialmente parlando. 
"Quindi ora Megan è acqua passata?" Domandai sperando che la risposta fosse positiva. Insomma così me ne uscivo fuori da quella stupida promessa che gli avevo fatto. Erano passati mesi ma ancora avevo ottenuto solo qualche saluto da parte di Megan, non avevo idea di come aiutarlo.
"Cosa? No no" Fece lui allarmato.
"Megan non si dimentica, ho sempre la speranza che un giorno o l'altro torni da me, però non mi dispiacerebbe approfondire il mio rapporto con Thea, capito cosa intendo?" Continuò abbassando la testa ed iniziò a torturarsi le mani. La speranza che un giorno sarebbe tornata da lui.
"Più o meno..." Risposi io quando sinceramente avrei voluto rispondere altro.
"Comunque non è finita qua" Riprese a dire tirandosi su di morale e attirando nuovamente la mia attenzione.
"Ovvero?"
"Megan e Rob hanno litigato" Disse tutto soddisfatto in un primo momento.
 Questa notizia sì che mi lasciò di stucco. Mi chiedevo come facesse Megan a sopportarlo. Scarlett aveva detto che aveva lo spirito da crocerossina, questo significava che pensava di poterlo cambiare?
"Cosa?! Si sono lasciati?" Domandai istintivamente.
"Nono, però credo le cose tra loro si siano raffreddate e tanto anche. Stavamo tutti parlando del più e del meno quando ad un certo punto abbiamo visto Rob andarsene sbattendo forte la porta e Megan correre di sopra inseguita da Scarlett e Nicole" Mi raccontò brevemente e lo vedevo combattuto tra la gioia che le cose sarebbero potute finire tra Megan e Rob e il dispiacere nel vedere la vecchia amica triste.
"Oddio" Pronunciai io e prima che potessi aggiungere altro la campanella suonò.
"È stato un po' imbarazzante, anche perché poi Thea mi ha lasciato per andare da lei ed io sono rimasto solo a sorseggiare un bicchiere di pepsi" Aggiunse lui per spezzare il ghiaccio e saltò giù dal muretto porgendomi la mano per fare lo stesso. 
Io l'afferrai e lo seguii.
"Oh povero te!" Commentai dandogli un'altra pacca sulla spalla. Lui fece qualche saltello seguito da una risata.  
"Okok! A te come è andata?" Mi domandò in seguito e lì fui travolta nuovamente dalla nostalgia.
"Fin troppo bene. Durante l'attesa per l'imbarco stavo pensando seriamente di tornare dalla mia migliore amica e non tornare più ma molto probabilmente mia madre avrebbe dato di matto..."  Gli risposi cercando di non far trasparire tutta la mia malinconia. 
Nate mi poggiò una mano sulla spalla per consolarmi capendo il mio stato d'animo.
"Mi dispiace, quando vi rivedrete?" 
Bella domanda Nate. Sicuramente ci saremmo visti per le vacanze di Pasqua, prima non c'erano altre opportunità.
"Non lo so" Conclusi entrando dal portone quasi pronta a riaffrontare tutti i problemi che la scuola mi avrebbe sicuramente portato.

Axel's POV

Era un po' strano tornare a seguire le lezioni dopo quasi due mesi di vacanza.
Era strano anche non avere più intorno Laila.
Avrei dovuto aspettare Pasqua per poterla rivedere nuovamente. Volevo solo avere una macchina del tempo. Era straziante l'attesa ma dovevo pensare al mio futuro e tra qualche giorno avrei avuto anche un esame. Dovevo concentrarmi.
Almeno sapevo di non essere l'unico a soffrire per la lontananza, ero da solo in aula perché Leon aveva litigato con Alice tutta la notte quindi sarebbe arrivato più tardi, non avevo ben capito il motivo ma lui sembrava molto frustrato.
Stavo ormai sdraiato sul banco quando all'improvviso qualcuno si buttò sopra le mie spalle.
"Ehilà!" Mi salutò Isabelle ed io mi voltai per osservarla.
"Hey Isa!" Feci a mia volta.
"Viviamo nella stessa città e non ci siamo visti una volta in queste vacanze" Disse lei ma sembrò più un rimprovero. Io mi portai una mano dietro la nuca e feci un sorrisetto nervoso.
"Mi dispiace... sono tornato a Miami prima di Natale" Mi giustificai ma effettivamente con Laila con me e Alice che organizzava ogni giornata, non avevo pensato minimamente a Isabelle.
"Dove sei stato scusa?"
"Nashville"
"N-Nashville?" Domandò confusa dimenticandosi altrettanto che Laila fosse di là.
"Sì, da Laila"
"Oh giusto"
"Spero tu abbia passato delle belle vacanze allora"
"In un certo senso" Risposi alzando le spalle.
Lei si sedette sulla sedia posta davanti il mio banco e mi osservò per un bel po'.
"C'è qualcosa che non va?" Domandò in seguito dopo aver studiato il mio umore.
"No... cioè..." Iniziai a dire e dopo essermi guardato intorno continuai.
"Laila, lei ha avuto tante cose per la testa, l'ho vista immersa in un nuovo mondo e per un attimo ho pensato che io non ne potessi far parte"
"Spiegati meglio" Mi chiese un po' confusa.
"È che prima sapevo e vedevo tutto quello che le accadeva in tempo reale, se le succedeva qualcosa io ero lì pronto a consolarla. Ora devo aspettare ore per un messaggio e a volte non riusciamo neanche a conciliare i nostri orari" Spiegai subito dopo. 
Lei rimase zitta per un po' ancora una volta, dopodiché sospirò e iniziò a parlare.
"È normale Axel, prima eravate nella stessa città e nella stessa scuola, vi dovevate incontrare per forza ogni giorno. Queste sensazioni che tu provi le avresti provate anche se lei fosse rimasta a Miami, perché tu sei al college e lei ancora al liceo. Insomma, quello che sto cercando di dirti è che ti ci devi abituare se la ami veramente, perché la distanza ci sarebbe sempre stata"
Lei aveva ragione. Dio se aveva ragione ma allora perché mi era così difficile abituarmici? Avrei voluto solo che il tempo si fosse fermato all'anno scorso. Avrei voluto solo che le cose continuassero ad andare per il meglio. Avrei voluto che tutto rimanesse rose e fiori per noi.

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