Capitolo 33

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Laila's POV

Passammo le intere vacanze in giro per la città. Ogni giorno Alice aveva in mente un posto diverso in cui andare a divertirci. Mi resi conto che per quanti anni avessi vissuto a Miami in realtà la città non l'avevo mai conosciuta a fondo.
In quei momenti mi accorsi di quanto fossi fortunata ad avere un'amica come lei.
Mi aveva accolta a casa sua e ogni giorno si impegnava a rendere indimenticabile la mia permanenza lì.
Natale lo passai da Axel. Suo padre mi metteva così a disagio, per fortuna avevo legato molto con la madre quindi alla fine non gli diedi neanche tanto peso. Lei poi insistette nel fare una video chiamata con i miei. Emily ne era entusiasta, anzi lei voleva farla però aveva deciso di lasciarmi stare.
Era stato il miglior Natale della mia vita. Per quanto lontana ero riuscita a festeggiarlo anche con la mia famiglia. Lo avevo festeggiato con tutte le persone che amavo.
La sera ci eravamo spostasti a casa di Alice, i suoi non c'erano quindi aveva organizzato una serata giochi.
Era tutto così perfetto.
Avrei tanto voluto che le vacanze non finissero più. Però più Capodanno si avvicinava più mi rendevo conto che sarei dovuta tornare a Nashville lontana da tutti. Il che mi rendeva emotivamente instabile.

Il giorno della vigilia lo avrei passato interamente con Axel.
I suoi sarebbero andati a casa di amici perciò lui aveva deciso che avrebbe reso speciale il nostro ultimo giorno dell'anno.
L'idea mi entusiasmava e non poco, anche se non potevo non pensare che il tempo correva così velocemente ed io non potevo fare nulla per fermarlo.
Il pomeriggio avevamo deciso di andare a fare un giretto per i negozi, giusto per passare un po' il tempo e per uscire di casa.
A Natale Leon aveva regalato ad Alice una giornata alla SPA e quella giornata era proprio la vigilia, quindi non ci avrebbero raggiunti. Mi sembrava più che giusto.
Io nel mio però non facevo altro che pensare alla fine delle vacanze e di questo Axel se ne accorse subito.
"Sai pensi troppo" Esordì lui picchiettandomi con due dita sulla testa.
Io mi voltai verso di lui sgranando gli occhi e mi sentii colpevole nello sprecare tempo a preoccuparmi quando in realtà dovevo godermi ogni singolo secondo.
"Hai ragione scusa" Risposi solamente mordendomi il labbro.
Scrollai il capo e mi sforzai di sorridere.
"Qualsiasi cosa ti affligga non ci pensare più per ora , ok?" Continuò sorridente e con un po' di lentezza mi resi conto a cosa si stava riferendo.
Con una mano stava indicando una pista di pattinaggio.
"Oh no Axel, ti prego"  Lo supplicai quando capii le sue intenzioni.
"Dai sarà divertente" mi incitò lui.
"Sì, sarà divertente vedermi cadere" Continuai cercando di tirarmi indietro ma lui praticamente mi stava trascinando verso l'entrata. Poi d'un tratto si fermò ed io andai contro il suo petto.
"Ci sono io, stai tranquilla" Concluse stampandomi un bacio sulla fronte.
Non so perché ma arrossii. Cioè era normale che mi baciasse o cose così eppure...
In ogni caso, in quel momento mi sentii in grado di affrontare tutto accanto a lui.
E fu così.
Non ero mai stata sui pattini, tuttavia non me la cavai male, qualche volta persi l'equilibrio ma non caddi neanche una volta perché lui era sempre lì pronto a sostenermi.
Era così meraviglioso.
Lo vedevo muoversi con spensieratezza e il mio amore non faceva che aumentare sempre di più. Era in crescita costante ed io non capivo come fosse possibile. L'amore doveva avere un limite o no?
"Visto? È stato divertente" Disse lui una volta che finimmo.
"Sì te lo concedo, è stato divertente e poi..."  Iniziai a dire ma poi mi bloccai nel fissarlo in volto. Addolcii lo sguardo e sorrisi.
"E poi?" Riprese lui attendendo un mio proseguimento. Era confuso.
"Ti amo Axel" Continuai e lì anche il suo sguardo si addolcì.
Si avvicinò a me e mi afferrò il volto con le mani.
"Ti amo anche io" Disse dopodiché appoggiò le sue labbra su le mie.
Non ne avrei mai avuto abbastanza.

La sera i suoi ci raccomandarono più volte di chiamare in caso di emergenza o comunque di inviargli messaggi su come stavamo trascorrendo la serata.
La madre si sentiva un po' in colpa nel lasciarci da soli durante una festività ma a noi andava benissimo così.
Cioè a me soprattutto.
Senza i suoi genitori potevo comportami normalmente con lui, con loro cercavo sempre di limitarmi.
Axel mi aveva lasciato sola per andare a preparare la cena, aveva detto che avrebbe fatto tutto lui e che non voleva nessun aiuto, quindi io ne approfittai per rilassarmi un po' al telefono o meglio per rispondere alla marea di messaggi di Nate.
Durante queste vacanze ci eravamo sentiti quasi giornalmente ma oggi era scatenato.
Sarebbe andato ad una festa a casa di Scarlett e mi stava tartassando con i suoi dubbi.
Comunque rendermi partecipe della situazione a Nashville mi faceva piacere.
Così sentivo di non perdermi nulla.
"Che stai facendo?" Mi domandò Axel avvicinandosi da dietro e subito dopo mi stampò un bacio sulla guancia.
"Rispondo a Nate" Risposi e gli feci segno di sedersi vicino a me.
Quando lo fece ne approfittai per appoggiarmi alla sua spalla.
"Tu come ti vestiresti?" Gli chiesi facendogli vedere le varie opzioni mandatemi da Nate.
"Così" Disse indicando un abbinamento jeans e camicia.
Io annuii dopodiché digitai la risposta a Nate.
"Prima di te, Nate aveva qualcuno?" Mi domandò ed io alzai le spalle.
Forse aveva una sorella, un fratello, non sapevo molto della sua vita privata in realtà. Oltre al fatto che viveva per farsi notare da Megan.
Quando Nate mi disse che stava per andare alla festa lo salutai e chiusi il telefono.
"Quindi, che hai preparato chef?" Domandai avvicinandomi alle sue labbra.
"Vedrai presto" Rispose lui stampandomi velocemente un bacio, poi mi spostò delicatamente e si alzò dirigendosi in cucina.
Una volta che mi lasciò da sola ripresi il telefono. Se lui non voleva aiutato, l'unica cosa che potevo fare per ingannare il tempo era stare al telefono.
Inviai un messaggio ad Alice per chiedere se fosse tutto ok e poi parlai un po' con Emily.
Dopodiché aprii Instagram. Ripensandoci io non avevo mai controllato nessun profilo dei miei compagni di Nashville. Chissà se loro lo avevano fatto con me, non che ci fosse molto da vedere ma...
In ogni caso, era ovvio che per prima cosa avrei controllato il profilo di Megan. Non c'erano molte foto, anzi pochissime. Non c'era neanche una foto con Rob, al contrario però quasi tutte erano con le sue compagne cheerleaders, soprattutto con Scarlett.
Il che mi portò sul suo profilo.
Anche lei aveva meno foto di quanto pensassi e ne aveva postata una cinque minuti prima, ovviamente con Megan mentre preparavano la casa.
Stavo andando sul profilo di Thea quando Axel mi chiamò.
Finalmente era pronto. Non mi feci richiamare due volte, avevo una fame.
Arrivai in cucina e fui abbastanza sorpresa da vedere un tavolo a lume di candela che illuminava una lasagna e un polpettone.
"Ti ispira?" Mi domandò avvicinandosi al tavolo e tirando indietro la sedia per farmi sedere.
"Non poco" Risposi veramente stupita.
Dopo di me lui andò a sedersi.
"Beh. Spero che il sapore sia migliore dell'aspetto" Disse ridendo. Io fece una piccola risata dopodiché iniziammo a mangiare.
Era davvero tutto buono. Mi chiesi quanto tempo aveva passato ai fornelli per farmi questa sorpresa.
Durante la cena parlammo più o meno dei nostri desideri per il nuovo anno, oltre al fatto che ad ogni bocconi lo elogiavo per la cucina.
Mi promisi che un giorno lo avrei sorpreso anche io così.
Ovviamente dovevo chiedere un bel po' d'aiuto ad Emily.
Quando finimmo, mi aiutò a sparecchiare ma poi lo costrinsi ad andare a sedersi sul divano.
Lui aveva cucina ed io avrei pulito.
Cercai di fare veloce perché non volevo perdere altro tempo lontana da lui.

Una volta sistemato tutto lo raggiunsi in salotto, era sul divano che guardava uno di quei programmi musicali che fanno proprio per Capodanno.
Mi sedetti vicino a lui e poi mi lasciai coccolare fra le sue braccia.
"Vorrei che tutti i giorni fossero così" Dissi poco dopo e lui mi strinse più forte.
Le ore successive le passammo a cantare e ballare.
Anche se non era molto mi ero divertita tantissimo.
Quando la televisione segno un minuto a mezzanotte, Axel scomparì per cinque secondi e tornò con una bottiglia di spumante e due bicchieri.
A dieci secondi iniziammo il conto alla rovescia. Lui iniziò ad allentare il tappo della bottiglia e quando tutti urlammo lo Zero, la bottiglia fu stappata e metà spumante cadde a terra sul tappeto.
"Ok, Credo mamma mi ucciderà" Esclamò lui allontanandosi dal tappeto istintivamente.
Io gli saltai addosso e gli stampai un bacio tra una risata e l'altra.
"Ti amo" Dissi e lo ribaciai.
"Volevo fossero queste le mie prime parole dell'anno nuovo" Continuai ridendo mentre ripensavo alle sue.
"Oh cavolo!" Esclamò lui portandosi una mano sulla fronte.
"Ti amo anche io Laila" rispose ricambiando l'abbraccio.
"Buon anno nuovo" Continuai e lui mi rispose allo stesso modo.
In quell'attimo sperai veramente che quello sarebbe stato il nostro anno, senza ulteriori ostacoli nella nostra relazione.

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