Happy New Year Dubai!

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I miei tacchi ticchettavano sul pavimento. La borsa mi penzolava dal braccio destro. Mi voltai dopo aver chiuso la porta e dietro le mie spalle, c'era Martin.

Indossava dei jeans, una T-Shirt, una giacca blu e delle scarpe firmate

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Indossava dei jeans, una T-Shirt, una giacca blu e delle scarpe firmate. Il ragazzo aveva stile.
-"Bionda!"- disse facendomi l'occhiolino.
-"Ehy!"- ribattei prendendo il mio smartphone.
-"Tutto bene?"- disse seguendomi nel corridoio.
-"Si."- dissi dirigendomi verso il ristorante.
-"Quindi vieni al party?"- disse.
-"Si, dopo cena mi cambio e ci vediamo lì."- dissi.
Entrammo in un enorme sala. Negli Hotel così lussuosi il caos non è il benvenuto ma, stranamente, ancora non avevano buttato fuori gli amici di Martjin.
Io e l'olandese, ovviamente, ci sedemmo vicini. Mi sorrideva e raccontò ridendo ciò che accadde quel pomeriggio. Quella che definiva la sua "big sister" era una donna fantastica e ricca di risorse. Si chiama Josè. Si vedeva quanto il team di Martin ci tenesse davvero a lui. Erano sempre pronti ad aiutarlo ed accudirlo. Non lo trattavano come venivo trattata io da chi si occupava di me. Non c'era un ponte fatto di banconote a dividerli. C'erano anche i suoi genitori ma non mi presentai. Con Martin parlavano solo in olandese.

Alle 22:00 avevamo finito di cenare così io andai a cambiarmi mentre lui andò nel luogo in cui si doveva esibire.
Indossai il vestitino corto che avevo comprato qualche giorno fa con Avril. Anche se lasciava parecchia pelle scoperta, mi stava davvero bene. Il problema sarebbe stato sentirmi a mio agio ad una festa, piena di persone che non conoscevo abbastanza. In quel momento cambiai opinione su gli amici di Martin e pensai che fossero davvero la mia unica salvezza, in quell'occasione.
Tornai dai miei genitori e mio padre mi squadrò come se non avessi mai indossato qualcosa del genera ma, d'altro canto, era comprensibile quell'espressione sbalordita sul suo volto: ero pur sempre la sua bambina.
-"Possiamo andare!"- dissi prendendo lo smartphone per fare qualche foto da pubblicare sui social e da inviare ad Avril.
Quando arrivammo nel luogo in cui Martin aveva già iniziato ad esibirsi, il baccano si percepiva dall'esterno.

Quando arrivammo nel luogo in cui Martin aveva già iniziato ad esibirsi, il baccano si percepiva dall'esterno

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Sbuffai scendendo dalla macchina.
-"Ti divertirai."- disse mia madre per confortarmi.
Eravamo dietro le quinte e vidi Martin concentrato sulla sua console abbastanza sudato.
Era quasi mezzanotte e stava iniziando a suonare il suo ultimo singolo.
La canzone iniziò e durante il ritornello scattò la mezzanotte e spararono i fuochi d'artificio.
Diedi gli auguri ai miei genitori e poi mio padre si allontanò per andare da Scooter e da altri "pezzi forti" della musica.
-"Happy New Year, Dubai!"- urlò Martin prima di uscire dalla scena.
Si avvicinò a me ma non notò il mio abitino perché, di sopra, avevo il cappotto. Qualcuno gli lanciò una tavoglietta blu con cui si asciugò il sudore che gli grondava dalla fronte.
-"Buon anno!"- disse sorridendo a me e mia madre.
-"Anche a te!"- rispose mia madre.
-"Ashlee possiamo andare, c'è la mia macchina fuori. La festa inizia tra poco."-
-"Va bene."- dissi.
Salutai mia madre con un bacio sulla guancia e seguii Martin in macchina. Dei Bodyguard ci scortarono con un'altra auto fino all'Hotel.
Salimmo nella stanza di Martin, era enorme. Molto più grande della mia.

In the name of love-Martin GarrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora