I don't care.

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Il messaggio era di Martin e mi aveva scritto: "Ashlee, io ti amo da morire. Non riesco più a fare niente senza di te. Alcune sere piango così tanto che penso di non riuscire più a smettere. I miei amici cercano di farmi uscire ma no ne ho voglia. Sei ancora tutto ciò che ho sempre voluto! Ti prego, dammi un'altra possibilità e non metterti con Jim. Ho già visto delle foto e sto impazzendo!"

Scoppiai immediatamente in lacrime e non sapevo più cosa fare

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Scoppiai immediatamente in lacrime e non sapevo più cosa fare. Io, mezza nuda, a casa di Jim con lui che mi guardava come se improvvisamente fossi diventata pazza.
-"Accompagnami a casa."- dissi cercando di rialzarmi la zip.
-"Aspetta, Ash, calmati!"- disse baciandomi sulla schiena.
-"Jim, ti prego. Non voglio."- dissi continuando a piangere sedendomi per terra.
-"Va bene, non importa!"- disse sedendosi accanto a me. –"Di chi è il messaggio?"- proseguì guardandomi.
-"Di Martin..."-
-"Okay, andiamo. Ti porto a casa!"- disse facendomi alzare.
Mi sistemò il vestito e mi diede la sua giacca.
Coricata nel mio letto riuscì a calmarmi definitivamente.

Il giorno seguente tornai a casa con una vaschetta di gelato e decisi che quella sera, avrei guardato di nuovo "Remember me"

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Il giorno seguente tornai a casa con una vaschetta di gelato e decisi che quella sera, avrei guardato di nuovo "Remember me". Tanto per distruggermi ancora di più moralmente.
Mi feci una doccia veloce ed indossai un pigiama molto largo. Mi coricai sul letto e, mangiando il mio gelato alla vaniglia, schiacciai play.
Dopo qualche minuto, Loren entrò nella mia stanza, dicendo:-"Tesoro, c'è Jim, lo faccio entrare?"-
-"Si."- dissi.
-"Ehy, Lestrbon!"- disse Jim entrando nella stanza.
Il suo sguardo era sempre acceso e sorrideva. -"Come stai?"- proseguì schioccandomi due baci sulle guance.
Si sedette sul letto accanto a me ed attese la mia risposta come se la sera precedente non fosse successo niente.
-"Decentemente!"- dissi alzando le spalle.
-"Se tu mangi del gelato non stai poi così decentemente..."- disse scostandomi una ciocca di capelli dal viso.
-"Mi conosci davvero bene."- dissi poggiando la testa sulla spalla.
-"Eh si. Comunque, per non peggiorare la situazione, io te l'avevo detto!"- disse ridendo mentre diceva l'ultima frase.
-"Smettila."- dissi sentendo gli occhi diventare lucidi.
-"Non piangere di nuovo per quello scemo! Non lo merita."- disse Jim sfiorandomi il viso.
-"Non piango più, tranquillo!"- dissi sorridendogli.

-"Non piango più, tranquillo!"- dissi sorridendogli

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In the name of love-Martin GarrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora