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Mi mancava solo l'ultimo esame e quindi l'università non era più una grande fonte di stress ma ancora non riuscivo a capire perché non mi fosse venuto il ciclo. Dopo due settimane provai a fare un test. Mandai un messaggio a Martijn in cui scrivevo: "Non mi viene il ciclo da qualche settimana. Ti prego, chiamami."
Iniziò a salirmi il panico. Non sapevo cosa fare. Ero sola a casa, nel bagno della mia stanza. Decisi di chiamare Martin nonostante gli avessi appena mandato un messaggio.
Rispose alla chiamata solo dopo qualche squillo.
-"Ash!"- disse abbastanza frustato.
-"Ehm...hey...che fai?"- dissi.
-"Sto lavorando. Che c'è?"-
-"Ti devo parlare."- dissi.
-"Scusate un attimo."- disse Martin, sentì una porta chiudersi. -"Dimmi."- proseguì.
-"Sono incinta."-

-"Non scherzare, Ashlee!"- disse

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-"Non scherzare, Ashlee!"- disse.
-"Non sto scherzando."-
-"Lo sai che io non voglio avere la responsabilità di un bambino. Hai almeno pensato di abortire?!"-
-"Non ci penso nemmeno. Lo sai Martijn!"- urlai. Non volevo abortire. Non di nuovo.
-"Ashlee, non mi voglio prendere questa responsabilità. Dovremmo sborsare parecchi soldi ogni mese con un bambino..."- disse.
-"Ma allora non capisci proprio niente. I soldi non sono affatto un problema. Dovresti interessarti a me, compreso il bambino. Vaffanculo, eh, tu insieme ai tuoi stupidissimi soldi!"- dissi prima di chiudere la chiamata.

Scoppiai a piangere in preda alla frustrazione. Il telefono riprese a suonare. Risposi.
-"Che vuoi?!"-
-"Ci sentiamo stasera, prima di andare a letto?"- disse Martin.
-"No, se resti fino alle 7 del mattino in studio!"- dissi.
-"Ti chiamo appena finisci di mangiare. Mandami un messaggio, okay?"-
-"Okay!"- dissi chiudendo la chiamata.
Erano ancora le tre del pomeriggio e non avevo un bel niente da fare.
Sarei andata a fare shopping se solo avessi trovato la forza di alzarmi dal letto.
Niente da fare. Le ore passavano ed io ero ancora là. Presi il lap-top e guardai un film: "Scrivimi ancora". Tanto per continuare a mantenere stabile il mio stato d'angoscia.

Dopo qualche minuto che finì il film, Loren mi chiamò per andare in cucina a cenare. I miei sarebbero rimasti fuori tre settimane per una vacanza.
-"Cos'hai Ashlee?"- disse Loren osservandomi mentre giocavo con il cibo.
-"Ho litigato con Martin."- dissi senza alzare gli occhi dal piatto.
-"Ah, capisco! Hai bisogno di parlarne?"-
-"No, no va tutto bene. Mi chiama tra poco."- dissi sorridendo.
-"Va bene, vuoi che ti porti la cena in camera così lo chiami ora?"-
-"No, finisco di mangiare qui!"- dissi assaggiando un boccone del roast beef.
Finì di mangiare lentamente ed andai nella mia stanza. Mi tolsi la tuta che avevo indossato per tutto il pomeriggio, mi feci una doccia ed indossai un pigiama morbido. Mandai un messaggio a Martin.
"Ho finito di mangiare."

"

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In the name of love-Martin GarrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora