I'm jealous

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Passai tutta la settimana con Eveline. Non era niente male. La portai anche con me e la mia mamma per scegliere il vestito che avrei indossato al matrimonio di Peter.
-"Buongiorno!"- urlai vedendo che Eveline stava già aspettando me e la mia mamma fuori dal dormitorio.
-"Buongiorno."- disse sorridendo e salendo nella Range Rover evolque nera di mia mamma.

-"Finalmente ti conosco!"- disse mia madre felice dirigendosi verso la 5Th avenue

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-"Finalmente ti conosco!"- disse mia madre felice dirigendosi verso la 5Th avenue.
-"È un piacere signora Lestrbon."- disse timidamente Eveline.
-"Chiamami Caren tesoro!"- disse. -"Ashlee, vuoi prenderti qualcosa da Starbucks?"- proseguì mia mamma ricordandosi che non avevo mangiato niente a colazione.
-"Si!"- dissi dando ascolto al mio stomaco.
-"Okay, quindi ti prendo il caffè e un muffin, giusto?!"- disse mia madre sostando davanti a Starbucks. -"Eveline, tu vuoi qualcosa?"- proseguì prendendo la borsa.
-"No grazie."- disse la mia amica.
-"Prendi un caffè anche per lei!"- dissi utilizzando il mio iPhone 7.
Mia madre tornò con ciò che le avevo chiesto. Sorseggiai il mio liquido ambrato mentre Martijn continuava a mandarmi messaggi.
"Non troppo scollato."
"Possibilmente non come quello che avevi a Capodanno perché eri irresistible 😏 Se capisci cosa voglio dire."
"Martijn! Si, ho capito!!!!!" Scrissi senza lasciargli il tempo di dire altro.
"Cazzo se sei figa!" Scrisse subito dopo.
"Ci sentiamo dopo. Vado a compre un vestitino corto e super scollato! 😝💵"
"😒 Poi non ti lamentare se appena ci vediamo ti salto addosso!"
Bloccai immediatamente il telefono e diventai paonazza in viso.
-"Ashlee, tutto bene?"- disse mia madre cercando un parcheggio vicino a Louis Vuitton.
-"Si perché?"- dissi fingendomi tranquilla.
-"Sei rossa! Chi era al telefono?"- disse ridendo mia mamma.
-"Nessuno."- dissi scendendo dalla Range Rover, non appena la parcheggiò.
-"Ashlee, era Martin?"- disse Eveline sotto voce affiancandomi.
-"Si!"- dissi sorridendo.
-"E cosa ti ha detto?"- disse sorridendo felice.
-"Non la smette di dire che sono stupenda. Ciò lo so già ma lui è esagerato!"- dissi ridendo.
Il mio telefono trillò. Era un altro messaggio di Martin in cui scriveva: "Piccola, sono serio!"

Inizialmente pensai di non rispondere ma poi Eveline mi prese il telefono dalle mani ed urlò:-"Oh mio Dio! Gli devi rispondere assolutamente!"--"No, lascialo perdere

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Inizialmente pensai di non rispondere ma poi Eveline mi prese il telefono dalle mani ed urlò:-"Oh mio Dio! Gli devi rispondere assolutamente!"-
-"No, lascialo perdere. È troppo presto per parlare di queste cose."- dissi riprendendomi il telefono.
-"Assecondalo!"- disse la ragazza.
-"Non ci penso proprio!"- dissi entrando da Louis Vuitton.
-"Ashlee, ma è Martin Garrix. Io mi farei scopare da lui anche su quel tavolo e non ho mai fatto sesso!"- disse Eveline abbassando la voce.
-"Piccolo problema, è solo mio!"- dissi fingendomi offesa.
-"Ashlee, cosa succede?"- disse mia madre avvicinandosi a me.
-"Niente."- dissi.
-"Mi-mi dispiace... stavo scherzando. Non riuscirei nemmeno ad aprir bocca davanti a lui..."- disse Eveline intimidita dalle mie occhiatacce.
Controllai il mio respiro e ignorai la ragazza dirigendomi verso gli abiti lunghi. Ne provai alcuni ma nessuno di loro mi andava bene nonostante i complimenti di mia madre e di Eveline.
-"Mamma, non vengo a Miami!"- dissi uscendo dall'ennesimo negozio.
-"Tesoro ma hai già programmato il laser."- mi ricordò lei.
-"Vero..."- dissi alzando le spalle. -"Allora, andiamo da Valentino. Compro l'abito che dev'essere arrivato ieri!"- proseguì camminando a passo svelto.
Presi il telefono e mi decisi di rispondere a Martin.
"A cuccia bello!" Scrissi.
"Forse! 😇" rispose il moro.
"Io ci rinuncio!"
"Io ti bacio!"
"Io ti mordo sul collo visto che ci tieni tanto! 😇"

"Io ci rinuncio!""Io ti bacio!""Io ti mordo sul collo visto che ci tieni tanto! 😇"

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"Come fai a saperlo?" Scrisse immediatamente.
"Forse ti ho sentito mentre lo dicevi."
"Stronza. Eri sveglia allora!"
"Forse!" Scrissi prima di gettare il telefono nella borsa.

-"Ashlee, mi dispiace!"- disse Eveline salendo in macchina.
-"Guarda che stavo scherzando!"- dissi sorridendole.
-"Non volevo che pensassi male di me..."-
-"Davvero, non c'è nessun problema. Ho letto tantissimi commenti simili alla tua frase."- dissi ridendo.
-"Che frase?"- disse mia madre guardando un messaggio sul suo cellulare.
-"Nessuna frase."- si affrettò a dire Eveline.
-"Che si farebbe scopare da Martijn sul un tavolo da Louis Vuitton!"- dissi ridendo.
La mia amica diventò immediatamente paonazza mentre io scoppiai in una fragorosa risata.
-"Tesoro, non devi sentirti in imbarazzo. Non sentivo Ashlee parlare di queste cose da tantissimo tempo."- disse mia madre spostando lo sguardo da Eveline a me e sorridendo.
-"Okay. Fine del discorso!"- dissi sistemandomi i capelli mentre entravamo da Valentino.
Provai un abito corto, ovviamente rosso e mandai una foto a Martin alla quale rispose subito scrivendo: "Non vedo l'ora di vederti."
-"Mamma, mi piace questo."- dissi uscendo dal camerino.
-"Okay, rimetti i tuoi vestiti perché tuo padre ha detto che ti sta aspettando nel suo studio."-
-"Digli che ho già ascoltato quel brano. Mi ha mandato un'email Elio."- dissi tornando nel camerino.
-"Meglio così. Andiamo a mangiare Sushi invece di andare lì."- disse mia madre ridendo.

Tornammo alla nostra macchina ed andammo in uno dei migliori ristoranti di Sushi della città. Mia madre aveva convinto Eveline a fermarsi a pranzo con noi.
-"Cos'hai?"- le dissi mentre prendevamo posto a tavola.
-"Niente."- disse sorridendo.
-"Chiamiamo Martin?"- dissi per provare a tirarle su il morale. Si capiva che si sentiva in imbarazzo con mia madre dopo la mia battutaccia. Sinceramente, non mi importava che lei si sarebbe fatta scopare sul quel tavolo. Martijn non l'avrebbe nemmeno guardata. Certo, non era niente male se avesse tagliato i suoi lunghi capelli, usato le lenti a contatto e indossato dei vestiti della sua taglia.
-"In questo momento morirei dalla vergogna guardandolo."- disse sorridendo timidamente.
-"Va bene."-
Non appena mia mamma tornò dal bagno disse:-"Eveline, da dove hai detto che vieni?"-
-"Francia del Nord."- disse la mia amica.
-"Bello."- disse mia madre sorridendo.

Dopo aver pranzato, accompagnammo Eveline nel suo dormitorio e tornammo a casa.
Loron mi aiutò con le valigie. Sarei rimasta a Miami per tre giorni e poi sarei andata a Londra per due giorni. Sicuramente, sarei tornata a New York con la febbre. Il mio corpo non sopportava i cambiamenti climatici.
Durante il pomeriggio cercai di studiare qualcosa e poi chiamai Martin.
-"Ehy!"- disse rispondendo alla chiamata.
-"Ehy! Che fai?"- dissi.
-"Sono entrato ora nello studio. Sono ad Amsterdam tu?"- disse.
-"A casa, stavo studiando. Martin..."- dissi.
-"Si, Ash..."-
-"Ma scoperesti mai una tizia a caso?"- dissi pentendomene immediatamente.
-"Eh? Mentre sto con te o in generale? E poi in che senso una tizia a caso?"- disse ridendo dopo l'ultima frase.
-"Non ridere. Certo che intendo mentre stai con me."- dissi con aria minacciosa.
-"Certo che no. Perché dovrei se ho te?"- disse con un tono serio. –"Anzi, perché questa domanda?"- proseguì.
-"Perché oggi Eveline ha detto che ti avrebbe scopato su un tavolo."- dissi abbassando il tono di voce.
Martijn scoppiò in una fragorosa risata e disse:-"Sei una scema e sei anche gelosa."-
-"Si, lo ammetto. Sono gelosa!"- dissi ridendo.
-"Lo sapevo!"- disse ridendo con me.
-"Hai mangiato?"- dissi per cambiare discorso.
-"Certo. Tu?"- disse.
-"Ora dovrei cenare."- dissi alzandomi dal letto.
-"Va bene. Quando vai a dormire scrivimi."-
-"Tu dovresti essere già a letto."- dissi andando in cucina.
-"No, è ancora mezzanotte. Forse esco con i ragazzi."- disse.
-"O molto probabilmente lavorerai."- dissi.
-"Si, opterò per la seconda opzione."- disse ridendo. –"Buona cena."- proseguì.
-"Grazie. A dopo."- dissi chiudendo la chiamata.
Cenai con i miei genitori e mio padre parlò per tutto il tempo di quanto fossero belli i brani inviatogli da Martijn.
Io ancora non capivo cosa ci trovava di bello in quella musica così confusionaria. Meglio il suono dolce di un violino.
-"Io vado a dormire."- dissi alzandomi dalla mia sedia.
-"Buonanotte tesoro."- dissero i miei genitori all'unisono.
Tornai nella mia stanza e vidi un messaggio di Martin di qualche minuto fa in cui mi augurava la buonanotte.
Risposi scrivendo: "Notte."

Spazio autrice:
Scusate se riesco ad aggiornare solo ora ma sono abbastanza impegnata con la scuola! Mi dispiace anche di non aver messo tante immagini. 😓
Spero che il capitolo vi sia piaciuto lo stesso! Fatemelo sapere con un bel
commento e lasciate una stellina!
Love u! 💕😝✌🏻

In the name of love-Martin GarrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora