Maybe not now

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Non appena arrivammo nell'appartamento Martin gettò le buste con la spesa per terra.
-"Amore, portale in cucina!"- dissi guardandolo.
-"Dov'è?"- disse riprendendo le buste.
-"Seguimi!"- dissi abbandonando la sua valigia nel corridoio.
Camminai ed andrai nella cucina. Erano una stanza molto ampia con una cucina davvero moderna. Mia mamma aveva scelto tutto e aveva curato ogni dettaglio.
-"Okay, lasciali lì!"- dissi indicando il tavolo.
-"Va bene!"- disse Martijn poggiando le buste sul tavolo. -"È davvero fantastico qui!"- proseguì il moro guardandosi attorno.
-"Si, non è male!"- dissi svuotando le buste e sistemando i vari cibi nei loro cassetti.
-"Perché non ci vieni mai qui?"- disse aiutandomi a sistemare le cose.
-"Non mi piace stare da sola e non mi piace Londra. Fine del discorso."-
-"Capito. È un violino quello?"- disse indicando l'oggetto che avevo lasciato su un divano nel corridoio.

 È un violino quello?"- disse indicando l'oggetto che avevo lasciato su un divano nel corridoio

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-"Si."- dissi prendendolo per metterlo a posto.
-"Suoni?"-
-"Suonavo!"-
-"Suoni qualcosa per me?"- disse il moro mettendosi davanti a me bloccandomi il passaggio.
-"No!"-
-"Dai!"- disse mettendo il broncio e guardandomi con i suoi occhioni.
-"Martijn non mi guardare così!"- lo rimproverai.
-"Ma..."- disse continuando a guardarmi in quel modo.
-"Sei scorretto! Non puoi fare così!"-
L'olandese scoppiò a ridere e mi si avvicinò. Mi fece il solletico e scoppiai a ridere anch'io.
-"Dai!"- urlai. -"Martijn ti ordino di smetterla!"- proseguì contorcendomi.
-"Perché dovrei?!"- disse il moro ridendo.
Gli gettai le braccia al collo e lo morsi sulla guancia.
-"Dai!"- urlò lui fermandosi.
-"Così impari!"- dissi ridendo.
-"Ah si?!"- disse avvicinandosi a me mentre io indietreggiavo.
Quando fu davvero vicino e stavo per rifarmi il solletico, io dissi:-"Va bene, va bene! Mi arrendo!"-
Alzai le mani in segno di resa ed il moro mi abbracciò baciandomi il collo.
Ci coricammo sul divano e continuammo a baciarci.
-"Finalmente!"- disse tra un bacio e l'altro.
Suonarono al campanello e Martin si scostò.
-"Vado a vedere chi è!"- dissi.
Aprì la porta e mi ritrovai davanti Menno, Justin e Rj.

Aprì la porta e mi ritrovai davanti Menno, Justin e Rj

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-"Ehy!"- urlò Menno.
Richiusi la porta e tornai nel salone.
-"Chi era?"- disse Martin che si era coricato nel divano.
-"I tuoi amici, dovrei aprire?!"- dissi sentendo di nuovo il campanello suonare.
Martin si alzò dal divano e si avvicinò alla porta. Dopo qualche minuto la richiuse e tornò nel salone.
-"Che volevano?"- dissi.
-"Avevo lasciato lo zaino a Menno!"- dissi.
-"Ah, capito!"- dissi sparendo nella stanza da letto.
Indossai una maglietta di almeno tre taglie più grandi e lasciai i vestiti nella cabina armadio. Vi trascinai anche i vestiti di Martin.
-"Ashlee!"- disse Martin dal corridoio.
Spuntai dalla stanza e dissi:-"Si?"-
-"Che stai facendo?"- disse.
-"Mi sono cambiata. Qua c'è la nostra camera da letto!"- dissi trascinandolo dentro.

In the name of love-Martin GarrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora