Can I buy our happiness?

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La svegliai suonò come tutte le mattine e preannunciò un'altra noiosissima giornata. Mi alzai dal letto e vidi un messaggio da parte di Martijn.
"Buongiorno piccola!"
"Buongiorno." Digitai velocemente.
"Come stai?"
"Bene, tu?"
"Bene. Oggi vado a Miami."
"Io tra qualche giorno sono a Dublino."
"Bello. Mi manchi tanto. Ci sentiamo stasera?"
Lo chiamai mentre facevo colazione in cucina. Ero da sola, se non fosse stato per Loren e per lo scodinzolio allegro di Lola.
-"Martin."- dissi non appena rispose.
-"Ehy!"-
-"Questa sera mi chiami dopo il concerto?"-
-"Come preferisci."-
-"Ti chiamo quando esco dall'ufficio."-
-"Va bene. Ci sentiamo dopo. Passa una buona giornata piccola."- disse.
-"Anche tu."- dissi chiudendo la chiamata. Lasciai il telefono sul tavolo e poggiai Lola sulle mie gambe. Il mio maltipoo si prese le sue coccole mattutine e poi mi lasciò andare all'Università.

Durante l'ora per il pranzo, mi vidi con Avril. Mangiammo a casa sua. Il suo patrigno aveva appena assunto un famosissimo chef italiano e non vedevano l'ora di testare le sue qualità.
La sorellina di Avril, Charlie, mi accolse, venendomi incontro davanti al portone.
-"Avril si sta vestendo."- disse dolcemente.
-"Va bene, tesoro."- dissi sfiorandole la guancia paffuta. Assomigliava molto ad Avril. Aveva i capelli biondi ma, a differenza della sorella, ricci, gli occhi verdi e delle guance paffute e rosee.
-"Ho portato lo Champagne!"- dissi per farmi sentire da Avril.
-"Domperignon?"- disse la ragazza scendendo dalle scale, lasciando ricadere i suoi lunghi capelli biondi sulla spalla destra che formavano una treccia.

-"Domperignon?"- disse la ragazza scendendo dalle scale, lasciando ricadere i suoi lunghi capelli biondi sulla spalla destra che formavano una treccia

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-"Ovvio!"- dissi passandole la bustina che tenevo in mano.
-"I miei genitori non ci sono. Ho pensato di invitare anche Maddie."-
-"Va bene."- dissi poggiando la mia pelliccia sul divano, accanto alla mia borsa Gucci.
Una domestica si prodigò per raccogliere subito ciò che io aveva appena lasciato. Sicuramente li avrebbe sistemati in modo che non si rovinino. Che poi io mi sono sempre chiesta perché i domestichi si preoccupino tanto di sistemare tutta la roba che trovavano in giro. Se io voglio rovinare la mia pelliccia di Gucci con gli acquarelli posso farlo. Bhè, avevo otto anni e Loren non fu molto contenta di questa risposta...

-"Vuoi vedere le mie bambole?"- disse Charlie prendendomi per un braccio mentre controllavo le notifiche sul cellulare.
-"Charlie, non rompere."- le urlò Avril.
-"Lasciala stare."- dissi seguendo la bambina nella sua stanza.

Una grande sala ricca di giochi per bambini di tutti i tipi, si intravedeva da una porta rosa che si distingueva da una porta rosa con i glitter che portava alla cabina armadio. Anch'io ero cresciuta sempre con tutto ciò che volevo attorno ma, come la piccola Charlie, spesso i miei genitori mancavano per lavoro. Solitamente Avril, si occupava della sua sorellina ma io, a quella lì, non avrei lasciato nemmeno un peluche da tenere.
-"Ashlee, è arrivata Maddie."- urlò la padrona di casa dal salone.
-"Arrivo."- urlai. –"Tesoro, andiamo a mangiare. Poi giochiamo."- proseguì prendendo la manina baffuta di Charlie.
Avevo sempre desiderato una sorellina ma, secondo i miei genitori, io ero già abbastanza.
-"Ashelee, tesoro!"- disse la ragazza con i capelli rossi venendomi in contro. Lei era Maddie Spon.
-"Oh, amore."- dissi abbracciandola.
Lei e Avril erano da sempre le mie "migliori amiche". A volte parlavo con loro ma non mi sarei mai aperta completamente. Aveva imparato a mie spese che, in questo mondo, l'amicizia non conta più niente quando c'è di mezzo il pettegolezzo.
-"Io aspetto ancora notizie da Dubai!"- disse Avril sedendosi a tavola di fronte a me.
-"Ah, si, niente di ché."- dissi alzando le spalle. Scattai una foto del nostro pranzo a base di ostriche, caviale e Champagne e la pubblicai sui miei social. Menno rispose su snapchat dicendomi che sono viziata. Lo liquidai con una faccina.

In the name of love-Martin GarrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora