Busy life.

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Le strade decorate e luminose di New York rispecchiavano a pieno il clima natalizio che mi aspettavo ogni anno. Camminavo a passo svelto lungo la 5th Avenue per comprare gli ultimi regali di Natale, per me e qualcosa per la mia famiglia.
Si, adoravo farmi dei regali da sola per due motivi:
1. Mia madre si sarebbe dimenticata di comprarli;
2. Avrei evitato quella faccia da falsa felice che usavo per i regali che non mi piacevano.

Entrai da Tiffany & Co. con il mio bicchiere grande di caffè comprato da Starbucks.

Scelsi due collane della nuova collezione e mi feci fare la confezione regalo

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Scelsi due collane della nuova collezione e mi feci fare la confezione regalo. Da Louis Vuitton comprai una borsa per la mia mamma e un nuovo orologio Cartier per mio papà, da aggiungere alla sua prestigiosa collezione.
Ma prima di tornare a casa, mi regalai un altro paio di Jimmy Choo da aggiungere alla mia meravigliosa collezione. E poi, me le meritavo da quando mi dividevo tra il College e la società di famiglia che si occupava di una delle più prestigiose marche di gioielli in giro per il mondo. Io mi occupavo del design delle ultime tendenze dato che, non solo ero l'unica erede, ma anche la più giovane considerando che, mio padre, alla mia età, aveva preferito occuparsi di musica e gestiva la Sony.
Tornai a casa con il mio autista privato. Abitavo con la mia famiglia in un appartamento al 15th di Central Park West.
Lasciai le mie buste a Lucas, uno dei miei maggiordomi, e gli dissi di portarli nella mia stanza.
Ad aspettarmi a casa c'era mia mamma.
-"Ciao principessa!"- disse appena entrai.
-"Ciao mamma."- dissi schioccandole un bacio sulla guancia entrando nell'enorme cucina.
Poggiai la borsa sul tavolo della colazione che si trovava al centro della cucina e guardai verso le vetrate che proiettavano le luci di New York.
Lucas arrivò con le mie buste.
-"Dove le metto, signorina Lestrbon?"- disse entrando in cucina.
-"Mettile sotto l'albero. Tranne la busta di Jimmy Choo."- dissi indicando l'ammasso di buste che c'erano sotto l'albero.

Mia madre gli lasciò 100$ di mancia ed io andai nel salone

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Mia madre gli lasciò 100$ di mancia ed io andai nel salone.
-"Loren, mi prenderesti il lap-top?"- dissi sedendomi nel divano legando i miei capelli in una crocchia.
-"Certo, ti posso elencare i tuoi impegni?"- disse portandomi il computer.
Loren era una delle poche persone che conoscevo dalla nascita. Lei si era sempre occupata di me anche perché mia madre aveva deciso di viaggiare.
-"Domani, il 24, viene qui tua nonna. Passerà il Natale con voi. Il cenone di Natale sarà al Plaza. Il 29 hai l'hairstylist."-
-"Ma non partiamo il 29?"- dissi aprendo Facebook.
-"No, partite il 30."- disse Loren guardando il mio programma stampato sul foglio che teneva in mano.
-"OK, basta così."- dissi concentrandomi sul mio lap-top.
Il primo post sulla mia Home fu della casa discografica di mio padre. Aveva condiviso un brano di Martin Garrix. Poi scoprii che questo Disc Joker si sarebbe esibito a Dubai, a Capodanno.
Mi alzai dal divano e presi la borsa.
-"Dove vai?"- disse mia mamma.
-"Da papà."- dissi uscendo sbattendo il portone.
Presi la Lamborghini ed in poco tempo arrivai alla Sony. Lasciai la macchina nel parcheggio sotterraneo. Entrai nel grattacielo prima che una delle guardie potesse fermarmi.
-"Devo parlare con mio padre."- dissi appena arrivai davanti alla scrivania della segretaria.
-"Scusami, chi sei? E chi ti ha fatto entrare?"- disse una ragazza giovane con i capelli rossi.
-"Chi sei tu?"- dissi squadrandola dalla testa ai piedi. –"Dov'è Melissa?"- proseguii guardandomi attorno.
-"E' in vacanza. Io sono Eleonor."- disse la nuova segretaria.
-"Okay, io sono Ashlee Lestrbon e devo parlare con mio padre, Michael Lestrbon."-
-"Non credo sia possibile. Il signor Lestrbon è in riunione."-
-"Interrompilo."- dissi rigirandomi una ciocca di capelli tra le dita.
-"Non posso."- disse agitandosi sulla sua sedia.
-"Perfetto, lo farò io."- dissi camminando a passo svelto, ovviamente per quanto i jeans skinny me lo permettessero. I tacchi scricchiolavano sul pavimento preannunciando il mio arrivo.

Paul, la guardia del corpo di papà mi salutò con un cenno del capo e mi aprì la porta

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Paul, la guardia del corpo di papà mi salutò con un cenno del capo e mi aprì la porta.
-"Elio."- dissi con un cenno del capo. –"Papà, non mi va di venire a Dubai per Capodanno."- proseguii sedendomi sulla scrivania.
-"Troppo tardi. Ho già confermato la nostra presenza sia al cenone che al concerto e poi Martin da una festa, potresti andarci."-
Feci un'espressione disgustata e dissi:-"Non mi piacciono quel tipo di persone. Alle loro feste c'è troppo rumore. Avrei preferito la festa al Plaza."- dissi.
-"Per noi sarebbe davvero bello lavorare con lui. E' un ragazzo fantastico."- disse Elio.
Elio era come uno zio per me. Lavorava con papà praticamente da sempre e mi trattava bene ma non come quelle persone che lo fanno solo per i miei soldi, lui lo faceva perché mi voleva davvero bene.
-"Elio ha ragione, potresti andare a comprarti un vestito per l'occasione."- disse mio padre schioccandomi un bacio sulla fronte.
Uscii dalla sala riunioni e andai nella mia macchina.

Chiamai Avril, la figliastra di un collega di mio padre, Nick. Lei non era proprio una mia amica. Nessuno aveva avuto l'onore di essere definito un mio amico. Però ci andavo d'accordo. Non le raccontavo mai niente di mio mentre lei mi chiamava pure durante la notte per aggiornarmi sulle sue conquiste amorose. Frequentava tantissime persone ed era sempre allegra. Io frequentavo solo gente di un certo livello.

-"Tesoro."- dissi appena rispose alla chiamata.
-"Ashlee, amore, a cosa devo la tua chiamata?"- disse.
-"Emergenza shopping. Sono sotto casa tua."- dissi spegnendo la macchina.
-"Perfetto, sono già sull'ascensore."- disse ridendo.
Chiusi la chiamata e guardai i messaggi. Uno era da parte di mia madre che mi informava che lei e papà avrebbero pranzato fuori. Io avrei fatto la stessa cosa.

-"Buongiorno."- disse Avril sedendosi sulla mia macchina.
-"Buongiorno."- dissi sorridendole.
-"Quale evento devi affrontare?"- disse.
-"Capodanno a Dubai."- dissi prestando attenzione alla strada.
-"Quindi non verrai al mio party?"- disse con un tono sconfitto.
-"Non ci sarei venuta lo stesso."- dissi sorridendo.
Anche Avril sapeva quanto odiassi il baccano.
Preferivo la musica classica, una vera e propria delusione per mio padre che adorava la musica pop o qualcosa di simile.
Fin da piccola ero stata abituata al controllo e all'equilibrio. Ho suonato il violino per 13 anni e ho fatto danza classica in una delle più prestigiose scuole di New York per ben 12 anni. Smisi per la perdita di passione e di tempo. Ora nel mio tempo libero mi dedicavo al pilates.
-"La vuoi sapere l'ultima del mondo calcistico?"- disse Avril cambiando completamente umore.
Quando parlava di mondo calcistico si riferiva a Mark, il figlio del suo patrigno con cui era stata a letto qualche anno fa.
-"Cos'è successo?"- dissi parcheggiando davanti a Prada.-"Mark sta di nuovo con Hope, si è trasferito a Milano per lei."- disse prendendo la sua borsa prima di scendere dalla macchina.
-"Te lo dovevi aspettare."- dissi alzando le spalle mentre chiudevo la macchina.
Avril sbuffò e disse:-"Mi consolerò con delle scarpe di Louboutin."-
-"Perfetto, comprerò lì le scarpe per il cenone."- dissi entrando da Prada.

Scelsi un abito corto nero ricoperto di strass, inoltre, la schiena era completamente scoperta e delle Louboutin nere borchiate con la suola rossa.
Sistemammo le nostre buste in macchina e pranzammo in un ristorante lussuoso.
Riaccompagnai Avril a casa e prima di salutarci per le vacanze ci scambiammo dei regali. Lei aveva comprato il mio da Tiffany ed io, per lei, avevo optato per Gucci.
-"Poi voglio le ultime novità dall'Italia!"- dissi sorridendole.
-"Ed io quelle di Dubai."- urlò prima di entrare nel suo attico.
La salutai nuovamente con un cenno della mano e tornai nel mio appartamento.
Lasciai la macchina a Lucas per parcheggiarla e gettai le mie buste nella mia enorme salone di casa mia.

Lasciai la macchina a Lucas per parcheggiarla e gettai le mie buste nella mia enorme salone di casa mia

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Spazio autrice:
Ciao a tutti, questa è la mia prima fan fiction su Martin Garrix e Charelle. Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti e lasciate un "mi piace"!
Love u! 💕😝✌🏻

In the name of love-Martin GarrixDove le storie prendono vita. Scoprilo ora