RICCARDO POV
Passare il primo step di amici è stata una rivincita per me. L'unica persona che volevo accanto, ha sempre messo da parte il mio sogno. E ora invece sono qui, a dimostrargli che aveva torto, ho talento, posso farcela. La sera in hotel ero così arrabbiato che non mi sono nemmeno presentato alla nuova ragazza, anzi, non mi ero nemmeno accorto della sua presenza perché ero così concentrato e speranzoso in una sua chiamata. Ma anche questa volta mia mamma è stata distaccata, lasciandomi da solo.Sono stato tutta la notte a parlare con Mike, e il mattino seguente ero già dentro gli studi, pronto a spaccare, di nuovo.
Avendo già fatto la mia seconda esibizione, decido di andare a cercare quella Federica per scusarmi del mio comportamento maleducato. Magari non si è accorta minimamente di me, o magari ci è rimasta male, quindi devo scusarmi in ogni caso.
Non c'è.
Vedo che i giudici la stanno chiamando, ma niente.
Prendo una delle ragazze fuori e le chiedo gentilmente se può andare ora, lei accetta, così dico ai giudici che ha avuto un contrattempo, sperando che arrivi presto.Quasi alla fine dell'esibizione di quella ragazza, la vedo arrivare di corsa. Si ferma davanti allo schermo e inizia a respirare pesantemente. È nel panico.
<<Gli ho detto che stavi arrivando, sta a te dopo.>> la vedo irrigidirsi e rilassarsi contemporaneamente. Si gira e mi osserva, poi mi abbraccia e mi ringrazia. Era sorpresa nel vedermi, forse si era già fatta una brutta idea su di me. Se così fosse, spero di avergliela fatta cambiare subito.Non sono mai stato abbracciato così, considerando poi, che ho avuto così poco amore nella vita, che a malapena so cosa significhi la parola 'affetto'.
Le sorrido e la incoraggio ad entrare. Mi fermo ad ascoltarla, sono troppo curioso, dicono tutti che sia una bomba.
Prima di cantare i giudici la spronano per farla parlare. È in difficoltà perché non vorrebbe. Alla fine esplode e racconta del suo amico, o almeno credo. Non posso pensare a quello che ha passato, è una ragazza così forte, ma allo stesso tempo fragile come la carta, non a caso si chiama proprio così.
Quando quei dannati giudici smettono di fargli domande, inizia a cantare.
La sua voce è bella, leggera, soave.
Mentre canta si sente tutto il suo dolore, tutta la sua anima.
Da quello che so è piccola, ha solo 17 anni, eppure questo suo testo, questa sua storia, esprimono molto di più. Interpreta con una maturità da invidiare. Non riesco a smettere di sentirla, vorrei andarmene, così da non fargli sapere che ho sentito la sua storia, che per me non è stato tagliato il suo discorso, ma so che si sentirebbe a disagio.
Appena prima che finisse mi impongo di andarmene, e finalmente i miei piedi mi danno retta.
Torno in hotel sconvolto.
Mike preoccupato mi invita a sedermi sul letto.
<<Amico hai una faccia, che è successo?>> non voglio raccontargli di Fede, sarebbe irrispettoso. <<Federica è una bomba.>> grazie cervello per ascoltarmi sempre.
<<L'hai sentita cantare?>>
<<Si. Merita davvero.>>
<<Sai qualcosa di lei? Intendo se ha perso qualcuno?>>
<<Mike perché mi fai questa domanda? Non la conosco.>> mento.
<<Oggi siamo andati un po' a cercarla su insta, è carina, ma abbiamo visto foto di lei con un tipo e tanti commenti tristi, quindi bho.>>
Questo suo ragionamento mi da tanto fastidio. Non sanno nulla e la cercano perché è "carina".
<<Non so niente, ora vado a letto, sono stanco. Notte.>>
<<Notte Riki, a domani.>>
Mi addormento col pensiero della sua voce.
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Amici? No, innamorati.
FanficUn'amore nato in una scuola. Un'amore che travolgerà due caratteri così diversi, ma così vicini.