FEDERICA POV
Mamma mia, sono così felice.Abbiamo passato una serata indimenticabile e le cose con Riccardo stanno tornando come prima.
Non so spiegare l'effetto che ha su di me.
Entra sempre nei mie pensieri come un uragano e i suoi occhi se mi guardano possono tutto.
È così sbagliato respirare solo in sua presenza, e morire sentendolo lontano?
Forse è proprio con questa domanda che ho trovato la mia risposta: sono fregata.Sono qui su quello che sarà il mio nuovo letto, spero per molto, molto, tempo.
Sono più emozionata di stare con Riccardo che di esibirmi al serale.
Sembrerà strano, ma l'amore non ha regole.
Arriva e ti imprigiona senza che tu possa fare niente.
Io sono una ragazza innamorata della vita e delle piccole cose, ma ora è diverso. Credo di aver trovato il pezzo che mi mancava, quello per trasformare il tutto in qualcosa di veramente importante.Non riesco a dormire.
La mia testa continua a rimuginare, formulare ed elaborare, pensieri, che a quest'ora non riesco a sopportare.Mi alzo ed esco fuori a prendere un po' d'aria.
Adoro sentire il freddo sulla mia pelle, è tipo come mettere alla prova se stessi, sentire quanto si può resistere alle scaglie di gelo.
Stare seduti su questi divanetti in piena notte è la cosa più bella del mondo.
Non mi sentivo così rilassata da parecchio tempo.Sebastian mi mancherà un sacco, era l'unico che riusciva a capirmi e a darmi consigli.
<<Ei.>> una voce che non è di miss occhi azzurri mi interrompe dai miei monologhi interiori.
È Michele.
<<Michi.>> dico sorridendogli.
<<Come mai sveglia?>> si siede accanto a me.
<<Nervosa presumo.>> eh già, quando la sono, non riesco a chiudere occhio.
<<Fede, ho bisogno di parlarti.>> dice non guardandomi più negli occhi.
Conosco questo tono, è il classico che precede "mi sono innamorato di te" o "tu mi piaci", e cose di questo genere.<<Dimmi.>> menomale che sono una persona gentile.
Si avvicina sempre di più e in meno di un secondo i nostri nasi si sfiorano.
Non faccio nemmeno in tempo a spostarmi perché le sue labbra si appoggiano sulle mie frettolosamente.
Lo spingo via e mi alzo arrabbiata, anche se il bacio non è stato poi così male.No Federica, ripigliati o fatti curare.
<<Ma sei impazzito? Non puoi baciarmi come se niente fosse.>> dal mio tono si possono capire due cose: sono così incazzata che potrei ucciderlo o dammene un altro perché mi è piaciuto.
<<Pensavo di piacerti.>> dice lui facendo spallucce.
Non mi piace, ma il bacio è stato bello perché era da un po' che qualcuno non lo faceva così istintivamente.
<<Michele senti mi dispiace.>>
<<Tranquilla.>> se ne va lasciandomi di nuovo sola con me stessa.
Torno dentro e mi infilo sotto le coperte, domani sarebbe stato un nuovo giorno.
<<Ma sei cretino?>>
<<Che cazzo vuoi tu? Non sei nessuno per dirmi cosa posso fare e cosa no.>>
<<Fanculo Michele.>>
Le urla dall'altra stanza svegliano me e la povera Vittoria che oggi avrebbe dovuto svolgere la prima lezione anche abbastanza presto.
<<Fede, ma che succede?>> mi chiede la rossa.
<<Non ne ho idea.>>
Ci alziamo e usciamo dalla nostra stanza.
Troviamo un Riccardo seduto sul divano con le mani tra i capelli.
<<Ragazzi ma state bene?>>
<<Federica non è il momento.>> dice Riccardo.
È veramente arrabbiato, ha gli occhi che gli escono fuori dalle orbite.Sono sicura di conoscerlo abbastanza da sapere cosa fare.
Lo prendo e lo porto fuori.
<<Devi calmarti.>> dico.
<<Così poi mi baci come ha fatto Michele?>>
Ah ecco spiegato tutto.
<<Tu come lo sai?>>
<<Leone.>>
Colpo al cuore.
Leone non ha fatto che complicarci la vita.
Sono quasi sicura che sia la produzione, ma speravo di non portarmelo dietro anche in casetta.
<<Non volevo baciarlo.>> spero mi creda, non voglio perderlo di nuovo, soprattutto ora che non c'è più Giulia a metterci i bastoni tra le ruote.
<<Cazzo Fede, sono andato fuori di testa quando ti ho vista con lui.>>
Il mio cuoricino vuole proprio uscirmi dal petto dato che non smette di battere, ho quasi paura che possa esplodere.
<<Riccardo non c'è nessun altro ragazzo che possa rapirmi come hai fatto tu.>> ed è la verità.
Mi ha rapita dal primo momento.
Voglio rassicurarlo ancora di più perché so la sua storia.
Eh già, lui non ha voluto dirmela, ma io, da brava curiosa, mi sono informata.
Sua madre è distante, non fisicamente, ma proprio in tutti i sensi, quindi lui è fragile, ha bisogno d'amore più di quanto voglia far vedere.Ci siamo conosciuti quando io ero distrutta dalla morte di Nico, e lui dall'indifferenza della madre, ci siamo completati, in un modo o nell'altro.
<<Abbiamo legato subito perché c'è una chimica speciale tra noi.>> lo guardo dritto negli occhi.
<<Non allontaniamoci di nuovo, ti prego.>> si lo sto seriamente supplicando, ma sono disposta a tutto.
<<Vieni qui.>> mi tira a se, in quelle braccia in cui amo stare.
<<Ci siamo concessi un nuovo inizio e così sarà, piccola Fede.>>
Non so se essere felice per il modo in cui mi ha chiamata, o per il semplice fatto di aver capito che senza di lui non posso stare.

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Amici? No, innamorati.
FanficUn'amore nato in una scuola. Un'amore che travolgerà due caratteri così diversi, ma così vicini.