La mattinata non è iniziata nel migliore dei modi.
Riccardo e Michele ancora non si parlano, menomale, però, che Cosimo riesce a riempire l'aria di gioia.
Vittoria è a lezione insieme ad Andreas e in casetta c'è parecchia tensione, ma me la cavo.
Dopo le urla di stamattina tutti hanno iniziato a pensare che tra me e Riki ci sia qualcosa.
Se me lo chiedessero, non saprei cosa rispondere.Michele è seduto sul divano a fissare il vuoto, mentre, Riccardo, è sdraiato sul letto a fissare il soffitto.
Come sono complicati i ragazzi.
Da chi devo andare?
Da una parte ho un cuore spezzato.
Dall'altra una mente furiosa.Che Dio mi aiuti.
Decido di andare prima dal cuore spezzato, Michele.
<<Michi.>> dico così piano che nemmeno mi sente.
Okay, ho paura che mi senta Riccardo e che si arrabbi.
<<Fede.>> il suo tono è distaccato, lo capisco.
<<Non voglio passare questa avventura in questo modo.>> dico.
<<Non pensavo che Riccardo fosse cotto di te.>> finalmente si gira a guardarmi.
<<Non lo è.>> o forse sì?
<<Ma dai Fede, uno che reagisce così, è proprio andato.>> mi fa l'occhiolino.
<<Non sei arrabbiato con me, vero?>> dopotutto gli voglio bene, e mi farebbe davvero male chiudere i rapporti, c'è sempre stato per me quando avevo bisogno, abbiamo legato tanto.
<<Come potrei esserlo? Ti voglio bene scema.>>
Ci abbracciamo.
Finalmente il peso allo stomaco che sentivo è sparito.
Restiamo a parlare per un po'.
Verso mezzogiorno Riccardo esce dalla sua stanza e va, credo, a fare lezione.
Cavolo, non sono andata a parlargli e ora mi terrà il broncio tutto il giorno.
<<Lo stai distruggendo.>> scherza Michele.
<<Non sei simpatico.>> dico però sorridendo.
Stanno tutti entrando e uscendo per andare a lezione.
Andreas è appena tornato e mi saluta con un enorme sorriso.<<Voglio esibirmi e spaccare.>> dice sicuro.
È tutto sudato e rosso, presumo si sia già spaccato di lavoro.<<Io voglio un po' di pace.>> non doveva uscirmi come frase, anche perché era solo un pensiero che volevo tenermi per me.
<<Ho saputo del casino di stamattina.>>
<<Riccardo mi sta facendo impazzire.>>
<<Fede, siediti.>>
mi devo preoccupare? Andreas non è mica un maniaco giusto?
Giusto.
Mi siedo.<<Quando vi siete conosciuti, sei stata tu a far impazzire lui. Tornato a casa dopo la vostra uscita sulla spiaggia, sembrava un adolescente innamorato per la prima volta, con gli occhi a cuoricino.>>
Le sue parole mi rapiscono.
<<Quello stupido incidente ha solo bloccato le cose per un po', ma non significa che il sentimento che stava nascendo sia andato perso. Durante questi mesi, anche se non lo faceva vedere, ti guardava, ti studiava. Tu avevi represso il Riccardo che non si innamorava mai. Hai fatto uscire quello sdolcinato e imbranato.
Ho avuto modo di conoscerlo e ti assicuro che è un'altra persona quando sta con te.>>Federica ti prego non morire, ti supplico respira.
<<Io non so cosa dire.>> mi alzo in piedi e inizio a camminare avanti e indietro.
<<Cerca di capire cosa provi. Vado a fare una doccia mentre pensi al tuo amato.>>
Mi arriva un messaggio e devo andare a lezione.
Sto uscendo dalla porta, quando vado a sbattere con qualcuno che invece vuole entrare.
È miss occhi azzurri.
<<Ciao.>> dico tenendo lo sguardo basso.
Mi abbraccia.
<<Ti stavo aspettando prima.>> dice non lasciandomi neanche un secondo.
Potrei restare così per sempre.
<<Sarei arrivata prima o poi.>>
<<Allora continuo ad aspettare.>>
Mi lascia e io rimango immobile.
Il mio corpo vuole il contatto con il suo.
Fede muovi quelle gambe e vai a lezione invece di fissare tutta quella bellezza.
Vado vado.
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Amici? No, innamorati.
FanfictionUn'amore nato in una scuola. Un'amore che travolgerà due caratteri così diversi, ma così vicini.