Sono già in macchina verso la conquista del secondo step.
Mio padre non fa che incoraggiarmi e dirmi che andrà tutto bene e che mi merito quel banco. Sono felice di avere il suo appoggio, senza di lui non mi sarei mai iscritta, non ne avrei avuto la forza. In realtà mi sono presentata solo per Nico. Solo lui aveva creduto così tanto in me da mettermi l'idea di amici in testa. Lui ora sarebbe fiero di me.
<<Tesoro siamo arrivati. Buona fortuna.>> il mio adorato padre mi bacia la guancia e mi lascia davanti a quegli immensi studi, dove sta iniziando il mio sogno.Sto correndo.
Sono rimasta bloccata all'entrata per 30 minuti non sapendo se entrare o scappare.
Poi mi sono fatta forza e sono entrata di fretta per non rischiare di perdere il turno.
Arrivo qualche minuto dopo, e dentro c'è già una ragazza al mio posto. Una lacrima mi riga il volto. Sono una stupida cretina fifona.
<<Gli ho detto che stavi arrivando, sta a te dopo.>> una voce calda e rassicurante mi provoca brividi in tutto il corpo. Mi giro per vedere chi avesse compiuto questo bellissimo gesto. Due occhi azzurri penetrano i miei, un sorriso bellissimo incanta la mia mente. Mi esce un <<Grazie.>> accompagnato da un sospiro e da un gesto istintivo. Abbraccio il ragazzo davanti a me. <<Comunque piacere, sono Riccardo. Tu devi essere la talentuosa Federica.>> mi stacco dall'abbraccio. Lui è il ragazzo arrogante che non si e degnato nemmeno di salutarmi? Fantastico. Mi sono fatta tutta una mia idea su di lui e ora sono rimasta senza parole. <<Ti ringrazio davvero. Mi hai salvata.>> sorrido e lui fa lo stesso.
<<Devi entrare. Dai forza.>> in tutto questo non mi ero accorta che era il mio turno. Lo ringrazio ancora e mi dirigo dentro agitata, soprattutto per essere arrivata in ritardo.<<Buongiorno Federica.>> dice Rudy. Non sembrano arrabbiati, ma curiosi.
<<Scusate per il mio ritardo, ho avuto un momento di crisi. Sono rimasta fuori non sapendo cosa fare.>> tutti mi guardano sorpresi, come se avessi detto una delle cose più proibite e orribili di questo mondo.
Moro decide di prendere la parola <<Fede sei un talento unico, cosa ti ha bloccata?>> sono onorata dalle sue parole, ma spaventata di raccontare la mia storia. <<Il canto è sempre stata una sfida per me. La perdita di una persona importante mi aveva bloccata, la sensazione di vuoto mi ha travolta, e a volte, direi spesso, succede ancora.>> mi fermo solo un attimo per metabolizzare le mie stesse parole. Mi sto sputando la verità addosso da sola, non ero mai riuscita a farlo. <<Continua.>> dice Moro.
<<Cantavo con lui in cameretta, cantavo con lui al Karaoke del ristorante sotto casa, cantavo con lui in macchina, in strada, al mare, a scuola. Quando lui mi ha lasciata, anche il canto è sparito.>> le lacrime minacciano di uscire, ma no, questa volta sarò forte.
<<E perché sei qui ora?>>
<<Perché la sera, in cui poi lui è andato via, mi ha mandato un messaggio. Diceva "Fede manca solo un mese ai casting, dai che spacchi i culi a tutti." Essere qui rende completa me, e orgoglioso lui.>> finisco senza fiato. È difficile raccontare questa storia, sopratutto perché non l'ho superata, ho sempre cercato di nasconderla.
<<Fede canta per lui.>> mi dice Braga.
<<Fede se vuoi non mandiamo in onda questo pezzo, sappilo.>> mi dice Rudy comprensivo.
Non voglio far vedere il mio dolore quindi accettato e ringrazio per la proposta.Appena finisco di cantare mi sento decisamente meglio.
Esco e noto con piacere che non era rimasto più nessuno. Non ero dell'umore giusto per iniziare una conversazione. È stata una dura prova per me oggi.
Fuori c'è mio padre. Dal suo sguardo capisco che è stato lì tutto il pomeriggio, pronto a essere usato come mezzo di fuga.
<<Sei stata una guerriera. È fiero di te.>>
<<Grazie papà.>>
E così ci allontaniamo dagli studi, lasciando, per un po', in pausa il mio sogno.
STAI LEGGENDO
Amici? No, innamorati.
FanficUn'amore nato in una scuola. Un'amore che travolgerà due caratteri così diversi, ma così vicini.