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RICCARDO POV
Mi scoppia la testa.
Sono un coglione.
Apro lentamente gli occhi, che però alla vista di Fede fra le mie braccia, si spalancano.
Istintivamente mi stacco. Non sono abituato a questo tipo di contatto con una persona. Poi però mi avvicino e la osservo meglio. Ha un espressione triste e dispiaciuta tatuata sul volto. Come è finita qui? È perché ho il presentimento di averla fatta soffrire?
Prendo il cellulare e noto che sono le 3.00 del pomeriggio.
Chiamo Mike.
<<Pronto, Mike? Vieni subito in camera.>> dico poi attaccando.

Dopo 15 minuti che sembrano anni, ecco che Mike entra in camera.
<<Perché Federica è qui?>> dico nervoso.
<<Non ci credo.>> lui si gira a guardarla e accenna un sorriso. Ma cosa sta succedendo?
<<Vuoi spiegarmi o no?>> mi sto arrabbiando.
<<Ti ha trovato per strada ubriaco, mentre litigavi al telefono. L'hai insultata e ferita, ma lei ti ha comunque portato in camera. Ti ha tolto le scarpe, il giubbotto, e ti ha messo a letto. Non so dove abbia trovato la forza.>> dice con un tono di ammirazione nei confronti di quella ragazza sdraiata sul letto.
<<Non so cosa fare.>> ed è vero. Per la prima volta nella vita Riccardo Marcuzzo è rimasto senza parole. Da segnare sul calendario direi.
<<Non fare il fifone, svegliala e scusati.>> dice per poi andarsene. In questi giorni non fa che sparire, è sempre con quella Shady, sicuramente gli interessa. Lo conosco.
Mi avvicino e mi inginocchio vicino al suo viso.
<<Fede svegliati.>> dico quasi sussurrando. Così Riccardo non si sveglierà mai, certo che sei proprio ritardato.
Allora, inizio a scuoterla un pochino.
Al quinto tentativo la vedo stiracchiarsi e mettersi seduta a gambe incrociate sul letto.
<<Ciao.>> dice secca. Si ricorderà sicuramente le mie brutte parole, che io, però, non ricordo affatto.
<<Fede mi dispiace per questa mattina, qualsiasi cosa ti abbia detto, non è vera, non la penso.>> dico mangiandomi quasi tutto il discorso.
<<Lo so.>> accenna un sorriso, e automaticamente il mio corpo si rilassa.

Federica è andata via da solo due ore e già mi manca. Sarebbe bello dormire con lei tutte le notti. No okay sto impazzendo, il vero Riccardo non direbbe queste cose, non farebbe strani pensieri  su una ragazza.
Ho sprecato il mio primo giorno libero e ora ho  voglia di divertirmi. 
Scendo giù nella Hall dove trovo Andreas.
<<Oi ci andiamo a fare un giro?>>
<<Si perché no.>>

Decidiamo di andare a fare una passeggiata lungo mare.
Nonostante sia novembre c'è un sole che farebbe invidia a quello estivo.

Mettiamo il destino, mettiamo la fortuna, mettiamo la casualità e le coincidenze, mi ritrovo una Federica che sogna ad occhi aperti.
È seduta sulla sabbia, ad osservare il mare.
Ama stare sola, quindi decido di non disturbarla, ma un altro tipo la pensa diversamente.
Si avvicina a lei e inizia a 'sedurla' se così si può dire.
Indico ad Andreas la scena, forse dobbiamo intervenire.
<<Riccardo non sei suo padre.>> dice lui scherzando. Io invece non mi diverto affatto.

Resto ad osservare il penoso tentativo di seduzione, assicurandomi che vada tutto bene. Poi però il mio istinto ha la meglio. Federica cerca di alzarsi per andarsene, lui le prende il polso e la vita, la tira a se. In quel momento non ci vedo più.
<<Riccardo ora interveniamo.>> dice Andreas finalmente d'accordo con me.
Io prendo Federica, che era spaventata, mentre Andres tira un pugno in faccia al ragazzo che scappa a gambe levate.
<<Fede. Ehi. Ci sono io ora.>> la stringo a me.
<<Sei sempre qui quando ho bisogno.>>dice sollevata.
Oh finalmente ho fatto qualcosa di giusto in questa giornata di merda.

Amici? No, innamorati. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora