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FEDERICA POV
Mi hanno appena comunicato che ho superato il secondo step e che oggi mi aspettano per l'ultimo.
Se sono arrivata fino a qui qualcosa valgo, quindi ho una possibilità per ottenere quel banco, e ho intenzione di sfruttarla.
Mi dirigo agli studi emozionata e non più tanto insicura. Sono ancora qui, per lottare, ed è tutto merito di Riccardo. Senza di lui non avrei fatto la mia esibizione e non sarei stata capita dai giudici.
All'entrata incontro Shady che mi saluta con un caloroso abbraccio. <<Buongiorno Shady. Come stai? Sei pronta per oggi?>> dico felice di vederla.
<<Si sono carica. Dobbiamo ottenere quel banco.>> dice sicura di se.
Ci avviamo insieme per incontrare le ragazze canditate come noi. Ci sono Giada, Marta e Valentina, le uniche che sono riuscita a conoscere. Sono tutte bravissime, ma siamo in tantissime e sarà difficile passare tutte.
Dopo un'oretta circa chiamano il mio nome.
I giudici mi accolgono con un grande sorriso.
Mi fanno una domanda di cui ora so con certezza la risposta. <<Pensi di essere pronta? Perché noi non abbiamo bisogno di altro.>> questo cosa significa? Non devo più esibirmi, quindi o sono già passata o non sono pronta.
<<Voglio cantare, e ora che sono qui, non mi farò scappare questa opportunità.>> dico sicura e seria, perché si, ieri sono stata stupida, e ora devo far vedere che se voglio posso essere una leonessa.
Mi dicono di restare ferma al centro, ero l'ultima, quindi chiamano le altre ragazze e le fanno mettere in fila accanto a me.
Io e Shady siamo canditate per il banco. Usciamo felici, quasi in lacrime.
Saltelliamo come due sceme.
Fuori incontriamo Riccardo e Mike, quei due sono sempre insieme, e considerano che non li conosco potrei quasi dire che sono gay, ma mi do della stupida mentalmente.

<<Ciao Fede.>> mi saluta Mike abbracciandomi. In un momento sono confusa, poi ricambio l'abbraccio un po' imbarazzata.
<<Ehm ciao Mike.>> dico ancora più in imbarazzo notando gli sguardi di Shady e Riccardo.
<<Com'è andata?>> dico per rompere il ghiaccio.
<<Bene tu?>> sono grata a Riccardo per aver cambiato espressione del viso da " Mike che cazzo fai " a " Si Fede, grazie per la domanda ".
<<Siamo canditate al banco, tutte e due.>> dice Shady precedendomi emozionata.
<<Anche noi.>> dice Mike.
I due strani ragazzi ci invitano a festeggiare in un locale, insieme a tutti gli altri passati.

Si è aggiunta anche una nuova, si chiama Giulia, ed ha appena affrontato tutti gli step in un giorno, è una ballerina, e si vede, ha un fisico pazzesco. Anche lei ha più o meno la mia stessa età, da quanto ho capito.
<<Fede, posso sedermi qui con te?>> sento dire alle mie spalle. Riconosco subito quella voce.
Riccardo.
<<Ehi Riki, siediti pure.>> dico guardandolo e sorridendo. Ordiniamo qualcosa da bere, io ovviamente qualcosa di analcolico.
Non mi piace per niente bere o fumare.
<<Sono felice che sei passato, e non potrò mai ringraziarti abbastanza per avermi aiutato.>>
<<È stato un piacere. Poi, dovevo farmi anche perdonare.>> dice facendomi l'occhiolino.

Parliamo per un tempo che sembra infinto, ma da circa 20 minuti Giulia si è accollata a lui e non smette di provarci. Mamma mia, sta ragazza è appena arrivata e già è insopportabile.
Prendo la benedettissima decisone di alzarmi e andarmene, non riesco più ad ascoltare la sua voce senza che la mia testa chieda pietà.
Mi avvicino a Vittoria e Shady che stanno parlando del più e del meno.
Sono veramente simpatiche, sono sicura che nascerà una bellissima amicizia.
Dopo un po' si unisce anche Mike. Devo dire che mi sono ricreduta anche su di lui. È simpatico e più socievole di quel che sembra. Mi ha abbracciato per scusarsi del suo comportamento, ho apprezzato che abbia chiarito il suo gesto.
Ridiamo e scherziamo tutta la sera.

Sto girando per il locale in cerca di Shady, che si sarà persa sicuramente alla ricerca del bagno, quando vedo Riccardo, lì dove lo avevo lasciato, con le mani fra i capelli. Decido di andarlo a salvare da quella Giulia.
<<Riccardo ti devo parlare, è urgente.>> lo vedo alzarsi di scatto e scappare dalla sedia prendendomi per un braccio. Rido pensando all'espressione di lei.

<<Paper non so come ringraziarti.>>

No è impossibile. Non ha veramente detto quella parola. Mi blocco di colpo. Il mio corpo non riesce a muoversi. Odio questa sensazione.
Lui si ferma e mi guarda preoccupato. Se solo sapesse il casino che ha creato in me.
<<Stai bene? Sei diventata pallida? Fede?>>
Non riesco a parlare.
Sto per piangere e non posso, ora che forse le cose potevano andare per un verso giusto.
Corro fuori. Ho bisogno di aria.

Amici? No, innamorati. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora