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RICCARDO POV

Ma andate a fanculo tutti.

Tu Perniola particolarmente.

Menomale che sei fuori perché ti avrei ucciso.

Ha baciato la mia Fede, davanti a me, senza riflettere sul fatto che lei sia solo mia.

Non posso nemmeno godermi il serale dato che con Morgan c'è sempre da polemizzare, trascurando veramente lo scopo del programma, cioè esibirsi e divertirsi.

È venuta a parlarmi prima, ma ero così incazzato.
La scena di lei attaccata a lui mi tormenta, così ho fatto l'indifferente come solo io so far bene.

Se vogliono un Marcuzzo stronzo hanno trovato il modo giusto per farmi incazzare.

Ciò che è mio non si tocca.

<<È distrutta.>> dice Vittoria sedendosi vicino a me sul divanetto tanto amato.

<<Non immagini quanto lo sia io.>>

<<È tutta colpa di Michele, Federica è stata forzata. Tu non l'hai vista, ma era sconvolta.>>

La mia mente inizia a tornare lucida, pensa a una piccola Fede che piange sotto le coperte perché io sono un emerito coglione che fraintende sempre le situazioni e deve contare fino a 100 per rendersene conto.

Wow Riki sei proprio un coglione.

<<Devo andare da lei?>>

<<Si devi farlo.>>

<<Grazie Vittoria.>>

Saluto la rossa e corro dentro.

Andreas e Cosimo, però, mi fermano.

<<Che volete? Sto per fare il principe azzurro.>>

<<Devi rimandare.>>

<<Perché?>>

<<Ha la febbre.>>

<<Ma sta bene? Cosa dobbiamo fare? La tachipirina ce l'abbiamo? Dobbiamo chiamare un medico, Elisa, Maria?>>

<<Riccardo calmati Ahaha.>>

<<Non sta morendo.>>

<<Ma non siete preoccupati?>>

<<Dai non fare lo scemo e vai a vedere come sta.>>

Entro in camera facendo il più piano possibile.

È tardi, ma dopo il casino successo, nessuno è andato a dormire, tranne lei.

È sdraiata sotto le coperte che si tira fino alla testa, quasi per nascondersi.

Ha freddo, trema.

Su Riki pensa.

Puoi sdraiarti accanto a lei e prenderti la febbre così da lasciare Elisa senza cantanti, oppure andartene e continuare a fare il cretino. 

Scelgo la prima.

La sposto delicatamente per lasciarmi un piccolo spazio.

È bollente.

Appoggio la mia felpa sulle sue spalle e poi la stringo forte.

Perché abbiamo litigato?

Dobbiamo stare insieme.

Io la amo, mi fa impazzire, voglio averla per sempre, voglio vivermela anche fuori da questo programma.

Ma allora perché non gli dico quanto sia importante per me?

Perché sono un cretino.

Mi addormento con l'intenzione di svegliarmi e dirle che andrà tutto bene, che siamo destinati.

<<Riki...>>

Una dolce voce mi regala il buongiorno migliore che potessi chiedere.

<<Ei cucciola>>

<<Uhh siamo dolci oggi>>

<<Scusa per ieri.>>

<<No no, fermi tutti. Marcuzzo si sta scusando?>> ride.

<<Ti ho attaccato la febbre>>

Il suono della sua risata riempie la stanza vuota.

Siamo solo io e lei, proprio come vorrei accadesse sempre.

<<Fede, io ti amo.>>

Prendo il suo dolce viso segnato dalle  occhiaie e dal pianto, faccio sfiorare i nostri nasi, accarezzo le guance arrossate, e la bacio.

Un bacio che cancella tutto.

Un bacio pieno di tutte le parole che non riesco mai a dirle.

Amici? No, innamorati. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora