9° CAPITOLO

4.1K 93 6
                                    

Era l’ora di prepararsi per la mia festa di compleanno.

Non ero in vena di festeggiamenti, ma il mio migliore amico aveva ‘lavorato’ così tanto per rendere questo compleanno indimenticabile, del resto si diventa maggiorenne una volta nella vita.

Usci dalla cabina della doccia, coprendomi con un accappatoio.

Mi persi, fissandomi allo specchio. Ogni tanto volevo vedermi bella, come le mie compagnie di classe.

Volevo sentirmi desiderata davvero da qualcuno, ma in questo mondo contava solo la bellezza esteriore.

Se non portavi una trentotto, e non avevi un viso, e curve perfette, la gente non ti calcolava minimamente.

Scossi la testa, indossando l’intimo nero. Presi il phon, iniziando ad asciugarmi i capelli.

Tornai in camera, entrando nella piccola cabina armadio, prendendo l'abito.

Non ero una ragazza da ‘gonna’, preferivo di gran lunga un bel pantalone, ma per una sera avrei cambiato le mie solite abitudini. Presi il vestito, indossandolo. Era troppo corto, mi arrivava a metà coscia. Era diviso in due pezzi di colore, la parte sopra era bianca, sembrava un body dalla forma, poi a metà vita c'era il distacco con una cintura di seta nera, da essa scendeva la gonna a balze di pizzo nero. Non indossai le calze, come scarpe scelsi un tacco abbastanza alto, erano delle decolté nere lucide. Tornai in bagno, per truccarmi. Sarebbe stato uno shock vedermi con tutto quel trucco, abbondai molto con l'ombretto nero e con la matita. Valorizzai molto i miei occhi chiari, mi piaceva quel contrasto.

***

Scesi di corsa le scale, cercando di non cadere a terra, arrivando all’ingresso.

Guardai di sfuggita l’orologio, Harry era in anticipo.

‘sei pron…’ le parole gli morirono in gola, per poi squadrarmi per bene.

Sbuffai ‘sei in anticipo.’ lo accusai.

Il riccio alzò le spalle ‘sei sempre perspicace.’ mi sfotte.

‘aspettami due minuti, vado a prendere la borsa.’

Corsi per le scale, tornando in camera.

Presi la pochette, riempiendola, per quanto possibile, con il cellulare e le chiavi di casa.

‘sei bellissima, stasera.’ mi girai di scatto, trovandomi Harry appoggiato allo stipite della porta.

Mi portai una mano al petto ‘mi hai spaventata.’ ammisi.

‘dovevo darti la seconda parte del mio regalo.’ canzono, avvicinandosi.

Appoggiò le sue mani sui miei fianchi, stringendoli appena.

Senza accorgermene la distanza tra noi era quasi scomparsa, i nostri nasi si sfioravano, appena.

Evitai di guardarlo negli occhi, mi avrebbero fatto lo stesso effetto, facendomi perdere tra le sue iridi scure.

Le sue mani risalirono lungo la mia schiena, finché non arrivarono alle mie spalle. Fece una leggera pressione, girandomi. Mi ritrovai a dargli le spalle.

Chiusi gli occhi beandomi del leggero tocco del ragazzo.

Con le labbra sfioro il mio collo nudo, tracciando una scia lungo le spalle.

Aprì gli occhi, lo trovai a fissare la nostra immagine riflessa nello specchio. Sembravamo quasi una coppia.

Si stacco leggermente, prendendo dalla giacca un pacchetto. L’aprì ed estrasse una collanina, con un aeroplanino.

Destined to be togetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora