34° CAPITOLO

837 52 3
                                    

«Niky.» Sussurrò, guardandomi quasi fossi un miraggio.

Sorrisi e mi avvicinai al letto «Si, sono io.» Cercò di alzarsi dal letto, ma non ce la fece.

Lo aiutai a sedersi «Non devi sforzarti.» Gli toccai la fronte, sentendolo abbastanza caldo.

Vedevo che si stava iniziando ad agitare dato il suo respiro irregolare e il continuare a scrutare ogni parte del mio corpo «Sei tornata da me.» Mormorò, stringendomi in un abbraccio.

Sapevo che non era il momento più indicato per raccontargli ciò che successe davvero, ma aveva diritto di sapere «Devo dirti una cosa.».

Iniziò a guardarmi spaventato «Ti prego non andartene. Non riuscirei a stare senza di te, io ti amo non…» Non lo feci finire di parlare, poiché misi due dita sulle labbra.

«Non me ne andrei mai da te e non me ne sono mai andata.» Cercò di parlare nonostante le mie dita, ma lo anticipai «I ragazzi mi hanno raccontato ciò che successe ieri. Quella lettera la scrissi questa estate e andava buttata, ma Carly è riuscita ad averla e darla a Katie.» Mi ascoltò senza interrompermi e continuò a fissarmi negli occhi «Stamattina ho letto il tuo messaggio, avevo il telefono scarico e non mi hai trovato a casa, perché con l’inganno, Carly, è riuscita a farmi stare da lei.».

«Quindi ci hanno preso per il culo?».

Lo fissai negli occhi «Non sto più male, Harry e questo grazie a te. Non sono più quella ragazza timorosa e insicura. Mi hai cambiato, rendendomi più forte e non sarei mai scappata da te.».

Lui sorrise «Tu hai cambiato me.» Rise appena e cercò di baciarmi, ma riuscì ad allontanarmi in tempo «Sei malato, non voglio la febbre.» Risposi a una sua possibile domanda, ridendo per la sua faccia da cucciolo smarrito.

«Ti odio.» Borbottò prima di sdraiarsi sul letto e nascondere la testa sotto il cuscino. Sembrava un bambino a cui gli vietavano di mangiare dolciumi o di giocare. Mi sdraiai al suo fianco e appoggiai la testa sulla sua schiena «Mi dai un bacio?».

Ridacchiai e accarezzai la sua pelle lucida e sudaticcia «Quando starai bene avrai tutto ciò che vuoi.» Alzò la testa e mi guardò malizioso «Io non intedev…» Poggiò una mano sulla mia bocca.

«Ormai l’hai detto.» Sbuffai e lui rise lievemente, finendo a tossire. Con velocità mi alzai e andai a prendere uno straccio bagnato d’acqua fredda e glielo misi sulla fronte «Sei fantastica.» Abbozzò un sorriso.

Non risposi e mi posizionai al suo fianco, accendendo la tv con il telecomando che trovai sul comodino. Harry si accoccolò al mio fianco, chiudendo gli occhi finché non si addormentò. 

 

Pov. Zayn

L’incazzatura non mi era passata minimamente, sembravo calmo ma era tutta apparenza. Arrivai negli spogliatoi femminili e cercai Carly e Katie. Nessuno aveva diritto di toccare la mia migliore amica. Scoprendo la verità, capì quanta falsità poteva possedere un persona e oggi, finalmente, lo scoprì.

Girai per gli armadietti e le ragazze iniziarono a urlare per la vista di un ragazzo, lanciandomi addosso gli asciugamani. Ma le ignorai. In un’altra circostanza mi sarei fermato a fare gli occhi dolci, pur di uscire con una ragazza con il fisico mozzafiato come loro.

Vidi Katie vicino al muro e cercai di avvicinarmi «Zayn, ciao.» La guardai torvo e notai che solo l’asciugamano la copriva. Stranamente non provavo attrazione.

«Ilaria?».

Scosse la testa «Hilary.» Precisò «Sono quella dello sgabuzzino…» Agitai una mano, interrompendola.

Destined to be togetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora