18° CAPITOLO

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Pov. Harry

Arrivammo a scuola prima del suonare della campanella.

Mi passai una mano sul viso, cercando un parcheggio in cui avrei lasciato la macchina.

Domani sarebbe stato l’ultimo giorno di scuola, nonché giorno della finale di football. Il coach oggi ci avrebbe massacrati con gli allenamenti. Essendo il quarterback dovevo allenarmi più degli altri; Louis era un ricevitore, assieme a Liam. Domani avremmo dato il duecento per certo, dovevamo vincere a ogni costo.

Guardai l’orario del telefonino, era ora di entrare in classe, ma per me no; sarei andato negli spogliatoi.

‘a dopo, piccola.’ salutai Niky con un bacio sulle labbra.

Sentii dei fischi, provenire da dei miei compagni di squadra. Alzai le spalle, indossando i pantaloncini.

‘Harry possiamo parlare ora?’ mi girai trovandomi Katie, non riuscì nemmeno a risponderle poiché mi trascinò fuori.

‘devo allenarmi.’ ringhiai, liberandomi dalla sua presa.

Katie masticò la sua cicca, sbuffando ‘comunque… posso?’ domandò, annui incitandola a parlare ‘ti amo.’ sbottò. Strabuzzai gli occhi, sorpreso dalla sua rivelazione.

Mi prese le mani, giocandoci ‘lascia quella, posso darti tutto ciò che vuoi…’ sussurrò al mio orecchio.

L’allontanai velocemente ‘non lascerò mai la mia ragazza per una come te. Ma ti guardi? Vattene.’

Mi guardò duramente ‘cambierai idea.’ mormorò, allontanandosi. Che situazione di merda.

Presi velocemente il telefonino, aprendo un nuovo messaggio:

-amore, dopo devo parlarti.- inviai velocemente a Niky. La sua risposta non tardò ad arrivare.

-cos’è successo?-

Digitai in fretta la risposta -durante l’intervallo vieni al campo, ti spiegherò tutto.- non attesi la sua risposta, tornai a prepararmi per l’allenamento.

***

Pov. Niky

Ero preoccupata. Harry mi aveva scritto quel messaggio, non mi aveva accennato nulla e la cosa mi spaventava. Qualcosa era successo, e la paura cresceva in me.

Aspettai il suono della campanella, per uscire dalla classe. Avrei anche corso pur di arrivare al più presto dal mio ragazzo. Arrivai davanti al mio armadietto, aprendolo. Depositai i libri, chiudendolo in un tonfo. Sobbalzai sentendo una mano sulla mia spalla ‘la tipa di Styles.’ sentendo quella voce, mi girai immediatamente. Katie mi guardava con aria di insufficienza.

‘lasciami stare.’ la implorai.

Mi ignorò ‘come va la tua storiella con Harry? Ti ha già dato la notizia?’ ridacchiò.

‘di cosa stai parlando?’

Rise ‘scommetto che ti ha chiesto di vederti, perché voleva parlarti…’ fu vaga.

Strabuzzai gli occhi ‘come fai…’ mi interruppe ‘quando ti ha scritto ero con lui. Ci siamo dati da fare nel bagno. Ti vuole lasciare, ovviamente per me!’ mi fece l’occhiolino, mandandomi un bacio con la mano.

Avrei pianto da un momento all’altro.

Pov. Harry

Aspettai con ansia Niky arrivare. Dovevo raccontarle ciò che successe poche ore prima, in corridoio.

Mi alzai dalla panchina, dopo aver visto la mia ragazza entrare nel campo. La salutai con una mano, ma lei non ricambiò. Avvicinandomi notai che aveva il viso colmo di lacrime.

‘piccola… cos’è successo?’ domandai, avvicinandomi.

Si allontanò da me, guardandomi duramente ‘non provare a toccarmi. È finita.’ Esclamò trattenendo un singhiozzo.

Sbiancai sentendo quelle parole. Cosa potevo aver fatto per decidere di lasciarmi?! Avevo un nodo in gola.

‘perché?’ presi fiato ‘non posso stare senza di te, non lasciarmi…’ la supplicai. Sentivo gli occhi pizzicarmi.

‘fai schifo, sei solo un coglione. Divertiti con Katie.’ urlò, prima di scappare verso il cortile.

Avrei voluto inseguirla, ma rimasi pietrificato dalle sue parole: ‘divertiti con Katie.’.

Fu uno scatto, corsi fuori dal campo per cercare l’unica ragazza che mi avrebbe dato delle risposte.

La cercai per tutto il cortile, finche' non la trovai in mezzo al suo gruppo di cheerleader. Mi feci largo tra le ragazze, arrivando di fronte a Katie; le strinsi il braccio, girandola verso la mia direzione.

‘ehi..’ sbottò ‘Harry mi fai male.’ piagnucolò, cercando di liberarsi.

Strinsi di più la presa ‘cosa cazzo hai detto a Niky ?’ urlai, lasciandole il braccio.

In tutto il cortile calò un silenzio tombale, tutti gli occhi erano puntati verso di me ‘rispondi.’.

Destined to be togetherDove le storie prendono vita. Scoprilo ora