Capitolo 58

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STASH' S POV

STEFAN: Stash svegliati dai! – Apro gli occhi appena un cuscino mi prende in pieno sulla faccia

STASH: Ma che diavolo ti prende?! – Guardo Stefan davanti a me che sembra pronto per uscire – Dove devi andare?

STEFAN: Intendi dire dove dobbiamo andare ... I giorni di pausa e riflessione sono finiti. Preparati, dobbiamo andare a scuola – Mi ristendo sul letto e mi copro il viso con il cuscino che mi ha lanciato Stefan prima – Muoviti Stash altrimenti ti faccio alzare a calci in culo!

STASH: Stefan per una volta lasciami in pace. Non verrò a scuola!

STEFAN: Sono 2 giorni che sei chiuso in questa fottuta stanza. Amico, non voglio infierire ma non risolverai il tuo problema fuggendo

STASH: Lo so ma ... – Mi metto seduto e lo guardo negli occhi - ... se la incontrassi a scuola come dovrei comportarmi? Insomma, l'ho mollata io ma ogni giorno che passa mi rendo sempre di più conto che io e lei non possiamo stare lontani – Sono passati 2 giorni è vero ma io non ho fatto altro che pensare a lei. Vorrei tanto accettare quel bambino ma non ci riesco, è più forte di me!

STEFAN: Senza offesa amico ma tu hai bisogno di fare pace con il cervello – Gli tiro il cuscino addosso ma lui lo blocca e si siede accanto a me – Stash, è dalla sera che sei venuto qui che ho capito che saresti ritornato sui tuoi passi. Voi vi amate e che abbiate un bambino adesso o tra qualche anno non cambierà niente. Avrete semplicemente affrettato le cose ma infondo chi se ne frega! Tu la ami e lei ti ama questo è l'importante, il resto sono solo scuse ... - Abbraccio Stefan e cerco di cacciare via le lacrime che vogliono scendere, non posso piangere. Sono un uomo e come tale devo prendermi le mie responsabilità ...

Il suono del campanello interrompe il nostro abbraccio

STEFAN: E' arrivata Jade – Si alza e va verso la porta – Per oggi ti lascio stare ma domani tu vieni a scuola con me, ok?

STASH: D'accordo – Stefan va via e io mi rimetto sotto le coperte per riflettere su quello che voglio davvero ...

ADAM' S POV

Mi sveglio a causa del suono della sveglia e appena sollevo la testa un mal di testa lancinante mi colpisce. Guardo la sveglia che segna le 07:00 del mattino. Cavolo, sono andato a dormire solo 4 ore fa non ce la faccio ad andare a lavorare oggi. Afferro il telefono e mando un messaggio al mio capo dicendogli che sto male e che non potrò andare a lavorare ...

Mi volto dal lato sinistro del letto e noto che è intatto segno che Bea nemmeno stanotte ha dormito accanto a me. Mi alzo e vado in bagno per farmi una doccia, sperando che questo mi faccia passare il mal di testa e mi liberi dai miei pensieri ...

La situazione mi è sfuggita di mano. Quando ho fatto trasferire Daniela qui con me ho giurato a me stesso che l'avrei protetta e accudita come un vero genitore, come quel genitore che i miei non sono mai riusciti ad essere e invece adesso lei è incinta. Incinta a quasi 19 anni! Com'è possibile che io sia stato così distratto da permettere a quei due di fare un bambino?!

Esco dalla doccia e vado in camera a vestirmi. Appena pronto scendo di sotto per prepararmi la colazione e uscire, sto cercando in tutti i modi di evitare sia Bea che Daniela perché non so ancora come gestire questa situazione ...

Prendo una tazza di caffè e mi siedo a tavola ma qualche minuto dopo sento dei passi e decido di alzarmi per andare in camera ...

SOFIA: E' così che mi dai il benvenuto? Grazie eh! – Mi volto e vedo Sofia davanti a me che mi sorride

A: Non ci posso credere! – Poso la tazza sul tavolo e corro ad abbracciarla – Sono così contento di vederti

SOFIA: Anche io Adam – Ci allontaniamo e ci andiamo a sedere sul divano

A: Come mai sei tornata? – Sono felice che sia qui almeno adesso avrò qualcuno con cui parlare ...

SOFIA: Per Daniela – Stringe le mie mani nelle sue – Lei aveva bisogno di me e a quanto vedo non è l'unica

A: Come sta?

SOFIA: Guarda dove siamo andati a finire? Vivete nella stessa casa e nessuno dei due sa come sta l'altro

A: E' una situazione difficile Sofia. Insomma, lei è incinta. Ha 19 anni ed è incinta. Come avrei dovuto prenderla secondo te?

SOFIA: Io non ti sto colpevolizzando ma sto solo dicendo che anche Daniela non ha preso bene questa notizia e che andandole contro l'hai fatta sentire ... in colpa per essere rimasta incinta. Adam tua sorella ti considera il suo punto di riferimento e da quando è rimasta incinta non ha pensato per niente a quello che volesse ma a quello che avresti pensato tu. Lei ti ama più di chiunque altra cosa e non avrebbe mai voluto deluderti

A: Anche io la amo sopra ogni altra cosa. E' mia sorella e non potrei mai stare senza di lei

SOFIA: Allora che ne dici se proviamo tutti insieme a supportarla e a capirla in questo momento? – Annuisco e Sofia subito mi abbraccia ...

DANIELA' S POV

A: Daniela alzati, veloce – Apro gli occhi e vedo Adam davanti a me – Vestiti dobbiamo uscire – Mi guarda per qualche secondo e poi esce dalla stanza. Bea esce qualche secondo dopo dal bagno della mia camera e mi guarda stranita

B: Che cavolo voleva?

D: Non lo so ma ha detto che devo prepararmi – Mi lavo e vesto velocemente e poi scendo di sotto dove trovo Sofia che parla con Adam

A: Bene andiamo. Ci vediamo dopo ciao – Ci mettiamo in macchina e partiamo per la meta a me sconosciuta. Il silenzio regna nell'auto e questo non fa altro che mettermi in agitazione. Insomma, da quando gli ho detto della gravidanza non ha fatto altro che evitarmi e adesso mi sta portando da qualche parte. E si mi stesse portando all'ospedale per abortire?! No, non lo farebbe mai ... ma i miei dubbi diventano certezze appena entriamo nel parcheggio dell'ospedale

D: A-Adam – Spegne la macchina e mi fa scendere dall'auto. Mi porta nell'ospedale tenendomi sempre per mano – Adam ti prego ... - Arriviamo davanti alla signorina dietro al bancone e noto nella sala d'attesa tante donne con dei grandi pancioni

A: Salve siamo qui per vedere la ginecologa. Ho preso appuntamento stamattina

X: Oh si. I signori Hustins, siete qui per la prima ecografia giusto? – Adam annuisce. Aspetta, la prima cosa?! – Accomodatevi, vi chiamerò io quando sarà il vostro turno

Ci sediamo e Adam mi stringe tra le sue braccia ...

A: Mi dispiace per tutto – Chiudo gli occhi e mi lascio cullare da lui

D: Grazie davvero

A: Risolveremo tutto insieme, promesso – Mi bacia tra i capelli e continua a tenermi stretta tra quelle braccia che ho sempre considerato "casa"

Una scommessa d'amore 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora