*Lili*
«Muovetevi voi altri!», urlo ai miei amici, mentre io, Cole e KJ attendiamo in fila con i nostri gettoni in mano. Il mio livello di allegria è altissimo e mi sento come una bambina: guardo le giostre con stupore, come se fosse la prima volta. Detesto non poter correre su una montagna russa saltando la fila e non poterci stare tutto il giorno. Inoltre mi infastidisce il fatto che Camila, Madelaine e Casey non abbiano il mio stesso entusiasmo. Cole ride della mia felicità, ma io non riesco a far altro che sorridere tutto il tempo come un ebete.
«Lili, sali», dice KJ, facendomi subito voltare: mi sono distratta un attimo e non mi sono accorta che la coda di persone davanti a noi non c'è più. Saltiamo sull'ennesima giostra e la mia adrenalina non fa altro che accrescere.
Continuo ininterrottamente a fare giri su quasi tutte le giostre a mia disposizione. Cammino e corro da una parte all'altra, come una trottola, mentre i due ragazzi mi seguono ridendo. Cami e Mads si perdono un paio di volte durante il mio percorso, mentre Casey decide di raggiungermi nel momento in cui mi soffermo per la milionesima volta ad osservare il parco divertimenti.
«Potremmo mangiare qualcosa, no? Offro io», propone con il fiato corto. Casey è uno dei miei migliori amici e in ogni caso non posso rifiutare del cibo offerto da qualcuno. Il ragazzo acquista un grosso pacchetto di caramelle e io non posso far altro che rubargliele. Quando Cole e KJ ci raggiungono, ho le dita appiccicose e piene di zucchero.
«Hai voglia di fare un giro su quella?», mi chiede Cole, indicando l'unica giostra che non abbiamo ancora provato. È mastodontica: gli scompartimenti con i passeggeri ruotano su loro stessi ininterrottamente per svariati minuti e i colori sgargianti rendono la situazione in un qual modo spaventosa, ma intrigante.
«Ci sto.»
Mi dirigo al suo fianco verso l'attrazione predestinata. Gli altri restano vicino al chiosco dei dolciumi e io e il ragazzo ci mettiamo in fila.
«Non pensavo andassi pazza per i Luna Park», dice guardandomi stupito.
«Vado pazza per molte cose, ma sopratutto per le giostre e per il cibo». Scoppiamo entrambi a ridere, mentre riusciamo a posizionarci sui sedili dell'attrazione, uno accanto all'altra. Ci allacciamo le cinture, e subito sento che la giostra sta per partire.
«E se facessi così?»
Non faccio in tempo a capire che cosa stia succedendo che Cole cerca di togliermi la scarpa con il piede, facendomi andare in panico. La giostra sta prendendo quota e lui mi sta facendo perdere la scarpa.
«Cole smettila!», strillo mentre lui ride a crepapelle. Fortunatamente non perdo la scarpa perciò continuo a divertirmi, anche se i miei tentativi per togliergliela a mia volta sono futili.
Dopo essere scesi dall'attrazione decidiamo di tornare in hotel, così da poterci preparare con calma per la cena ufficiale. Mi sono divertita, anche se avrei voluto stare maggiormente al Luna Park.---
«Questo... o questo?»
Sono davanti allo specchio di camera mia, indecisa su cosa mettere, mentre Camila è stesa sul mio letto, quasi pronta per la cena.
«Con quello nero sembra che tu debba andare ad un funerale, mentre quello blu elettrico ti risalta gli occhi». Le sorrido e la ringrazio per il consiglio. Mi vesto lentamente, e faccio aderire sul corpo il corto vestito blu. L'abito ha le maniche lunghe in pizzo, in modo da coprirmi un po' le spalle in quest'ultimi giorni di febbraio. Camila mi trucca gli occhi del medesimo colore del vestito, mentre io mi pettino i capelli e li lascio ricadere mossi sulle spalle. La mia migliore amica porta un pantalone nero a vita alta e una maglietta corta, color corallo. Decidiamo di scattarci una foto, per poi uscire dalla mia stanza e dirigerci nella hall dell'hotel. Ai piedi delle scale Cole, KJ e Casey guardano me, Mads e Cami a bocca aperta. Casey mi prende per mano e mi fa volteggiare. Qualcuno starà osservando la scena, perché sento la strana sensazione di tanti occhi addosso. Decidiamo di uscire: Casey mi prende sotto braccio e noi davanti agli altri camminiamo nella fresca serata di New York.
«Stamattina quando sono arrivato all'hotel ti ho vista sgattaiolare in stanza, tornavi da qualche parte?», sussurra il mio cavaliere. Il sangue mi si gela nelle vene: non sono particolarmente brava a mascherare le emozioni, ma sono un'attrice, perciò devo imparare a fingere.
«Volevo fare uno spuntino, ma la sala colazione era ancora chiusa». Faccio una finta faccia seccata, ma questo sembra non bastare per convincere Casey. Fortunatamente gli altri ci raggiungono, così che io possa uscire da quest'imbarazzante situazione.
«Volete renderci partecipi dei vostri interessanti discorsi?», chiede sarcastico Cole, mettendosi tra me e il ragazzo e circondando le nostre spalle con le sue braccia.
«Meglio di no», sussurro. Cole sembra capire al volo ed alza le sopracciglia, come per chiedermi conferma. Annuisco lievemente, in modo che solo lui possa vedermi. Toglie il braccio dalle mie spalle, ma continua a camminare tra me e Casey. Fortunatamente le mie doti da "meme queen" hanno funzionato ancora.Arriviamo al ristorante in poco più di quindici minuti. Roberto Sacasa ci attende al tavolo, perciò prendiamo posto. Cole si posiziona accanto a me, com'è suo solito fare.
«Ci ha scoperti?», mi chiede bisbigliando, insicuro.
«Anche se fosse? Ti ho solo aiutato», dico cercando di sorridere agli altri per non destare sospetti.
«Sarebbe strano visto da una terza persona», mi fa notare alzando nuovamente le sopracciglia, con fare ovvio. Non rispondo più, ma chi può dargli torto? Sgattaiolare fuori dalla stanza di Cole Sprouse alle sette del mattino è un'azione che può essere fraintesa.
Ceniamo, cercando di non pensarci più. Roberto ci comunica delle informazioni base a proposito della seconda stagione di Riverdale, riferendoci che le riprese ricominceranno durante l'ancor lontano mese di giugno.
«Cosa faremo per tutto questo tempo?», chiede Camila preoccupata di perdere i contatti con noi per cinque lunghi mesi.
«Non siamo solo colleghi, lo sai questo Camila, vero?», le chiede KJ, cercando di non far piangere la mora.
«Scommetto che organizzeremo talmente tante uscite che alla fine non ci vorremmo più vedere». Cole cerca di tranquillizzarla scherzando e lo trovo un gesto dolce e gentile, che riesce a calmare in parte anche me, perciò gli sorrido lievemente.Usciamo dal ristorante ed incontriamo un gruppo di ragazze che ci aspetta con pennarelli e striscioni in mano. Come hanno fatto a trovarci?
«Colpa mia, ho postato una foto su Instagram», ci informa Mads, come se mi avesse letto nel pensiero. Comincio ad abbracciare le fan entusiasta, come se fosse la prima volta. Adoro parlare con loro. Ogni singola persona è per noi importante.
«Come ti chiami?», chiedo ad una delle ragazze.
«Saira», risponde lei timida ed emozionata. Le scrivo una dedica sulla foto.
«Sei una grandissima attrice, volevo ringraziarti per tutto, per le risate e per ogni cosa che che hai fatto e che stai facendo per me», comincia, con gli occhi lucidi. «E volevo anche dirti che mi piace tantissimo Betty insieme a Jughead, lo show è appena iniziato, ma si vede che c'è una forte intesa tra voi», conclude, lanciando un'occhiata verso il moro. Sorrido alla sua ultima affermazione e la abbraccio nuovamente, pensando alle sue parole. Vedo che Cole mi guarda: evidentemente ha sentito anche lui. Sorrido ancor di più.
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Nitido || Sprousehart
FanfictionÈ difficile ricordarsi il dolce profumo della felicità quando da troppo tempo il dolore è stato il nostro unico compagno di viaggio. Una ragazza, Lili Reinhart, cerca la vera felicità, per quanto ardua può sembrare questa missione. Riuscirà la giov...