Capitolo 23

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*Lili*

Nel momento in cui posai la mia mano sulla sua, provai numerose emozioni. Una semplice mano sotto al mio palmo è stata in grado di rendermi felice, ma al contempo di infiggere dolore a Cole. Non so perché il suo sguardo fosse così intriso di infelicità, e non oso chiederglielo.
Non voglio fargli provare queste sensazioni, vorrei renderlo felice, come lui sa fare ogni giorno da un anno a questa parte. So che quando mi lascerò sopraffare completamente dalle emozioni che tutti i giorni provo, ogni minima cosa mi farà impazzire e non so se sono ancora pronta.

Chiudo il bagagliaio quando ormai il sole splende nel cielo. Io e Cole ci siamo soffermati a parlare per molto tempo.

Durante il viaggio, mi raggomitolo sul sedile del passeggero.
-Sapevi che tutto il mondo ci vuole insieme?- Chiedo ad un certo punto, osservando la sua espressione.
-È da quando è iniziato lo show che ogni nostro sguardo viene fotografato ed interpretato male, pensavo che ormai fosse sottointeso.- Dice ovvio, sostenendo lo sguardo sulla strada. Mi soffermo a riflettere, afferro il cellulare nella borsa ed aprendo uno dei miei social, digito la parola chiave "Sprousehart" nella barra delle ricerche. Immediatamente numerose fotografie mi balenano davanti agli occhi. Alcune mie, alcune di Cole, alcune di Riverdale, ma numerose di me e Cole insieme. Sorridiamo, ridiamo, ci abbracciamo o semplicemente i nostri sguardi s'intrecciano. Non ho mai digitato questa parola sui miei social ed il mio primo impulso è quello di sorridere. Sorridere a tutte quelle persone che sperano in noi o che semplicemente amano la nostra amicizia. Lievemente le mie guance si tingono di rosso dinnanzi a tutte quelle fotografie o ai quei fotomontaggi così accurati.
-Stai arrossendo Lili? Che cosa diavolo hai visto?- Chiede lui incuriosito e preoccupato. Spengo immediatamente lo schermo del cellulare e lo lancio nella borsa, come per nascondere delle prove schiaccianti di un omicidio colposo. Lui scuote il capo compiaciuto: evidentemente farmi vedere quelle foto era il suo obiettivo oscuro.
Appoggio il capo sul freddo finestrino e penso. Io e Cole qualche volta ci soffermiamo a guardarci ed io non me ne rendo nemmeno conto. È come se trovassi la soluzione in quello sguardo, come se dopo aver consultato i suoi occhi smeraldini, potessi rispondere anche alla più complessa delle questioni. Banale da dire, o a dir poco sdolcinato, ma quelle foto mi stanno facendo realizzare e riflettere su dettagli che prima a stento notavo.
Non so cosa pensare quando si tratta di Cole. È mio amico da più di un anno e lo conosco come le mie tasche. È come se sentissi e percepissi le sue emozioni in ogni istante. Mi succede spesso con le persone a me più vicine, ma la particolarità di Cole è che lui fa lo stesso con me.
Questi pensieri mi accompagnano sin quando Cole posteggia nel vialetto di casa mia.
-Lili, stai bene?- Ecco cosa intendevo prima. Un silenzio differente dal solito e lui capisce tutto. Non che io non stia bene, ma riflettere mi trasmette un'incredibile serietà.
-Pensieri.- Lui accenna un adorabile sorriso sbilenco. Slaccio la cintura e scendo dall'auto. Lui mi segue e data l'ora, decido di offrirgli la colazione.

*Cole*

Addento una gustosa fetta di pane con crema alle nocciole. Non sono solito a colazioni di questo genere, ma a casa della bionda guerriera è sempre fantastico poter mangiare. Lei sorseggia del caffè, mentre dal suo chignon fuoriescono ciuffi biondi spettinati.
Da quando ha guardato quelle fotografie è stranamente perplessa. È normale che i fan a volte fantastichino, d'altronde lo faccio anch'io.
-Se non mi dici che cosa hai visto che ti ha turbata così tanto, prendo le mie cose e me ne vado.- Dico, cercando comunque di mantenere un tono dolce. Lei alza di scatto la testa che prima era rivolta verso la sua tazza ormai vuota. Scuote il capo e fa un segno con la mano destra, come per scacciare via i pensieri. Decido di non insistere ancora.
Non so cosa stia succedendo nella sua testa, ma spero che si tranquillizzi, in un modo o nell'altro.
-Dopo un anno te lo devo chiedere Cole.- Esordisce lei, dopo alcuni istanti di silenzio. Improvvisamente ritorno alla realtà.
-Perché i tuoi capelli non stanno su da soli?- Dopo essermeli sistemati per l'ennesima volta, scoppiamo entrambi a ridere come due scemi, e ringrazio il cielo per avermi donato la compagnia di Lili Reinhart.

___

Sono davanti alla porta di casa sua circa alle dieci del mattino. Voglio lasciare Lili da sola: forse ha bisogno di rilassarsi, d'altronde ho disturbato il suo sonno alle cinque del mattino, dopo averla tartassata la sera prima con numerosi episodi di Game of Thrones.
Indosso la mia giaccia ed apro il portone. Quando sono sulla soglia, lei chiama il mio nome, timidamente.
-Mi sento uno schifo a lasciarti andare in taxi.- Dice, triste.
-Tranquilla.- Poso le mani sulle sue spalle per farle allentare i muscoli. La vedo perplessa e pensierosa.
-Non pensare ad un piano per accompagnarmi a casa, conosco quello sguardo.-La sua espressione muta e diviene sorpresa.
-Non mi conosci affatto, allora.- Scherza, alzando il mento.
-Lili Reinhart.- Comincio.
-Nasci a Cleveland, il tredici settembre. Sei una ragazza bionda e carismatica. Non appena fai irruzione nella vita di una persona, sai come rendergliela migliore.- La guardo nei suoi immensi occhi.
-La tua risata sarà come indelebile nella mente di chi incontri e nessuno può fare a meno di guardarti arricciare il naso e gonfiare le guance quando senti una di quelle battute bruttissime che solo tu sei capace di apprezzare.- Respiro profondamente.
-Sai cogliere in modo positivo molti aspetti della tua vita e di conseguenza, fai amare la vita degli altri. Ami le parole, quei lunghi monologhi che talvolta ti strappano un sorriso che farà illuminare il tuo volto lucente. Nonostante questo però, numerosi eventi t'hanno portata a voler vedere anche i fatti, ovviamente. Comunque credo che queste siano solo le cose superficiali. Ora comincerò a parlare del resto.-
-Fermati.- M'interrompe lei. Non capisco il suo tono di voce. Non sembra serena, ma al contrario sin troppo seria.
-Perché fai questo per me?- Chiede con gli occhi intrisi di tristezza. Non capisco dov'ho sbagliato.
-Perché sei una delle mie persone preferite al mondo.- Confesso sconsolato, abbozzando un sorriso.
-Di che cosa hai paura Lili?- Mi avvicino maggiormente a lei, così che quella piccola sagoma bionda sfiori quasi il mio corpo carico d'emozioni.
-Di rischiare.- Ammette, mordendosi le labbra e contemplando le mie. Torna a guardare il mio viso, posa una mano sulla mia maglietta grigia e si sofferma a fissarmi. La stropiccia stringendola, ma la sua stretta è talmente delicata che è un emozione molto piacevole. Io osservo i suoi dolci lineamenti. La sua bocca socchiusa e le sue sopracciglia inarcate e dubbiose. Poso le mie mani sulla sua ed allungo il collo verso il suo viso. Dopo pochi istanti le nostre labbra s'incontrano ed il mio cuore è un tripudio di emozioni. Batte velocemente nella mia cassa toracica, mentre quel dolce ed innocente bacio s'intensifica un po' di più. Lei non si tira indietro, ma scosta la sua mano dal mio petto per poi posarle entrambe sul mio viso. Quando mi allontano, il suo volto è più rosso del solito, i suoi occhi sono carichi d'adrenalina e le sue labbra sono ancor più rosee. Sorrido leggermente, anche se in realtà vorrei cominciare ad urlare di gioia.
-Ciao.- Sussurro, prima di uscire dalla porta.

It's happened! Spero che vi sia piaciuto :)
Che cosa succederà adesso? Lili avrà dei ripensamenti? Lo scoprirete nel prossimo capitolo! Forse lo pubblicherò mercoledì 22 novembre perché è il mio compleanno😌 cose poco rilevanti a parte, spero di riuscire veramente a pubblicarlo per quella data! A presto!

Nitido || SprousehartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora