*Cole*
Inutile dire che ho perdonato immediatamente Lili. Banale, ovviamente, ma inevitabile.
La bionda ragazza dagli occhi azzurri quando vuole ottenere qualcosa, la ottiene e basta. Puoi provare a resisterle, ma sarà tutto vano. Prima o poi resterai ammaliato dalle sue parole, dalla sua dolcezza o dai suoi immensi occhi. Prima o poi, in un modo o nell'altro, ci caschi. Puoi auto convincerti che non potrà mai succedere, ma saresti soltanto un illuso.Quella sera nel bosco, non successe nient'altro. Lei si allontanò da me, senza vergogna. Assaporai il suo dolce profumo e la seguii. Tornammo quasi subito indietro e la guardai andare in camera, deridendomi. Era palese che Lili avrebbe ottenuto il perdono, ma non pensavo che avrei ceduto così in fretta.
Ora sorseggio un bicchiere di Bourbon sopra il mio divano color panna ed assaporo l'aria di casa mia.
L'alcool scivola nella mi gola e con un leggero bruciore attraversa il mio esofago. Mi lecco le labbra dolci e chiudo gli occhi, pensando.
Penso alla notte nel bosco, a come i nostri corpi quasi si sfioravano sotto il chiarore della luna e del mio forte desiderio di non lasciarla allontanare. Afferro con i pensieri quel preciso istante e mi focalizzo sulle emozioni provate ed al loro significato. Spesso mi sono sentito in quel modo in presenza di Lili, ma mai mi sono soffermato a riflettere e mai ho desiderato così ardentemente che quei brividi lungo la schiena non finissero.
Un altro sorso scende per l'esofago. Credo che questi pensieri siano solo dovuti all'alcool.
O forse no.Ho passato moltissimi momenti con la ragazza bionda, ma durante il tempo le sensazioni sono mutate e tutt'ora stanno mutando.
Non ricordo più cosa si prova a posare le labbra sulle sue e forse non l'ho mai davvero scoperto. Era solo il nostro lavoro, erano solo i nostri ruoli in Riverdale. Non c'era nulla di vero in quei baci, era solo recitazione. Non ho assaporato abbastanza quegli istanti ed ora sono qui a bere Bourbon come un alcolizzato.Bussano alla porta e lentamente -un po' stordito dall'alcool e un po' eccitato per l'ospite atteso- la apro. Lili si presenta con il suo solito sorriso ed un sacchetto gigantesco di tante delizie e cibo spazzatura. Dopo i soliti convenevoli si fa strada nell'appartamento ed appoggia l'enorme sacchetto sull'isola al centro della cucina.
-Amico mio, l'odore di Bourbon si sente in tutta la casa.- Mi fa presente, scherzosa. Apre una delle finestre scorrevoli accanto al ripiano della cucina ed assapora l'aria della sera.
Prendo la bottiglia sul tavolo, intenzionato a metterla via. Non sono ubriaco, semplicemente disorientato. La presenza di Lili ovviamente non mi aiuta, ma questo incontro era previsto da molto tempo ormai.
-Non ho detto che devi metterla via.- Continua. Sorrido e mi passo una mano tra i capelli. Quest'ultimi ricadono ancora sulla mia fronte rendendo il tutto inutile. Lei storta il capo, perplessa. Comincia a tirar fuori dal sacchetto numerosi pacchetti di pop corn e patatine. Inoltre tre tavolette del suo cioccolato preferito: al latte e nocciole. La guardo scuotendo la testa e sorridendo: se tirasse fuori il suo gatto non ne sarei molto sorpreso.-Se dobbiamo guardare i vecchi episodi di Games of Thrones dobbiamo farlo bene.- Constata. La mia televisione è già pronta ed in pausa proprio all'inizio dell'episodio. Portiamo tutti gli snack sul tavolo e prima che si sieda, prende la bottiglia di Bourbon ed il mio bicchiere vuoto, dopodiché lo riempie per tre quarti. Beve tutto il contenuto in un sorso e si lecca le labbra rosee, sempre poco truccate e sempre così delicate.
-Tu hai bevuto troppo per stasera Sprouse.- Allontana il bicchiere e si sistema sul sofà, accanto a me.
-Per la cronaca, non voglio fare la Baby Sitter ad un Cole ubriaco, un'altra volta.- Afferma gonfiando le guance e sgranando gli occhi in un'espressione buffa.
-Sono più disinibito da ubriaco.- Constato rubandole il pacchetto di patatine dalle mani, con un veloce gesto.
-Ma mi piaci più da sobrio.- Cerca di afferrare nuovamente il pacchetto, ma fallisce miseramente quando alzo le braccia. Si ricompone delusa ed io sorrido compiaciuto. Se questo è un modo per passare la serata non posso dire che non mi stia piacendo particolarmente.*Lili*
Dopo tre puntate siamo ancora con gli occhi incollati sullo schermo. Talvolta è bello riguardare i vecchi episodi di una serie televisiva: ti fa notare dei dettagli che la prima volta non avevi visto e ti fa rivivere i momenti più belli, in contrasto con quelli più brutti. Stasera doveva esserci anche Camila, ma per motivi che neppure lei sapeva spiegare, ha rinunciato. Passare del tempo con Cole è come sempre fantastico: riusciamo sempre ad essere noi stessi insieme. Potrei anche cominciare a dare di matto, che lui non si preoccuperebbe.
Essendo particolarmente vicina al suo corpo percepisco il suo profumo marcato al punto giusto: non troppo forte da provocarmi fastidio, ma neppure troppo leggero per lasciarmi indifferente. Quando è assorto cerco di posare lo sguardo su di lui. Il ragazzo che guardavo in televisione quando ero bambina è qui accanto a me e solo ora mi rendo conto di ammirarlo tutt'oggi.
Appoggio la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi per un istante. I suoi muscoli si tendono per un momento, ma subito dopo si rilassano sotto al mio capo. Dopo circa cinque minuti l'episodio termina e i miei occhi sono secchi e stanchi. Andrei avanti tutta la notte, ma devo tornare a casa: non posso passare un'altra nottata con Cole, sarebbe una strana abitudine.
-Direi che è ora di andare.- Mi alzo stordita, stropicciandomi gli occhi.
-Hai bevuto Lili. Non dico che tu sia ubriaca, ma non puoi guidare.- Mi fa notare, alzandosi anche lui e portando gli snack e le bevande in cucina. La bottiglia di Bourbon giace vuota sul tavolino.
-Prenderò un taxi.- Ribatto.
-Così il taxista ti vede brilla e ci proverà con te.- Continua lui.
-Che film mentali ti fai?- Mi gratto la nuca, disfacendo la disordinata coda di cavallo. Effettivamente non sono in condizioni di guidare, ma credo di poter tener testa ad un taxista.
-Visto che è passato del tempo da quando ho bevuto il mio Bourbon, ti porterò a casa io.- Si avvicina sorridendomi ed afferra la giaccia sulla sedia. S'infila delle vecchie scarpe ed io prendo la mia felpa sul divano.
-Tutto questo per evitare che un normale e forse gentile taxista ci provi con me? Non avrebbe motivo di farlo.- Infilo gli stivaletti neri ed entrambi usciamo di casa.
-Credimi, ce li avrebbe.- Chiude il portone e non appena mi supera sorrido con le labbra serrate. Cole spesso mi dedica questi complimenti velati che mi fanno rimanere senza fiato: arrivano veloci come saette, ma restano indelebili come tatuaggi.Non appena saliamo in auto la radio mi rintrona nel cervello. Nonostante sia notte, le strade di Los Angeles sono comunque piene di vita e di gioventù. Guardo i pub brulicanti di persone ed osservo i ragazzi che allegri si divertono. Amici che si danno il cinque, amiche che si scattano una fotografia e coppie felici che si baciano sotto la luce fioca di un lampione. Forse con un po' di invidia le fisso e mi rendo conto di non aver mai avuto nulla di simile. Mai un bacio di questo genere, mai nulla di veramente romantico.
Arrivati al mio appartamento, Cole parcheggia nel vialetto.
-Come faccio con la mia auto?- Domando a scoppio ritardato, come se chiederlo adesso servisse a qualcosa.
-Te la riporto domani.-
-Tranquillo, verrò io.- Controbatto.
-Le tue chiavi sono da me.- Mi fa notare sorridendo. Mi arrendo.
-Grazie allora.- Dico.
-Per tutto.- Concludo, timida. Forse a causa dell'alcool o forse per la stanchezza, prima di uscire dal veicolo poso le labbra sulla sua morbida guancia, facendolo sorridere.Ciao!
In questo capitolo sono stata piuttosto descrittiva, ma volevo farvi capire a pieno le emozioni di Cole e Lili, spero vi sia piaciuto, fatemelo sapere nei commenti!
In che modo Cole riporterà l'auto a Lili? Lo scoprirete nel prossimo capitolo!😏
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Nitido || Sprousehart
FanfictionÈ difficile ricordarsi il dolce profumo della felicità quando da troppo tempo il dolore è stato il nostro unico compagno di viaggio. Una ragazza, Lili Reinhart, cerca la vera felicità, per quanto ardua può sembrare questa missione. Riuscirà la giov...