Nitido || Sprousehart

Capitolo 13

*Cole*

-Quindi la tua squad di Riverdale sta bene?- Mi chiede Dylan, mentre la nostra video chat continua.
-Sì, sono tutti felici, contenti ed in vacanza.- Affermo, mordendo una grande fetta di mela.
-Altro? Sei ancora un piccolo Sprouse single?- A seguito della sua domanda faccio un'espressione accigliata che lui non riesce a cogliere. Evidentemente lo sguardo alla "ti sembro uno che ha una ragazza" non ha minimamente raggiunto i suoi pensieri.
-Ragazzo datti una mossa! Sei circondato ogni giorno da ragazze fantastiche e non te ne prendi nemmeno una?- Lui ride, mentre io rifletto sulle sue parole. Non è quello che voglio, inoltre i miei pensieri in questo campo restano confusi e poco nitidi nella mia testa.
-Lo sai che non sono mai stato un tipo così, Dyl. Inoltre preferisco aspettare.- Non voglio rischiare e buttarmi in una di quelle storie destinate a finire in un profondo oblio tenebroso. Vorrei una di quelle storie di cui la gente legge nei libri oppure osserva nei film, una di quelle storie che non si scordano. Forse non sono realista e forse sto diventando una di quelle persone che crede nel vero ed unico vero amore, ma non mi interessa. Preferisco di gran lunga vivere in questo modo invece di baciare la prima persona che mi capita a tiro per poi mollarla il giorno dopo con una scusa poco credibile.
-Ormai tu sai chi mi piace.- Dice lui, ridendo d'un tratto. Odio quando mi aiuta a cercare una ragazza, perché non ne ho bisogno, ma d'altronde parliamo di rado ultimamente a causa del lavoro e degli altri impegni, quindi non lo interrompo. Roteo gli occhi al cielo: so cosa sta per dire.
-Come fai a resistere a Camila e Madelaine, me lo spieghi? Vogliamo poi parlare di Lili? Se comincio potremmo stare qui tutto il giorno.- Ecco cosa temevo arrivasse: la fase imbarazzante. Non riesco però a trattenere un sorriso: mio fratello tiene particolarmente alla mia vita sentimentale.
-Dopo il mio primo incontro con Lili me ne sono innamorato, quindi se non la prendi tu me la prendo io.- Afferma, passandosi una mano tra i biondi capelli lunghi.
-Hai una ragazza, idiota.- Ribatto seccato.
Non mi piace parlare di Lili come se fosse un oggetto.
-Questo non mi ferma.- Lo guardo serio.
-Sbaglio o hai improvvisamente cambiato umore, fratello?- Dice, guardandomi incuriosito.
-Sbagli.- Rispondo pronto, roteando nuovamente gli occhi al cielo.
-Ora mi spieghi.- Improvvisamente un messaggio sul mio cellulare zittisce Dylan che sta cercando futili risposte che sicuramente non gli fornirò ora. Proviene dal gruppo del cast principale.

KJ: Ragazzi scusate il poco preavviso, vi andrebbe di venire stasera ad un ballo in maschera? Io ed il mio gruppo dobbiamo sostituire una band e mi farebbe piacere la vostra presenza. Se ci sarete vi invio subito le altre informazioni!

Dylan mi chiede il contenuto del messaggio mentre io ci rifletto.
-È un ballo in maschera.- Dico.
-La perfetta occasione per trovare la propria anima gemella. Proprio come nei film.- Lo guardo storto, mentre la sua immagine riflessa sullo schermo si blocca per un paio di secondi.
-Magari riuscirai a danzare con una bionda ragazza dagli occhi blu.- Sorrido lievemente rassegnato ed imbarazzato, mentre lui mi guarda compiaciuto.

*Lili*

-Non ti sembra una situazione da film? Un ballo in maschera, pazzesco!- Questi sono solo alcuni dei pensieri a voce alta di Camila, seduta accanto a me sull'automobile che sto guidando per andare a questo fatidico ballo in maschera. Stando seduta il vestito nero che indosso è ancor più corto di quello che vuol far sembrare.
-Ti sta d'incanto Lili, il pizzo sulle maniche gli dona un tocco di eleganza in più, non trovi?- Mads invece esalta il mio vestito sin da quanto abbiamo lasciato il suo appartamento. Effettivamente mi piace il mio abito aderente che dalla mia vita circonda il mio corpo con il pizzo nero, ma lo trovo eccessivamente corto.

Arriviamo al grande palazzo corrispondente alla meta in circa mezz'ora e prima di scendere dall'auto tutte e tre ci leghiamo la raffinata maschera veneziana intorno al capo. La mia s'intona al mio abito e sui bordi una fine linea d'oro la contorna. Ho dovuto cercare tra le vecchie cianfrusaglie di mia madre visto il poco preavviso, ma il risultato mi piace molto.

Uscite dalla vettura mi rendo conto che le persone sono ovunque: tante sagome sconosciute girovagano fuori e dentro al palazzo, indossando le proprie maschere vistose. Non riconosco nessuno ed ammetto che vedere Cole forse avrebbe calmato la mia strana agitazione di cui non capisco la provenienza.
-Bene sweeties, io direi che ci ritroviamo qui all'una, d'accordo?- Propone Madelaine. Prima che possa rendermene conto lei e Camila si dissolvono tra i numerosi volti mascherati. Decido di dirigermi all'interno della villa, forse riesco a vedere almeno il ciuffo ancora rosso di KJ mentre si esibisce con il suo gruppo.

La musica è ancora movimentata, mentre cerco una sagoma conosciuta. Vedo una matassa di capelli neri e pochi secondi dopo una mano che li attraversa: evidentemente sto osservando Cole Sprouse. Ride ed è quasi irriconoscibile sotto la sua maschera bianca. Una bassa e graziosa ragazza sta parlando con lui ed una strana emozione attraversa il mio corpo. I suoi capelli le ricadono neri sulle spalle ed il suo sorriso è smagliante. Lei indossa un bianco abito svolazzante e tra le mani regge un bicchiere di champagne, proprio come Cole. Faccio un sorriso sforzato. Forse sarò l'unica sola stasera.

-Vorrei dirti che mi sembra di averti già vista da qualche parte, ma forse sarebbe interpretata come una stupida e vecchia tecnica di rimorchio.- Una profonda voce familiare mi fa voltare il capo ed un alto ragazzo dai capelli corti e neri come la pece mi raggiunge con un bicchiere di champagne. Sorrido gentilmente ed afferro lo spumante. Comincio ad elencare nella mia mente ogni persona a me conosciuta, ma la sua voce ed i pochi lineamenti che intravedo non vengono riscontrati con nessuno.
-Hai una voce familiare però.- Gli faccio sapere. Lui fa un mezzo sorriso sbilenco e cominciamo a parlare tranquillamente, come se la nostra sensazione di conoscerci fosse veritiera. Dice di chiamarsi Ethan, ma il nome non mi dice nulla. Continuamente però sento una strana sensazione circolarmi in corpo e non sono per nulla tranquilla.

KJ decide di fermare la musica vivace e mi guarda sorridendo. Subito dopo il suo gruppo comincia a suonare "Wicked Game" , la canzone di cui sono follemente innamorata e di cui ho realizzato una cover anni orsono. Mimo un "grazie" con le labbra e lui mi risponde "prego" nel medesimo modo.
-Vuoi...- Prima che Ethan mi chieda di ballare un'altra figura mora mi raggiunge.
-Mi scusi, mi può concedere questo ballo?- La sua voce mi fa sorridere e subito riconosco Cole. Guardo Ethan dispiaciuta, ma lui guarda Cole con uno strano sorriso inquietante. Poso la mia mano in quella di Cole e lui mi porta al centro della sala. Circondo il suo collo con le mie braccia e lui incrocia le sue mani dietro alla mia vita.
-La tua cover di questa canzone è davvero magnifica.- Mi dice, mantenendo il contatto visivo. Sorrido e non riesco a dire altro, ma d'altro canto la strana emozione provata prima si è dissolta. Ci muoviamo lentamente sulle note della canzone, ma mi è difficile mantenere i miei occhi nei suoi.
-Chi era quel tipo?- Mi chiede accigliato. Sgrano gli occhi.
-Sei geloso Cole Mitchell Sprouse?- Sono basita. Se mi ha chiesto di ballare solo per questo motivo posso ritenermi arrabbiata.
-No. Sto solo dicendo che era inquietante.- Forse sta diventando un tantino troppo iperprotettivo.
-So difendermi da sola.- Gli dico. Nemmeno io sono sicura di ciò che ho appena detto, ma lascio correre.
-Sì, ma non sei obbligata a farlo.- Mi sussurra all'orecchio. Questo mi provoca un vero sorriso e le guance infuocate, ma non lo voglio dare a vedere. Cerco con lo sguardo la ragazza che prima gli stava parlando e lui sembra accorgersene.
-Sei gelosa Lili Reinhart?- Mi chiede questa volta lui, alzando le sopracciglia con fare vittorioso. Come diavolo ha fatto a leggermi nella mente?
-Non stavo cercando lei.-
-Allora ammetti di averla vista!- Sorride come un bambino davanti ad un'enorme fontana di cioccolato.
-Idiota prima ti stavo cercando e a meno che lei non sia invisibile, sì, l'ho vista.- Sorride ora compiaciuto e scoppio a ridergli in faccia. In questo momento, preferirei che il brano non finisse mai.