*Lili*
La cena passa sin troppo velocemente e non so che cosa fare con Cole. Vorrei scusarmi, ma le mie scuse sarebbero patetiche ed inutili in questo momento.
Verso tarda serata, quando il buio ha avvolto la montagna ed il silenzio della notte ha raggiunto le nostre orecchie, scorgo Cole che cerca di infiltrarsi tutto solo nel fitto bosco.
-Che cosa stai facendo?- Il ragazzo dai capelli corvini si volta alle mie parole e mi punta la torcia addosso.
-Perlustrazione. In caso ci siano lupi mannari pronti a sbranarci.- Risponde abbassando la luce. Scuoto la testa e gli do le spalle, prima di cominciare a dirigermi verso la mia tenda. Il profumo della notte sa di asfalto bagnato ed i rumori della foresta accompagnano la luna che brilla piena nel cielo.
-Puoi venire con me, se vuoi.- Sorrido di spalle, in modo che lui non possa vedermi. Speravo che me lo proponesse, ma non ero sicura che lo facesse dopo la nostra ennesima discussione causata dalla sottoscritta.
-Io ci sto.- Una voce si fa largo nella notte. Cole punta la torcia contro la figura ed il sorriso di Camila si fa strada nel bagliore di luce.
-Ci sono anch'io.- Madelaine ha in mano una torcia e si incammina, superando Cole ed inoltrandosi nell'oscuro sentiero. Io e il ragazzo ci scambiamo uno sguardo confuso, ma sul suo viso c'è anche qualcos'altro, simile alla delusione. Forse ancora quella delusione che nutre nei miei confronti.
Camila s'incammina dietro alla rossa.
-Venite? Gli altri stanno qui.- Ci fa sapere Mads. Io ed il ragazzo corriamo subito dietro alle due ragazze, sperando che non succeda nulla di spiacevole.*Cole*
Camila e Madelaine sembrano impaurite, ma al contempo vogliono mascherare la loro insicurezza camminando in testa a me e a Lili. Non mi aspettavo di riunirmi con le mie amiche in questa mia avventura, ma dopotutto non so nemmeno che cosa stiamo cercando: il mio obiettivo era di gironzolare tranquillo durante la notte sperando di non incontrare qualche creatura sovrannaturale e sperando di farmi passare la tristezza che ho addosso.
All'improvviso un rumore ci fa fermare tutti sul posto. Sembrava il verso di un animale, ma non ne posso essere certo. La notte risveglia una natura cupa ed ogni rumore è amplificato dal silenzio che genera il bosco.
Camila afferra la mano di Madelaine e le due si voltano verso la mia direzione, come se volessero delle spiegazioni da parte mia. Io alzo le spalle e non appena guardano dalla parte opposta, comincio a sghignazzare e Lili con me. Per un istante mi scordo che sono arrabbiato con lei, anche se le parole "arrabbiato con lei" risultano ridicole persino alle mie orecchie.
Faccio un passo in avanti ed il rumore del terriccio arido sotto ai miei piedi fa sobbalzare maggiormente le mie due amiche.
-Ti sto odiando Cole.- Mi fa sapere Cami che paonazza in volto a stento riesce a reggere la sua torcia.
Altri rumori, altri presunti versi di animali. Questa volta più vicini ed un po' più terrificanti. Anche il mio sangue nelle vene comincia a gelare, ma era proprio questo che volevo: un po' di avventura.
Evidentemente un insetto si posa sulla spalla di Madelaine perché la ragazza fa un balzo all'indietro con il volto pallido ed impaurito.
-Non è stata una buona idea.- Comincia Camila.
-Ragazze sono degli insetti, ci sono anche di giorno.- Faccio presente io, ridendo rassegnato.
-Preferisco tornare alla casa.- Ammette la rossa, insicura. Guardo Lili che ha deciso di accompagnarle di nuovo al campo. Sfortunatamente la mia gita notturna non ha riscosso un grande successo.
Non abbiamo percorso molti metri, perciò arriviamo subito al campo base dove KJ, Casey e Ashleigh non si sono accorti di nulla e chiacchierano attorno ad un falò improvvisato.
La mora e la rossa scompaiono immediatamente nella cascina, ma la bionda s'incammina verso il sentiero appena attraversato.
-Che stai facendo?- Le chiedo, mantenendo un tono abbastanza serio.
-Se loro vogliono tornare indietro non significa che lo voglia anch'io.- M'informa con fare ovvio. Sorrido alla capacità di questa ragazza di sorprendermi anche quando sono deluso. Sorrido perché è in grado di rendermi felice con dei piccoli gesti che le persone talvolta sottovalutano.
-Ti abbraccerei in questo momento.- Ammetto, raggiungendola ai piedi del sentiero.
-Non sei già più arrabbiato?- Chiede sorpresa. Mi mordo la lingua.
-Lo sono ancora, ma ti servirà un abbraccio quando avrai paura.- Lei mi guarda accigliata e sorride rassegnata.Camminiamo in silenzio per circa venti minuti. Gli alberi si fanno fitti e con la luce della luna delle strane sagome si formano sul terreno. I rumori della notte s'intensificano ancor di più e l'aria pesante mi rende fastidioso persino respirare. Cammino davanti a Lili in modo che lei possa seguirmi. I rami talvolta mi bloccano il sentiero, ma con dei veloci gesti delle braccia riesco a rimuoverli.
-Se hai freddo dimmelo Lili, okay?- Le propongo, prima di voltarmi. Invece che trovare la piccola e graziosa figura bionda però, trovo il buio della notte e nient'altro. Illumino immediatamente la zona, ma di Lili non c'è nessuna traccia. Il sangue mi ribolle nelle vene e la paura mi fa inevitabilmente creare una nodo alla gola molto doloroso.
-Lili!- La chiamo, invano. La chiamo ripetutamente, ma nemmeno il silenzio assordante della notte mi fa sentire qualcosa. Come ha fatto a perdersi? Ero proprio davanti a lei.
Provo nuovamente a restare in silenzio e sento il terriccio muoversi non molto lontano da me. Deglutisco, ma ciò mi provoca ulteriore dolore.
Non posso averla persa di vista, come diavolo ho fatto? A che cosa stavo pensando?
Altri rumori.
Mi volto e comincio a camminare lentamente verso la direzione di prima, voltandomi più volte in cerca della sua sagoma.
Mi fermo.
Mi asciugo il sudore sulla fronte che si è formato nonostante il tardivo freddo degli ultimi giorni di marzo.
Deglutisco nuovamente, cercando di scacciare l'insistente nodo alla gola.
Ho bisogno di Lili.
Respiro profondamente, ma non riesco più a concentrarmi su nulla ormai.
Perché ero arrabbiato con lei?
-Bu!- Urla una voce saltandomi addosso ed intrecciando le braccia intorno al mio collo. Una risata rintrona nel mio cervello ed improvvisamente l'ansia scompare, insieme al nodo alla gola.
-Lili, non osare farlo mai più oppure...-
-Oppure cosa? Non sarai più disperato nel cercarmi?- Si allontana dal mio corpo, ma ride ancora nel modo che tanto mi piace: arriccia gli occhi azzurri e sorride mostrando i denti e gonfiando le guance. Sono arrabbiato con lei, ma al contempo vorrei non vederla mai smettere di ridere.
-Sei verament...-
-Aspetta, stai zitto.- M'interrompe, facendomi tacere improvvisamente. Posa lentamente una mano sul mio petto, come fa di solito. Vorrei concentrarmi su questo dettaglio, ma cerco di focalizzarmi sul silenzio, per quanto difficile mi risulti.
-Lo senti?- Mi chiede, spaventata e turbata in volto.
-Che cosa?- Le chiedo, sperando di ottenere delle informazioni.
-Non è il rumore dei tuoi denti che battono per la paura?- A questo punto scoppia a ridere così forte che si tiene anche la pancia. Alzo gli occhi al cielo cercando di rimanere serio, ma la situazione riesce comunque a strapparmi un vero sorriso.
-Sei irrecuperabile.- Dico, incamminandomi verso il campo base.
-Dove stai andando?- Mi chiede, delusa.
-Alla cascina, nella mia stanza, lontano da te e dai tuoi scherzi.- La informo cercando di sembrare ancora un bambino offeso.
-Vuoi solo andartene per non ammettere che mi hai perdonato.- Mi volto di scatto alle sue parole e mi avvicino molto a lei. Pochi centimetri separano i nostri visi.
-Ho avuto paura che ti fossi persa, non significa che ti abbia perdonato per avermi evitato.- La mia torcia è sempre accesa ed illumina i nostri volti che si guardano.
-Va bene, allora.- Conclude con uno sguardo ammaliante, provocandomi una strana sensazione lungo tutta la colonna vertebrale.Ciao ragazzi!
Fatemi sapere cosa ne pensate ;)
A presto :)
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Nitido || Sprousehart
FanfictionÈ difficile ricordarsi il dolce profumo della felicità quando da troppo tempo il dolore è stato il nostro unico compagno di viaggio. Una ragazza, Lili Reinhart, cerca la vera felicità, per quanto ardua può sembrare questa missione. Riuscirà la giov...