Capitolo 5

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*Lili*

Con la testa immersa nel morbido cuscino dell'hotel, cerco di godermi gli ultimi istanti di pace, prima di iniziare una nuova giornata nella grande città di New York. Nel momento in cui mi volto però, sento uno strano calore avvolgermi e sotto ai miei palmi non c'è sicuramente il materasso. Apro lentamente le palpebre, per poi ritrovarmi il sorriso compiaciuto di Cole davanti. Balzo subito giù dal letto, spaventata, confusa e... sorpresa. Non credo sia un sogno. Lui è ancora steso sul letto, con le braccia incrociate dietro alla nuca.
«Non pensare agli scenari peggiori Lili. Volevo solo trovare un modo creativo per riportarti la chiave che evidentemente ieri sera hai perso davanti alla porta.»
Dopo questa sua tranquilla affermazione sgrano maggiormente gli occhi.
«E ti sembra il modo?», strillo, cercando di fare la miglior faccia da psicopatica che mi riesca. Ripenso a ieri sera: chiaramente nel momento in cui ho aperto la porta della mia stanza la chiave mi è scivolata dalla tasca: non c'è altra spiegazione.
«In ogni caso, prego. Poteva entrare chiunque», dice finalmente alzandosi dal letto e roteando gli occhi al cielo.
«Grazie, ma la prossima volta niente metodi creativi, okay?», propongo portandomi una mano al petto. Lui mi si avvicina molto, tanto che i nostri nasi quasi si toccano.
«Pensavo fossi tu quella esperta in questo campo», dice con un finto sguardo seducente alludendo alla notte scorsa, prima di avviarsi verso la porta.
«Scendi a colazione Reinhart, tra poco andiamo in spiaggia.»
Dopodiché si allontana, si chiude la porta alle spalle e io rimango maggiormente basita dalla situazione. Che cosa diavolo è appena successo?

*Cole*

«Buongiorno ragazzi, io sono Kyle ed oggi sarò il vostro condottiero.»
Davanti a noi c'è un ragazzo della nostra età, con i capelli biondi e con allegri occhi azzurri. I muscoli sono quasi esageratamente scolpiti e l'acqua sul suo corpo li evidenzia maggiormente. Camila, Mads e Lili lo contemplano e quasi lo mangiano con lo sguardo: roteo gli occhi al cielo.
Kyle ci conduce verso la grande barca che abbiamo deciso di prenotare per un paio d'ore di serenità.
Saliamo subito e mentre io, KJ e Casey ci dirigiamo verso prua, le ragazze restano accanto a Kyle a ridere e a scherzare. La nave comincia a muoversi, sin quando non vediamo più la terra ferma e solo poche altre barche navigano nel grande mare. Scatto un paio di fotografie, come amo fare ormai da sempre. Fotografo il mare, fotografo KJ, fotografo la natura, poi mi volto e fotografo Lili, che ride felice e spensierata. Guardo l'anteprima della sua fotografia sullo schermo.
«Scatti veramente delle belle fotografie», dice Casey, guardando poi verso le ragazze. Sorrido, osservando ancora la foto appena scattata. Ne guardo ogni dettaglio, ogni singolo pixel. Non vedo l'ora di mostrargliela.
«La cosa triste è che abbiamo pagato tutti, ma questo Kyle sembra interessarsi solo alle ragazze», nota KJ ridendo. Non capisco perché stia ridendo: a me la cosa provoca un particolare fastidio.
«Almeno sappiamo i suoi gusti», afferma Casey.
Decido di avvicinarmi al pallone gonfiato e alle ragazze: lui mi sorride, poi torna a parlare con le mie amiche.
«Dove andiamo di bello?», chiedo, in modo di fare conversazione.
«Potremmo fare un bagno qui nei dintorni, poi circumnavigheremo la Liberty Island. Potrei insegnare a qualcuno a guidare la barca».
Kyle fa l'occhiolino alle ragazze.
«Sarebbe fantastico imparare a navigare!», esclamo entusiasta, sperando che il mio finto tono allegro non si noti.
«Già», dice Kyle, visibilmente a disagio. È solo un pivello, dovrebbe imparare a essere meno cafone.
«Bene ragazzi, che ne dite di un bel bagno nelle dolci e limpide acque di New York?», chiede lui cercando di cambiare discorso. Penso a quanto queste acque siano poco dolci e limpide, ma subito dopo mi rendo conto che non è questo il punto della situazione.
KJ per primo si toglie la maglia e si butta nel mare, subito dopo lo fa Casey e poi è il turno di Camila e Mads. Lili si toglie lentamente il vestito, ma prima di buttarsi immerge un piede nell'acqua.
«È gelida!», esclama facendo un passo indietro.
I ragazzi nell'acqua la incitano ad entrare, quando ad un certo punto Kyle la prende per le spalle e si butta nel mare insieme a lei. Guardo la scena serio e sconcertato. Come osa trattare così una cliente? Perché ha tutta questa confidenza?
Quando i due tornano in superficie, tutti scoppiano a ridere. Lili si avvicina nuovamente all'imbarcazione.
«Cole, non vieni?», mi chiede Lili, sorridendo e appoggiando i gomiti sulla barca, lasciando gli altri ragazzi lontani da noi due.
«Non ho voglia». Sorrido in modo forzato e mi siedo sul bordo.
«Dovresti essere meno triste, sai?» dice guardandomi storto.
«Non sono triste». Ed è la verità: non sono triste, semplicemente non mi va di entrare in acqua.
«Sì, come vuoi. Chiamami quando deciderai di non fare più il ragazzo depresso, okay?», e se ne va dagli altri, lasciandomi pensieroso: ammiro la sua sincerità, ma non capisco perché solo lei si accorga del mio umore. Che cosa diavolo mi succede?

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«Viene anche lui?!», esclamo interdetto.
«Cole calmati, è un grande, solo che non ci hai parlato tanto, vedrai che ti piacerà dopo stasera», cerca di rassicurarmi KJ, invano. Evidentemente stasera a cena avremo l'onore di essere accompagnati da Kyle ed il mio amico decide di dirmelo solo ora che siamo nella hall ad aspettare le ragazze prima di andare al ristorante, in modo che io non possa controbattere. Sto per dire ancora qualcosa, ma l'arrivo delle nostre amiche mi impedisce di farlo. Tutte sono eleganti, ma è il vestito di Lili che più mi stupisce: la stoffa color bordeaux segue le curve del suo corpo, evidenziandole tutte alla perfezione. L'abito si intreccia dietro al collo e lascia gran parte della schiena nuda. Forse resto troppo a fissarla, perché KJ mi tira una gomitata.

«Stasera dobbiamo impegnarci, eh Lili?», dice Camila con sguardo accattivante.
«Impegnarci a fare cosa?», chiedo ingenuo, visibilmente confuso. Lili tira un calcio a Cami.
«È ora di andare», dice la mora cambiando totalmente discorso.

Arriviamo al ristorante prescelto in men che non si dica e troviamo il ragazzo proprio lì ad aspettarci: se c'erano ancora speranze che non venisse, ora sono sparite nel nulla. Gli stringo la mano: perché non dargli una seconda possibilità?
«Siete bellissime ragazze.», comincia. «Sei magnifica, Lili», sussurra poi, contemplandola da cima a fondo. «Quel vestito ti dona moltissimo.»
Lei sorride timida ed entriamo nel ristorante. Ci sistemiamo e Kyle si siede accanto a Lili, dove di solito mi siedo io.
Non credo che questa seconda possibilità possa durare molto.

Nitido || SprousehartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora