-Capitolo 30:Ultron pt. 1-

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Tony rientrò nella stanza subito dopo con il guanto metallico della sua armatura, tornò davanti al martello,lo impugnò e con sforzo iniziò a tirare, tentando di sollevarlo, senza successo.
Si vide costretto a chiedere aiuto a Rhody che indosso anche  lui il guanto mettallico e insieme al suo migliore riniziarono a tirare.

<<Ma stai tirando? >>chiese l'uomo di colore a Stark, mentre boccheggiava per lo sforzo.

<<Sei nella mia squadra? >>chiese l'industriale.

<<Datti da fare tira! >>disse Rhody incoraggiandolo.

<<Va bene, forza >>e per la terza volta ritirarono, si arresero, lasciando spazio al Dottor Banner che come gli altri due non riuscì nell'impresa.

<<Dai Ray,prova tu. >>disse Steve.

<<No, non ci riuscirò mai. >>rispose la ragazza guardandolo come se fosse pazzo.

<<Dai ti prego. >>disse Tony facendo il labruccio.

<<Ah va bene. Ma non fare mai più quell'espressione. >>disse la ragazza alzandosi mentre lo indicava , posò la birra sul tavolino basso e si posizionò davanti a Mjolnir, lo impugnò e tirò con tutte le sue forze senza riuscirci.
<<Sul serio. Clint ha ragione, come diavolo ci  riesci?>>disse stupita  l'ex killer  al dio che rideva di gusto mentre
si risedeva accanto all'arciere  .
Poi fu il turno del Capitano che si tirò su le maniche della camicia blu.

<<Dai Capitano. >>disse l'uomo seduto accanto a Ray, incoraggiandolo mentre Steve iniziava a tirare, non ci riuscì nemmeno lui e si risedette.

<<Allora Vedova? >>chiese l'Asgardiano alla rossa,incoraggiandola.

<<Oh no, è una domanda a cui non serve risposta. >>disse la spia portandosi la bottiglia in vetro alla bocca e iniziò a sorseggiare.

<<Stima un uomo che non volle essere re ma è truccato. >>disse Tony in piedi ment annusava il collo della bottiglia di Thor.

<<Mi ci gioco il culo.>>disse Clint dando una pacca alle spalle di Tony,mentre Ray seduta sul divanetto rideva divertita.

<<Steve ha detto una parolaccia >>disse l'agente Hill indicando l'arciere.

<<L'hai detto a tua mamma ? >>disse Steve sarcastico mentre sospirava.

<<C'è una scritta sul manico, un codice di sicurezza," Chiunque abbia le impronte di Thor" credo sia la traduzione letterale. >>disse sarcastico Tony.

<<Sì è una teoria molto interessante. >>disse Thor alzandosi,  prendendo il martello per poi sollevarlo <<Io ne ho una più semplice, nessuno di voi è degno. >>disse il dio mentre lo faceva roteare in aria.

<<Ah andiamo >>terminò l'agente Hill.
Un fischio assordante acuto spezzò l'atmosfera facendo coprire le orecchie a tutti.

<<Degno >>sibilò una voce sconosciuta alcuni si girarono nella direzione del suono mentre Steve affiancato da Ray si alzava seguito da quest'ultima.
<<No, nessuno di voi è degno, siete degli assassini.>>continuò quella che avevano riconosciuto come un armatura mezza distrutta di Tony mentre si girava verso di loro.

<<Stark...>>disse Steve parando la ragazza al suo fianco con un suo braccio muscoloso davanti al busto,spostandola leggermente dietro di sé, per proteggerla.

<<Jarvis? >>disse l'industriale chiamando il suo A.I.

<<Scusate ero nel sonno...Ehm... Ero nel sogno >>sibilò di nuovo l'armatura.

<<Riavvia "Ligionar" , c'è un virus in un armatura. >>disse Tony armeggiando con il suo tablet.

<<Che rumore terribile. >>disse il robot alzando un braccio <<Ed ero aggrovigliato..nei..fili. Ho dovuto ucciderlo era in gamba >>disse barcollando l'intelligenza artificiale.

<<Hai ucciso qualcuno?>>chiese il Capitano, ancora sulla difensiva.

<<Avevo anche un altra opzione ma.. nel mondo reale dobbiamo fare scelte difficili. >>disse il robot.

<<Chi ti ha mandato? >>disse Thor anche lui sulla difensiva.

<<Un armatura a protezione di tutto il mondo >>si sentì la voce di Tony registrata.

<<Ultron >>disse Bruce girandosi sconvolto verso il collega.

<<In carne ed ossa. Oh no non ancora..non questa crisalide.. Ma sono pronto >>continuò l'AI.
Ray abbassò gli occhi osservando la mano di Thor che impugnò il martello, senza fare rumore estrasse la pistola dalla gerettiera sotto al vestito e la caricò senza farsi vedere, avvantaggiata dal fatto che Steve si trovasse davanti a lei.
<<Sono in missione >>disse il robot.

<<Quale missione? >>chiese Natasha mentre  gli ultimi rimasti seduti, sentendosi minacciati si alzavano.

<<Pace per il nostro tempo. >>concluse, tra e armature sfondarono i vetri della finestra, Steve calcio il tavolo nero davanti a sé cercando di riparare anche la ragazza ma l'armatura glielo lanciò addosso facendoli cadere in terra.

To be continued...

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