<<Corpi di persone. La forma umana è inneficente, biologicamente parlando, siamo superati,ma lui continua. >>disse Tony.
<<Lo avevate programmato per proteggere la razza umana, un bel fallimento. >>disse Nath.
<<Loro non devono essere protetti.. devono evolversi. Ultron si vuole evolvere.>>disse Bruce.
<<Come? >>chiese Fury.
<<Qualcuno ha avuto più contatti con Helen Cho? >>chiese il dottore.
Quella sera tutti non riposarono a dovere erano tutti molto inquieti, Ray sembrava patirne di più, oltre a quella pesante situazione, doveva sopportare ancora i suoi ricordi confusionari che ormai quasi tutte le notti, tornavano a tormentarla.
Racoon City, Midwest. 16 Dicembre 1991.
Si era scongelata ormai da più di quattro ore, l'avevano fatta lavare e indossare la tuta da combattimento. Quella stessa sera sarebbe partita per New York, aveva la missione di uccidere Howard e Maria Stark e con loro anche il Soldato d'Inverno, il quale ostacolava il recupero delle sacche contenute nella macchina del magnate industriale. Il Lord non le aveva voluto dire che cosa contenessero quei cinque contenitori ma le aveva messo addosso la pressione del doverle recuperarle assolutamente.
Pensava a ciò che le aveva detto il suo capo mentre tra le dita si rigirava una foto riconoscitiva dell'uomo che un tempo era stato il suo partner, aveva l'impressione di averlo già visto da qualche parte, persino di averci parlato, poi abbandonò questi pensieri pensando alla missione da portare a termine.
Era ormai sera inoltrata quando si ritrovò su di un albero, ben armata,di lì a poco l'auto degli Stark sarebbe passata di lì.
Non appena l'auto vettura sfrecciò davanti a sé, vide l'uomo della foto inseguirla in sella ad una moto. Scese dal ramo mentre quello che doveva essere il Soldato d'Inverno uccideva i coniugi.<<Grazie, mi hai facilitato il lavoro. >>disse Ray in russo, facendo girare l'uomo che davanti a lei stava frugando nel bagagliaio dell'auto in cerca della valigetta dal misterioso contenuto. <<Ora se non ti dispiace quelle le prendo io. >>disse la ragazza dando una rapida occhiata oltre il busto del soldato.
Quest'ultimo si girò ed iniziarono a combattere duramente, alla fine lui ebbe la meglio, teneva la killer sospesa dalla gola mentre la teneva poggiata contro una corteccia d'albero, lei aveva le mani sul suo braccio e le pupille dilatate, le sparò all'addome, non poteva permettersi di perdere troppo tempo, lei non ebbe nemmeno il tempo di reagire, che lui se n'era già andato con la valigetta mentre lei agoniante di dolore si accasciava a terra.Fu svegliata dalla voce del Capitano che oltre il legno della porta la chiamava, avevano riposato poche ore, era il momento di partire. Si alzò in fretta e si rivestii con la tuta blu che Nick le aveva fornito, indossò le armi e con i capelli boccolati che le ricadevano sino a metà schiena uscì dalla stanza, trovando Steve già in divisa.
<<Io prendo Ray, Natasha e Clint. >>disse il Capitano sistemandosi lo scudo dietro alla schiena.
<<Va bene, solo ricognizione, io vado al centro internet, vi raggiungo presto. >>disse l'industriale aggiungendosi a i due che camminavano verso l'uscita di casa Barton.
<<Se Ultron sta veramente costruendo un corpo? >>chiese il biondo.
<<Sarà più potente di chiunque di noi,di tutti noi insieme.Un androide costruito da un robot.>>disse Tony.
<<Sai, ho nostalgia di quando la cosa più strana creata dalla scienza ero io. >>disse Steve.
<<Io lascerò Banner alla torre, ti dispiace se mi prendo Hill? >>chiese Nick entrando nella stanza mentre si infilava la giacca.
<<È tutta tua, a quanto pare. >>disse Stark .
<<Che intendi fare?>>chiese il Capitano al loro capo.
<<Non lo so. Qualcosa di estremo spero. >>disse l'uomo di colore per poi uscire dall'abitazione seguito dagli altri tre.
To be continued...
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A thousand lifes
Hayran KurguRay Jonhson è una ragazza confusa e spaesata. Nella sua testa ha pochi ricordi, un'enorme scia di cadaveri e un uomo,un soldato di cui non ricorda il nome,ma sa che in qualche modo, in passato ci aveva avuto a che fare. Ricorda solo di essere sta...