-Capitolo 4:Sospetti e ansia -

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<<Allora come mai sei venuta qui a Whashington? >>chiese Sharon mentre tagliava un pezzo di frittata,Ray per poco non si strozzò con l'acqua.

<<Per cambiare aria >>rispose schiva l'ex killer.
Iniziò ad avere dei sospetti, sentiva puzza di bruciato.
La serata proseguì in silenzio, l'agente aveva capito che con quella domanda l'aveva messa a disagio e non le chiese più niente.

<<Allora grazie della serata >>disse la mora sulla soglia della porta d'ingresso.

<<Figurati >>rispose la donna bionda di fronte a lei.

Poco dopo Ray si ritirò nel suo appartamento, si spogliò, si mise sotto le coperte e pensierosa iniziò a fissare il soffitto buio, sentendo che dentro di sé stava montando un senso di turbamento verso la ragazza dell'appartamento di fronte ,era un'ex killer eppure quella sensazione non l'abbandonava.
Cercò di tranquillizarsi, ripensando agli occhi azzurri del suo bel soldato e poco dopo si addormentò.

Brooklyn, New York. Novembre 1942.
Bucky mancava da casa già da due mesi ormai e Ray passava le lente giornate tra il lavoro e l'ansia che l'assaliva mentre pensava al sergente.
Era sul divano a leggere il giornale mentre sorseggiava del thè caldo quando sentì suonare al campanello, non sapeva chi potesse essere ma corse verso l'ingresso con un barlume di luce negli occhi, sperava che il suo soldato fosse tornato in America.

<<Steve? >>domandò a bocca aperta trovandosi davanti il ragazzo, mutato in Capitain America.

<<Ciao Ray >>la salutò per poi abbracciarla.

<<Ma cosa ti è successo? >>chiese la ragazza agrottando le sopracciglia, mentre guardava l'amico divenuto molto più alto.
Lo fece accomodare sul divano e gli passò una tazza di thè mentre lui le raccontava il motivo per cui era diventato così.

<<Ma per quale ragione sei qui? >>chiese ad un certo punto la giovane.

<<Devo dirti una cosa >>disse Steve sospirando. <<Ecco Bucky è.. >>disse incerto.

<<No.. Bucky, lui.. no. >>disse Ray iniziando a piangere.

<<Io non credo che sia morto, penso che sia ancora vivo e sono venuto qui per dirti che ho deciso di partire per andarlo a cercare>>disse l'uomo cercando di tranquillizare la ragazza di fronte a sé.

<<Vengo con te. >>disse la ragazza determinata.

<<Cosa? No è.. troppo pericoloso >>disse Steve vietandoglielo.

<<Ti prego.>>disse guardandolo negli occhi. <<Ho bisogno di vederlo. >>disse sospirando.

<<Va bene, ma rimarrai al campo base con Peggy. >>disse lui arrendensosi.
Poco dopo uscirono di casa e con l'Harley Davidson di Steve si recarono al campo dell'esercito, tutti i soldati posarono gli occhi su Ray mentre camminava attraversando il campo, cercando di non finire nel fango e teneva per mano il suo migliore amico che la stava conducendo dalla donna che aveva citato un'ora prima.

<<Lei è Ray la mia migliore amica,ti prego.. prenditene cura. >>disse il Capitano mentre la presentava alla donna castana davanti a sé.

<<Fai attenzione >>disse la ragazza boccolata mentre salutava l'amico.
Dopo un cenno d'assenso con la testa Steve ripartì con l'Harley, sfrecciando così lontano dal campo.
Quella notte non  dormì per niente, ansiosa del ritorno del Capitano con al seguito il suo futuro marito.
Il mattino dopo fu svegliata dalla voce di Peggy che l'avvertiva del ritorno dei due uomini con gli altri soldati al loro seguito.
Si precipitò all 'esterno correndo scalza,affondando i piedi nel fango denso e umido mentre gli uomini avanzavano sul terreno.
Non le importava se tutti la stessero guardando mentre anche  loro si muovevano verso il gruppo del Capitano.
Appena Bucky scorse la sua testa boccolata in mezzo alla folla, buttò il fucile a terra e iniziò a correre verso di lei. Non appena furono vicini si unirono in un magnetico abbraccio mentre gli altri uomini esultavano al ritorno dei loro compagni.

<<Oh Ray..ho avuto paura di non rivederti più. >>disse baciandogli i capelli per poi staccarsi dal suo contatto.

<<Baciami stupido >>disse la ragazza sorridendogli, non le importava che gli altri li guardassero, in quel momento, aveva solo tremendamente
bisogno di un suo bacio.

To be continued...

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