"Vivere.
È passato tanto tempo.
Vivere!
È un ricordo senza tempo.
Vivere.
È un po' come perder tempo.
Vivere e sorridere.
Vivere.
È passato tanto tempo.
Vivere.
È un ricordo senza tempo.
Vivere.
È come perder tempo.
Vivere e sorridere dei guai.
Così come non hai fatto mai.
E poi pensare che domani sarà sempre meglio.
Oggi non ho tempo.
Oggi voglio stare spento.
Vivere.
E sperare di stare meglio
Vivere.
E non essere mai contento.
Vivere.
Come stare sempre al vento.
Vivere come ridere.
Vivere.
Anche se sei morto dentro.
Vivere.
E devi essere sempre contento.
Vivere.
È come un comandamento.
Vivere o sopravvivere.
Senza perdersi d'animo mai.
E combattere e lottare contro tutto .
Oggi non ho tempo.
Oggi voglio stare spento.
Vivere.
E sperare di stare meglio.
Vivere, vivere.
E non essere mai contento.
Vivere, vivere.
E restare sempre al vento a vivere e sorridere dei guai.
Proprio così come non hai fatto mai.
E pensare che domani sarà sempre meglio. "
- Vasco Rossi -Vivere -Brooklyn, New York. Novembre 1942.
Quella sera i due ragazzi contenti di essersi ricongiunti ritornarono all'appartamento che ormai condividevano.<<Mi sei mancata >>disse Bucky tra un bacio e l'altro mentre Ray cercava di aprire la porta, distratta dall'impazienza del soldato.
<<Anche tu >>gli rispose lei riuscendo ad aprire la porta ed ad intrufolarsi velocemente all'interno, con il soldato che l'apoggiò contro la porta, ansioso di avventarsi sul suo collo.
La prese in braccio e la portò in camera da letto sentendo il bisogno di sentire la pelle nuda della ragazza sulla sua, aveva aspettato fin troppo.
Si amarono tutta la notte e alla luce dell'alba si dichiararono di nuovo amore.Poche settimane più tardi era Capodanno e i due giovani avevano deciso di organizzare una cena per festeggiare.
Inviarono tutti i commandos, Steve, Peggy e Howard Stark per passare una bella serata in compagnia.
Bucky fece segno a Steve e lo chiamò da parte.<<Che succede? >>chiese il Capitano raggiungendolo sul balcone.
<<Voglio chiederle di sposarmi. >>disse serio il sergente mentre guardava la sua Ray sorridente che scherzava con i loro amici all'interno dell'appartamento.
<<Fai sul serio?>>gli chiese Steve,era la sua migliore amica non voleva che la facesse soffrire.
<<Sì. Io..io l'ho sempre amata>>rispose serio il sergente,mentre sospirava e si rigirava dando le spalle al vetro.
<<Sono contento per te >>disse Steve battendogli una pacca sulla spalla.
I due uomini rientrarono, non curanti del fatto che Ray passando di lì ascoltò tutta la conversazione alla fine della quale non fece a meno di sorridere portando i piatti verso il lavello della cucina.Si svegliò subito dopo quel sogno. Si dovevano sposare. Si toccò il viso sentendolo umido di lacrime.
Quell'uomo, quello stramaledetto soldato, le causava una tempesta emotiva nonostante non ricordasse il suo nome di battesimo. Si sentiva immensamente stupida ma anche fragile, per un attimo tornò ad essere la ragazzina degli anni quaranta e non la donna spietata e dallo sguardo freddo che l'avevano fatta diventare .
Avrebbe voluto essere come nei suoi sogni o ricordi, riuscire a ricordare i nomi delle persone che vivevano nella sua testa, che man mano stavano riuscendo a fargli rammentare alcuni eventi avvenuti nella sua vita .To be continued...
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A thousand lifes
FanfictieRay Jonhson è una ragazza confusa e spaesata. Nella sua testa ha pochi ricordi, un'enorme scia di cadaveri e un uomo,un soldato di cui non ricorda il nome,ma sa che in qualche modo, in passato ci aveva avuto a che fare. Ricorda solo di essere sta...