-Capitolo 40:Seoul -

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Aspettarono che Clint salutasse la moglie e risalirono sul quinjet con destinazione Seoul,in Korea.
Poche ore più tardi si trovavano di fronte ai laboratori.

<<Due minuti, state vicino. >>disse Steve all'auricolare mentre insieme alla sua partner scavalcava una ringhiera che portava al tetto mentre il quinjet dietro di loro, ancora in aria, si spostava poco più lontano.

I due proseguirono all'interno dell'edificio e scesero di un piano, entrando così nel laboratorio.

<<Dottoressa Cho! >>disse Steve correndo verso la donna asiatica, che ferita stava poggiata contro la parete .

<<Sta caricando sé stesso nel corpo. >>disse con fatica.

<<Dove? >>le chiese il Capitano.

<<Il vero potere si trova dentro la culla, la gemma, il suo potere è incontenibile. Non basterà farla solo esplodere, dovete portare la culla da Stark. >>continuò Hellen.

<<Prima dobbiamo trovarla. >>disse il biondo.

<<Andate. >>disse la donna.


<<Avete sentito? >>chiese Steve all'auricolare mentre usciva dall'edificio insieme a Ray.

<<Tutto. >>rispose Clint.

<<Un jet privato sta decollando dall'altra parte della città. Nessun passeggero, potrebbe essere lui. >>disse Natasha.

<<Lì, è un tir del laboratorio. Sopra di voi Capitano, sul raccordo vicino al ponte. >>disse l'arciere dando istruzioni ai suoi partner. <<Sono loro. Sono in tre con la culla, uno nel taxi. Potrei far fuori l'autista. >>continuò.

<<Negativo. Se il tir si schianta, la gemma potrebbe distruggere la città, dobbiamo adescare Ultron. >>disse il biondo mentre saliva una scala insieme a Ray.

<<Lo vediamo. >>disse la ragazza facendo segno al suo partner che si girò nella direzione del camion.

Arrivarono sopra un ponte dove passavano le macchine, prese la ragazza in spalle e prendendo la rincorsa saltarono al di sotto , atterando sul tetto del trasporto.
Steve riuscì ad aggrapparsi allo sportello del retro mentre l'ex killer cercava di rimanere in equilibrio, ancora sul tettuccio.
La portiera si staccò e insieme al Capitano cadde dal tir, strisciando sull'asfalto mentre Ray si introduceva all'interno.

<<Beh è senz'altro infastidito, prova a mantenerlo così. >>disse Steve.

<<Non sei un degno avversario per lui. >>disse Clint.

<<Grazie Barton. >>concluse il biondo.

<<Steve ti dispiacerebbe venirmi a dare una mano invece di fare salotto insieme a Clint. >>disse Ray mentre con fatica combatteva contro una delle armature.
Non fece in tempo a salire sul camion che entrambi precipitarono addosso ad un auto spaccandone il vetro, si agrapparono ad un altro tir e ritornarono sul tettuccio, dove Ultron gli attendeva.

<<Sapete che cosa c'è in quella culla? >>chiese Ultron lanciando un laser verso gli altri due, Steve prese la sua partner mettendola davanti a sé mentre si girava di schiena, riparandoli con lo scudo ancora agganciato in mezzo alle spalle. <<Il potere di cambiare veramente. E questo vi terrorizza.>>continuò.

<<Non mi pare confortante. >>disse lanciando lo scudo nella direzione del robot mentre Ray,  di spalle al robot iniziava a contrastrarlo.

<<Smettila! >>urlò il robot lanciando lo scudo, che gli si era confficato nel petto,addosso all'ex killer che scivolò giù dal tir, facendo una capriola, finendo sull 'asfalto.

<<Abbiamo una finestra. Quattro , tre, massacralo. >>sentii la voce di Clint nell'auricolare,si riferiva a Nath, che di lì a poco sarebbe scesa dal quinjet con la moto, avrebbe preso la palla al balzo.

In effetti poco dopo scorse la rossa in sella alla moto nera, passò accanto all'ex killer che si agrappò al suo braccio, tirandosi a sedere sulla sella insieme allo scudo di Steve.

<<Si dirigono sopra la sopraelevata, non ho bersaglio. >>disse l'arciere all'auricolare.

<<Da quale parte? >>chiese la rossa davanti all'ex killer.

<<Svoltate a destra. >>disse l'uomo dagli occhi grigi accorgendosi della presenza di Ray. <<Ora. >>continuò.

To be continued...

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