19

818 29 0
                                    

Devo spiegarle tutto due volte e la guardo camminare avanti e indietro con gli occhi spalancati. Prendo un altro boccone del gelato all'amarena e guardo il mio telefono che s'illumina.

"È lui?" chiede ansiosa strappandomelo dalle mani e sembra più delusa di me.

"Ciao papà." Dico ancora tesa, lo sento dire che si ferma da Mindy stanotte e rispondo stizzita che nemmeno io dormo a casa. Insiste per sapere cos'è successo e lo sento innervosirsi quando evito la verità.

"Dormo da Stefani." Ma non ci crede, pensa che sono da Tommy, gliela passo e li sento chiacchierare, scuoto la testa sentendo i suoi: si signore, certo, e può chiamarla se vuole. Mette giù senza passarmelo e mi allontano sentendola urlare, avvisando sua mamma che mi fermo lì e che Carl la chiamerà tra poco per assicurarsi che sia vero. Attimi dopo, una Stef più vecchia di vent'anni, con gli occhi chiari e i capelli neri mi sorride da dietro la porta, chiedendoci di scendere a cenare.

"Anche quando avremmo cinquant'anni eh?" annuisco alzando gli occhi, è come essere piccola di nuovo, con papà che controlla ogni mia mossa. Non smetterà mai, ma lo amo lo stesso, con tutto il cuore. Siamo solo noi tre a tavola e il polpettone che ha preparato è da leccarsi i baffi. Erano in tre qualche anno fa ma suo padre ha deciso di volersi creare una famiglia diversa, con una più giovane. Non ne parliamo mai, non risponde ai suoi tentativi, alle chiamate o ai messaggi, e so che sta soffrendo.

"Lui non ha fatto niente di male." Conclude lei quando ormai siamo al buio, il suo letto è più piccolo del mio e mi ha concesso il lato esterno, mentre lei si è sistemata conto il muro. "Insomma tu non sei stata chiara, stavi con quello li. Lo avrà preso come un rifiuto ed è andato da quella disponibile."

"Si lo so." La mia coscienza ormai ha la sua voce, sono ore che rivaluta la situazione, che prova a farmi ragionare prendendo le sue parti.

"Ti sei innamorata. Capita quando passi le notti a coccolarti a letto con un uomo." Sbuffo perché è la quinta volta che lo dice anche se ho provato a spiegarle che non erano coccole. "Che poi è anche un gran figo."

"Non sono innamorata." Rispondo dandole le spalle ormai stufa. "Sono solo..."

"Gelosa?" sospiro sentendo il ticchettio della sua tastiera.

"Si può sapere chi continua a scriverti?"

"Boston." Dice ridacchiando.

"Boston?!" sono sconvolta e mi rigiro per guardarle il telefono. Rido quando vedo i messaggi scambiati, i papiri che manda lei e le faccine, i e no di lui come risposta. "Stef." La minaccio fissandola al buio ed è lei a sbuffare ora.

"Non ti preoccupare, siamo solo amici. Poi non funzionerebbe mai, non parla." Lo dice come se fosse un dato di fatto ma a me sembra una valida ragione perché sia l'uomo della sua vita. "Ha detto che Sniper è al club." Mi informa e il mio stomaco si stringe mentre la mente mi fa il replay della scena di oggi.

"Certo che lo è." Rispondo dandole di nuovo le spalle, non sa dormire solo.

"Elena non puoi biasimarlo, non sei stata chiara. Cristo, si è intrufolato nel tuo letto e ha provato a baciarti." Provo ad interromperla dicendo che non sappiamo se ci ha provato, potrei essermelo immaginato. "Hai messo le mani avanti uscendo con Tommy e lui ti ha lasciata stare. Cosa doveva fare? Imporsi con la forza?" Capisco le sue difese sono ragionevoli, da persona esterna senza qualsiasi coinvolgimento, ma anche se hanno senso mi dà comunque fastidio. Mi sento male all'idea di averlo visto li, insieme a lei, dove poche notti prima c'ero io.

"Sai che lo ha fatto apposta si?" chiedo stringendo più forte il cuscino al petto e la sento scuotere la testa. Non sono finiti lì per caso, sperava che gli avrei scoperti, voleva farmi male.

Tutto o nienteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora