Capitolo 14

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Corro. Corro. Perché? Odio le sensazioni che Luke fa nascere in me. Odio il fatto di non potermelo togliere dalla testa. Odio il fatto di volere quelle labbra e quel sorriso. Odio il fatto che per lui sia solo un giocattolo.

Lo odio ma non riesco a stargli lontana. Cosa è successo in quest'ultima settimana? Beh...

<< Adam è diventato quasi peggio di Luke Evans... >> Jess spalanca la porta della mia camera per poi buttarsi sul letto mentre io guardo ancora fuori dalla finestra pensando a cosa avevo in testa per aver baciato di nuovo Luke Evans.
<< In che senso? >> Mi risveglio al suono del suo nome. Sto perdendo la testa e sono al corrente di non potermelo permettere.
<< lui e Luke sono amici da tanto tempo e... >>
<< Aspetta, aspetta. Mi dici di stare lontana da Luke perché è pericoloso e tu vai dietro il suo migliore amico? >> chiedo sconvolta.
<< Adam, Luke e il loro gruppo non sono ben visti per la loro reputazione. Non si sa esattamente quello che fanno, e chi lo sa ha paura di parlare. Ma... argh! >>
Si tira i capelli frustrata, iniziando a camminare nervosamente avanti e indietro.
<< Li ho visti entrambi con il loro gruppo mentre erano circondate da troie che si strusciavano continuamente su di loro. E quando le hanno anche baciate e sono andate vie con loro... Dio mi sono saliti istinti omicidi che non hai idea >> piagnucola guardandomi. Quindi era tutto un gioco? Una scusa per portarmi a letto? Perché mi ha baciata? Perché é bipolare? Perché penso a lui?
Ho bisogno di sfogarmi. Mi fido ciecamente di Jess e così inizio il mio racconto da principio...

Dire che Jess ne è rimasta sorpresa è dire poco. Oserei dire anche sconvolta. Ma non è questo il punto.

Dato che, a detta sua, ci stiamo entrambe rincoglionendo, abbiamo deciso di sfogarci stasera bevendo qualcosa.

Continuo a correre e correre per le strade poco affollate di Miami. Nonostante siano le 5 di mattina, c'è già qualche signore o signora che si apprestano a raggiungere il luogo del lavoro.

Ormai le gambe stanno per cedere, il bruciore è insopportabile e ho bisogno di fiato.

Mi fermo un attimo appoggiandomi al muro in cerca di ossigeno quando un corpo a me sconosciuto mi prende in pieno.

Perdo l'equilibrio, ma poco prima di cadere atterra, due forti braccia mi afferrano portandomi contro il petto dello sconosciuto. Apro gli occhi e ne trovo altri due verdi che mi osservano.

Un ragazzo, molto bello mi guarda preoccupato e fa scorrere lo sguardo per ogni centimetro del mio viso per capire se sto bene.

<< Tutto okay? >> mi lascia andare e io lo analizzo velocemente. Moro, occhi verdi, fisico perfetto.

<< Si, si >> dico distogliendo lo sguardo dal suo corpo un po' intontita per via della caduta.

<< Scusami davvero, ero immerso tra i miei pensieri e non ti ho vista >>
Si avvicina a me e i nostri petti si sfiorano. Lo guardo un'ultima volta, per poi mostrargli un sorriso di circostanza.

<< Tranquillo non è nulla di grave >> sto per andarmene quando la sua voce mi blocca.
<< uno di questi giorni, posso offrirti un caffè per farmi perdonare? Sono Christian >> e mi porge la sua mano.
La stringo e mi presento << Sono Catherine. E per il caffè... >> non so cosa dire.

Non mi sembra proprio opportuno ma... si vive una sola volta no? E poi non ci vedo nulla di male.

<< va bene, accetto >> il suo volto si schiude in un sorriso mozzafiato capace di far cadere ai suoi piedi chiunque. Ma non è quello di Luke. Ma che cazzo di paragoni sto facendo adesso?

Ci scambiamo i numeri e mi saluta dicendomi che mi avrebbe contattata al più presto. Torno a casa immersa tra i miei pensieri ignorando uno sguardo deciso sul mio corpo.

Fall in love {-DoNotFallInLove-}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora