Capitolo 22

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*PRESENZA DI LINGUAGGIO SCURRILE*

Lo sguardo di Luke vacilla per un momento mentre mi osserva correre attraverso il bosco per scendere nel burrone.

Il tizio tatuato di fronte a lui continua ad urlargli qualcosa che non capisco per via del rumore provocato dalla musica intorno a me. Non so esattamente cosa sto facendo, ma in qualche modo voglio impedire lo scoppio di quella rissa.

Non voglio che facciano del male a Luke o peggio lo uccidano. Ho perso troppe persone importanti nella mia vita, sto agendo d'istinto, mi duole ammetterlo ma tengo a Luke, non voglio che sparisca dalla mia vita, voglio che rimanga con me nonostante non lo conosca, nonostante quello che fa.

Nonostante mi faccia impazzire, mi porti all'esasperazione. Perché è l'unica persona che mi fa sentire viva. Che mi intriga, che mi sveglia dal mio costante stato di trans.

Arrivo ad una strada in discesa che porta proprio nella mischia di corpi sudati che si strusciano fra di loro nel burrone. Con la coda nell'occhio vedo Adam agguantare Jess per i fianchi sopra la collina.

Non so come abbia fatto a raggiungerla, ma sinceramente adesso non importa. Almeno lei starà bene. Sono certa che Adam non le farà mai del male.

L'ho capito quando é venuto a parlarmi quella sera a casa mia. Prova qualcosa di molto forte per lei, se non amore qualcosa che si avvicina ad esso, e so che Jess ricambia appieno. Dovrebbero solo affrontare il discorso.

Continuo a percorrere la discesa per poi ritrovarmi in mezzo a degli adolescenti in preda agli ormoni. L'odore pungente di sudore e della sostanza che riempie i bicchieri mi invade le narici provocandomi la nausea, mentre la gente non fa altro che strusciarsi su di me.

Ignoro la nauseante situazione e mi dirigo verso l'angolo in cui ho visto parlare Luke ed il suo gruppo con quei tipi loschi. Ma mi blocco dopo un secondo.

Cosa vorrei fare? Nei miei pensieri vorrei evitare una pesante rissa. Ho fatto boxe e un po' di karate per un po' di anni. Dopo quello che mi é successo, volevo essere pronta a difendermi in tutte le occasioni.

So benissimo che un bestione del genere di 2 metri ha il triplo della forza che detengo io, ma durante i miei anni di addestramento ho imparato a colpire in punti strategici in modo da trarre un piccolo vantaggio.

Piccolo ma significativo. Colpire alla gola con una traiettoria precisa, ad esempio, fa svenire il mio avversario per tre o quattro secondi circa. Un tempo necessario per scappare. Ma qui non è un solo bestione. Ma almeno dieci.

E credo che finirei per peggiorare la situazione. Ma non voglio lasciare solo Luke. Non ho intenzione di perderlo. E così mi ritrovo a strisciare fra i corpi sudati fin tanto che qualcuno non mi afferra per i fianchi in una presa ferrea.

Mi attira al suo corpo e mi trascina fuori dalla pista. Mi ritrovo a strillare e mi divincolo cercando di liberarmi, ma lui mi tappa la bocca con la mano destra mentre con la sinistra mi circonda la vita bloccandomi. Riconosco questo tocco, non mi è nuovo.

I miei muscoli iniziano a rilassarsi, rimanendo comunque tesi mentre mi trascina di nuovo all'interno del bosco lontano da quell'ammasso di corpi sudati e droga. Non ho il tempo di abituarmi alla poca illuminazione del bosco che mi ritrovo sbattuta contro un albero con braccia bloccate ed una gamba soda fra le mie.

Sussulto per il leggero dolore dovuto alla sua rudezza e spalanco leggermente le labbra per la sorpresa. Il suo volto è riparato dalla fioca luce che passa per i rami degli alberi, ma anche se non distinguo i suoi lineamenti, so perfettamente che essi sono contratti in un'espressione dura e probabilmente furiosa.
Anzi senza il probabilmente.

<< Ma cosa cazzo ti é saltato in testa?! >> mi urla contro avvicinando il suo viso al mio.

Il mio cuore batte all'impazzata, un effetto oramai normale quando Luke mi sfiora o è nelle vicinanze e apro la bocca per rispondergli. Ma poi la richiudo. Già cosa avevo in mente? Cosa volevo fare? Non lo sapevo, volevo evitare una rissa, una rissa in cui lui era coinvolto, perché il pensiero di lui ferito mi dava la nausea.

<< Allora?! Cosa cazzo ci fai qui?! >> continuo a non rispondere. Il fatto che non abbia una risposta specifica nemmeno io mi fa ammattire, la rabbia inizia a montare ed il fatto che lui mi stia urlando contro non mi aiuta.

<< Adesso non parli? Ti ho chiesto cosa cazzo volevi fare Catherine! >> parla abbassando leggermente la voce, ma mantenendo un volume pressoché alto.

Si avvicina ancora leggermente, ed ecco il suo respiro sulle mie labbra. I brividi si propagano in tutto il corpo e non per il freddo sicuramente. Ed ecco un altro motivo da aggiungere al motivo della mia furia incontrollata.

Stringo le mani a pugni mentre anche alcuni ricordi iniziano a riaffiorare in me

Sei solo una lurida puttana!

Non resterò con un fallito ed una sgualdrina

Sarà il nostro segreto vero piccola gattina?

Non lo terrai! O provvederò io stesso

Mi sono stancato. Si ci siamo divertiti. Però guarda lei. Preferisco quelle mature

Perché mi fai questo Trevor?

E mi blocco. Trevor. Anni in cui non pensavo il suo nome. Tantomeno lo pronunciavo. La rovina della mia vita insieme a mia madre ed ai suoi amanti del cazzo.

La ragione per cui ora sono insicura di tutto persino di me stessa. La ragione che mi ha portata ad accettare di trasferirmi almeno venti volte negli ultimi tre anni. La ragione per la quale la rabbia prende il sopravvento.

Il sangue pulsa nelle vene violentemente, e ai ricordi il mio sguardo si indurisce. Luke deve aver notato questo mio cambiamento di umore perché allenta leggermente la presa sui miei polsi. Incateno il suo sguardo al mio e con parole taglienti dico:

<< Mi stavo preoccupando per te razza di coglione! Quell'uomo avrebbe potuto abbatterti in un mezzo secondo! Avevano tutti una cazzo di pistola Luke insomma! La sua mano la stava raggiungendo quando per miracolo ti sei scostato per inseguirmi! Non so cosa volevo fare okay? Non lo so cazzo! Non volevo perderti! Okay? L'ho detto. Ho fottutamente perso troppo nella mia vita. E tu cazzo! Mi attrai. E questo non va bene. No no no non va bene. NON VA BENE! Cosa ci facevi tu qua? Volevi morire? Sul serio? Dio santo Luke! Tu non- >> mi libero dalla sua presa ed inizio a camminare velocemente avanti e indietro tirandomi alcune ciocche di capelli.

Cazzo. Sono davvero messa male. Ma non posso farci nulla. Non posso davvero perderlo. So che probabilmente ai suoi occhi sembrerò una pazza squilibrata, ma anche io mi sento così in fondo.

Sono pazza del suo sorriso che fa splendere il mondo spento intorno a lui. Sono pazza di quelle maledette nubi tempestose, quei suoi occhi così grigi e cupi, che non lasciano tralasciare le sue emozioni. Sono pazza di quel suo corpo così dannatamente perfetto, come quello di un'imponente statua greca o di un Dio stesso.

Sono pazza del suo tocco che manda in subbuglio il mio stomaco. Sono pazza di lui. Sono dannatamente pazza di lui.

*SPAZIO AUTRICE*
Mi scuso per il ritardo nel postare questo capitolo. Volevo solo ringraziarvi delle mille visualizzazioni che per me è un passo importante e grazie veramente a tutti coloro che mi supportano continuando a leggere questa storia. Davvero grazie
P.s. Capitolo leggermente più lungo degli altri xoxo

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