Capitolo 15

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In casa non c'è nessuno. Gli zii e Jess sono andati a fare una visita e a quanto pare si dovranno fermare per una notte in ospedale.

Il padre di zio Kevin soffre di cuore, spero vivamente non sia nulla di grave. Sono sdraiata sul mio letto da un po' quando percepisco un rumore proveniente dalla finestra.

Perfetto.
Mi avvicino lentamente e con molta cautela scosto le finestre ritrovando oltre il vetro una sagoma scura che bussa alla finestra. Mi trattengo dall'urlare e mi paralizzo. In fondo sono troppo giovane per morire, no?

Sono sola in una villa fottutamente grande e una figura nera dall'aria non proprio promettente è fuori che cerca di entrare dalla finestra. Tutto normale oserei dire.

Faccio un passo indietro ed il mio cuore perde un battito non appena noto le grigi iridi di Luke. Ma che cazzo tenta di fare?

Apro la finestra e lui con un balzo agile, entra e la richiude alle sue spalle. Poi punta il suo sguardo si incatena al mio e il sangue mi si gela nelle vene.

Con uno scatto felino mi prende per i fianchi e mi butta sul letto affianco a me, per poi mettersi a cavalcioni sul mio busto e portare entrambi le mani sulla mia testa.

Mi guarda intensamente, mentre una mano continua a tenermi le braccia, l'altra scende lentamente arrivando sulla sottile striscia di pelle lasciata scoperta dalla maglietta sollevata.

Mi accarezza delicatamente, scatenando in me mille brividi e il solito fuoco ardente.
Avete mai sentito parlare di farfalle nello stomaco?

Beh, io credo di avere tutto il fottuto zoo. Questo ragazzo è pazzo e tremendamente lunatico. Quale persona sana di mente entra in casa di un'altro comune mortale dalla finestra per poi prenderlo e sbatterlo sul letto, guardandolo come se fosse pronto a divorare la sua preda? Luke, ovviamente.

<< Ma cosa ti salta in mente! >> dico con un tono di voce abbastanza elevato, ma non troppo per non disturbare i vicini. Quella famiglia davvero strana che riesce a sentire meglio di un gatto.

<< zitta. >> dice con tono asciutto. Zitta? Ma stiamo scherzando? Non vorrà mica stuprarmi vero? Che poi non credo sarebbe proprio uno stupro dato che probabilmente sarei consenziente.

Ma sorvoliamo i dettagli.
<< Zitta? Luke sei entrato dalla mia finestra, mi hai sbattuta sul letto e mi guardi come se volessi stuprarmi. >>

<< sei intelligente vedo >> sbianco a quella sottospecie di confessione e lui si mette a ridere di gusto.
<< Non sono uno stupratore Angelo... Perché parlavi con Christian Jones questa mattina? >>.

I suoi occhi si riducono a due fessure, e mi guarda severo, quasi arrabbiato. Ma che? Christian? Quello di stamattina? Come fa a saperlo? Come fa a sapere dove abito? E che cosa ho fatto questa mattina? E come lo conosce?

<< Non sono affari tuoi >> taglio corto ma lui non sembra contento della risposta dato che intensifica la presa sulle braccia e sul fianco.

<< Non uscirci... >> ringhia contro il mio viso.
<< perché? >> chiedo in un sussurro flebile. Mi sta facendo impazzire.

Le sue labbra sono ad un centimetro dalle mie, fremo dalla voglia di sentire il suo sapore, il suo respiro sul mio viso, la sua mano che ha preso ad accarezzarmi il fianco.

Spazio autrice.
Mi scuso se questi primi capitoli sono relativamente corti. Dal 20esimo in poi saranno più lunghi. Cercherò, nel frattempo, di aggiornare spesso.
-ilysm

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