Sono innamorata di Luke. Mi fermo di scatto. Accidenti. Avevo appena ammesso a me stessa che mi piaceva. E ora innamorata?
Ma come posso esserlo quando ad ogni passo che faccio ho paura di cadere? Di sprofondare nell'oscurità? Di tornare fra le braccia dei miei demoni?
Anche se in fondo credo che la vera domanda sia, sono pronta ad affrontare ancora una volta quel silenzio e quella perenne oscurità che mi ha avvolta negli anni e ancora continua? Non lo so.
Credo di no. Ma poi quando ho visto Luke lì, davanti a quel tizio losco che stava per colpirlo di nuovo, la paura che potesse rimanerne ferito o addirittura ucciso, si è fatta strada fra i miei pensieri.
Ed è stato terribile. Un vuoto all'altezza dello stomaco tremendo, il cuore si stringeva talmente tanto che per un attimo ho avuto paura non pompasse più sangue, e le lacrime...
non ho più pianto da quando Trevor mi ha rovinata. E in quel momento il groppo in gola era così forte che avrei voluto liberarmi di tutti quegli anni di sofferenza, di tutti quei giorni in solitudine, di tutte quelle sedute dal dottor Stuart.
Si, sono stata persino da uno psicologo. Ma non ero pazza, per niente. Il mio problema in quel periodo? John Brown ovviamente. Mio padre che credeva fossi pazza o schizofrenica credo. Ma ero sanissima, tra noi due non ero io quella con i problemi.
In ogni caso, quando ho visto Luke... ho capito di esserne innamorata. Ed ora è qui davanti a me, mi guarda confuso, un velo di tristezza negli occhi. Ma non parla, semplicemente mi si avvicina. Mi mette una mano sulla guancia, il suo naso sfiora il mio.
<< Non devi stare vicino a me Angelo... io sono come una pianta carnivora. Bella da vedere, ma se ti avvicini troppo, capace di distruggerti... >> sussurra l'ultima parola sulle mie labbra, i suoi occhi velati dalla malinconia, un piccolo sorriso triste e stanco, non il sorriso che illumina le mie giornate.
<< Io... non voglio >> lo guardo negli occhi, voglio che veda quanto voglio stargli vicino, che senta quanto ormai ho capito di amarlo.
Prende il mio mento tra due dita e alza il mio volto. Si avvicina ancora di più, lentamente. Continua a fissarmi, cercando di cogliere qualsiasi tipo di riluttanza, di ripensamento.
Ma non lo troverà, la mia voglia di baciarlo è alta, è costante. E glielo dico. Gli dico che non troverà ciò che vuole. E lui mi bacia. Mi bacia con rabbia e disperazione. Cerca di trasmettermi tutta la sua frustrazione, so che ne ha tanta, anche se non so a cosa sia dovuta.
E ci baciamo come se dovessimo dissetarci, come se fosse una boccata d'aria dopo una prolungata apnea, come se da quel bacio dipendesse tutto, come se fosse l'ultimo che ci sia concesso.
E così passiamo i minuti, non so quanti, ma non riesco più a respirare, e anche se mi duole staccarmi da lui, devo interrompere quel contatto magico che tra noi si è creato dal primo sguardo, e che nessuno potrà mai toccare.
Mi guarda ancora, poggia la fronte sulla mia, poi un sorriso furbo arriva a contornare i suoi lineamenti perfetti.
<< Sono ancora arrabbiato con te Angelo... mmh... ma da come muovi quella bella lingua potrei anche chiamarti Diavoletta >> il suo sorriso si trasforma in un ghigno, ed io accolgo appieno il doppio senso.
Sono sicura di essere rossa in questo momento, non sono una ragazza timida, ma Luke risveglia in me sentimenti ed emozioni che non sapevo neanche di poter provare quindi non me ne stupisco più di tanto.
Il suo ghigno si allarga ancora di più e in un nano secondo mi solleva senza alcuno sforzo e mi carica in spalla come un sacco di patate. Strillo per la sorpresa, e mi ritrovo a divincolarmi cercando di sfuggire alla sua presa ferrea, ma niente da fare, l'unica cosa che ricevo è solo una pacca sul sedere.
<< Dato che sei proprio una cattiva ragazza, facciamo un giro... >> continua sorridendo, continuando a portarmi imperterrito sulla sua spalla. Attraversa tutto il bosco sbucando ad est credo, non a nord, da dove siamo entrati.
Una jeep nera di presenta davanti ai nostri occhi, tirata perfettamente a lucido e pronta all'uso. Luke tira fuori un mazzo di chiavi dalla tasca destra dei suoi jeans neri attillati, che solo ora mi accorgo stargli da Dio.
Sento una sua mano all'altezza delle tasche dei miei jeans, del medesimo colore dei suoi, posteriore e mi agito leggermente quando tira fuori il mio cellulare per poi iniziare a digitare qualcosa.
<< cosa stai facendo? >> chiedo agitata non riuscendo a decifrare le sue intenzioni.
<< Mando un messaggio ai tuoi zii dicendo che tu e Jess passerete la notte fuori da un'amica. Non preoccuparti, Adam avrà fatto fare lo stesso con lei >>Ghigna soddisfatto del suo piano. Aspetta. Jess è con Adam. Ma allora Luke vuole che dorma con lui?! Oh signore, assolutamente no.
Non perché abbia paura delle sue intenzioni o che ci possano scoprire, diciamo che questo non è il problema più grande. Ma sono preoccupata delle mie azioni, e soprattutto di quello che potrei fare. Si, in poche parole non vorrei saltargli addosso.
<< Assolutamente no Luke! Dove dovrei dormire? E poi mi devi ancora delle spiegazioni. Della serie, cosa stavi facendo con quei tizi? E perché Adam e il tuo gruppo era con te? E perché ho l'impressione che volesse ammazzarti? >>
<< perché non era una tua impressione >> dice serio per poi mettermi sul sedile del passeggero e raggiungere velocemente il suo lato.
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Fall in love {-DoNotFallInLove-}
ChickLit{Completata}; Nel suo passato, Catherine detta Cat, ha dovuto affrontare i demoni peggiori che le potessero capitare. Il ragazzo misterioso che tormenta i suoi incubi e la madre con i suoi amanti che l'ha abbandonata in tenera età contribuiranno a r...