Capitolo 33

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<< Ho deciso di iscrivermi all'università alla fine dell'estate. Medicina >> dico facendo il mio ingresso trionfale in cucina.

Sono tutti riuniti per là colazioni e i loro sguardi sono abbastanza sconcertati da questa notizia improvvisa. Ma non solo per loro. Anche per me.

È passata una settimana da quando non ho più visto Luke. Ma non è questo l'importante ora. Ormai è un capitolo chiuso. Stop. Anche se non è semplice come sembra. Molte cose mi ricordano lui. Dei suoi fottutissimi occhi, o dei suoi baci o.... la devo smettere.

Infondo ha preso la sua decisione. Non vuole avere niente a che fare con me. Okay. Inoltre non mi ha neanche cercata. Oddio.... diciamo che dopo i primi tre giorni si è stancato.

Non ho risposto. A nessuna delle sue chiamate. Ero scossa. Ho sentito un dolore non indifferente quando l'ho visto con quella...

<< Cosa ti ha fatto cambiare idea? >>
<< Tuo padre lo sa? >>
<< Ma è fantastico tesoro! >>

Risposte e domande si accavallano distogliendomi dai miei pensieri. Che inevitabilmente portano a Luke.

<< Emh... mio padre lo sa si. Ma vorrei anche avere il vostro... come dire... appoggio >>

<< Ma certo! >> risponde zia abbracciandomi. Sono grata con tutta me stessa a questa donna. Ha sostituito una madre mai avuta, e dopo la morte dei miei nonni mi è rimasta a fianco. Non saprei come ricambiarla, ha fatto tanto per me. Hanno fatto tanto per me.

Mi guardo intorno e nel vedere i sorrisi incoraggianti di zio e Jess, non posso fare a meno di ricambiare.

Dobbiamo parlare. In camera mia.

Mi mima Jess prima di rifugiarsi al piano superiore.

<< Dobbiamo compilare i moduli, scegliere l'università, speriamo sia vicina, o hai bisogno di un appartamento tutto per te? Capiremo in ogni caso, e poi l'iscrizione e il piano di studi e... >>

<< Cara lasciala respirare >> le si avvicina lo zio venerandola con gli occhi. Sguardo che io non riceverò mai da Luke....

Mi mordo la lingua per interrompere questi pensieri e mi dileguo in camera di Jess.
La trovo distesa sul letto intenta a guardare il soffitto come se fosse la cosa più interessante abbia mai visto.

C'è qualcosa che non mi convince. Jess è... spenta? E perché ho il sospetto che sia per Adam? Strano a dirsi, ma è seria, troppo seria....

E quando il suo sguardo cade sul mio, con occhi velati di lacrime, capisco che la situazione deve essere degenerata. E non ci penso due volte ad aprire le braccia, ancora immobile sulla soglia.

E in meno di mezzo secondo mi ritrovo a stringerla fra le braccia sul letto, l'unico rumore udibile i singhiozzi di Jess che squarciano l'aria.

<< Jess... >> sussurro al suo orecchio cercando di calmarla.

<< Si faranno ammazzare >> continua a singhiozzare.

Ed eccolo lì. Il senso di oppressione che mi ha accompagnato per sette strazianti anni ritorna, dolore di una figlia per l'abbandono della madre, e con essa anche il padre, così egoista di se stesso da non accorgersi del suo dolore.

E in aggiunta il vuoto, colui che si era attutito rispetto a tre anni fa, con il tradimento di Trevor.

Luke. Si faranno ammazzare. Luke. Si faranno ammazzare. Luke rischia di farsi ammazzare.

Non c'è bisogno che dica chi. La mia testa punta solo in una direzione, e le sue parole si marchiano nella mia mente dando vita agli scenari peggiori.

Paralizzata. Ecco l'aggettivo migliore per descrivermi in questo momento. Paralizzata esternamente, ma anche all'interno. La mia mente focalizza solo quattro parole, non riesco a capire se la mia anima esiste ancora, il mio cuore sembra l'unico a ribellarsi dato il suo movimento incessante e così accelerato che ho paura esca da mio petto, e il mio respiro smorzato.

Luke si farà ammazzare
Luke si farà ammazzare

<< Cat ti prego... >> sussurra Jess scuotendomi leggermente ma io non riesco a distogliere i pensieri. Voglio spegnere tutto. La mia mente. Voglio smettere di soffrire. E di pensare.

<< Come... >> dico con voce atona, fredda, distaccata.

<< il loro gruppo è - singhiozza - sono l-loro >>
Continua lacerando il mio cuore ad ogni parola mentre un pensiero fisso spazza via tutto. Lascia solo una consapevolezza.

Il gruppo di Luke è immischiato in quei rapporti. Luke. I rifiuti. Lo smaltimento.

<< fanno parte della - prendo un respiro profondo - di un clan? Sono criminali? >>

<< No. Ma Adam non mi ha voluto dire... Cat! >>

Non la ascolto e mi dirigo fuori casa. Basta pensieri del cazzo. Non starò qua a struggermi per una testa di cazzo. Un bastardo. Un fottuto depravato. La persona che amo.... cazzo! Perché non posso avere un amore semplice? Non mi sembra difficile.

Perché non posso trovare un fottutissimo principe azzurro e finirla lì? No no e no! Non posso perché?

Sarebbe noioso. Niente vita solo vuoto

Non ragiono quando entro nel primo pub a disposizione e inizio a bere tequila scadente, nel tentativo di cancellare tutto. E ci riesco. Non credo di ricordare nemmeno il mio nome. Ma quello di Luke non se ne vuole andare.

E così, non so come, ma mi ritrovo davanti a casa sua. Il taxi alle mie spalle riparte ed io barcollo fino alla porta d'ingresso iniziando a suonare il citofono in continuazione, senza tregua, fino ad udire un rumore di passi provenire dall'interno.

Non mi interessa se ho svegliato qualcuno. Ma ho bisogno di parlargli per dire quanto vorrei strozzarlo in questo momento.

E quando appare a torso nudo sulla soglia, gli occhi assonnati e i capelli spettinati, non posso fare a meno di notare quanto sia bello e quanto mi sia mancato in questa settimana.

<< Cat? >> adoro come accarezza il mio nome con la lingua quando lo pronuncia, ma non è ora di perdermi nella sua bellezza.

<< cosa?... >> ma non fa in tempo a rispondere che entro come una furia in camera sua dirigendomi verso la sua camera per poi gettarmi sul letto.

*SPAZIO AUTRICE*
Volevo solo prendermi un momento per ringraziarvi per il risultato raggiunto.

#49 in romanzi rosa.

Vi ringrazio di cuore per questo importante traguardo per me e nulla, spero il capitolo vi sia piaciuto

Fall in love {-DoNotFallInLove-}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora