Capitolo 16

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Prende un respiro profondo e mi guarda intensamente. La mano sul mio fianco si è bloccata. Non parla. Mi guarda. Mi studia. Mi analizza. E continua a farmi impazzire.

Gioca con l'attesa, vuole che desideri quel bacio con tutta me stessa. E io lo voglio.

Ma è sbagliato. Non possiamo farlo. Siamo come il sole e la luna, distanti come le stelle fra di loro, due corpi destinati a viaggiare su due rette parallele, non abbiamo un punto di incontro, non possiamo.

Fuori è buio, la luce flebile della luna illumina il suo viso. È perfetto. È un dio greco. È un diavolo. Il mio tentatore. Il mio peccato più grande. Come possono due anime così diverse come noi completarsi?

A volte non basta. Non ci si capisce. Non ci si affronta. Non si risolvono i problemi. E questo porta al dolore. Grande, buco nero che risucchia forze ed energie.

Io mi sono rialzata una volta, non riuscirei a farlo di nuovo. Lui anche deve averlo fatto, lo leggo nei suoi occhi, lo vedo nella sua anima.

Chissà se ha sconfitto i suoi demoni, chissà se ancora lo tormentano come i miei.

<< Non riesco a saperti vicino a lui. Non voglio vederti vicino a lui. Non voglio che ti tocchi, che arrivi a baciarti o anche solo che ti sfiori. >>

Un sussurro sulle mie labbra. Un battito in meno. Una capriola. Una scia di baci sul mio collo. Si avventa su di esso, morde, lecca, assapora, bacia, soffia.

Ed ecco i brividi, le sensazioni, il fuoco, le farfalle, qualcosa di intenso che non devo provare per lui.

Questa... attrazione fra di noi non deve trasformarsi in altro. Non può venire qui a baciarmi come vuole. Non può ordinarmi con chi stare e chi no. Non può bussare alla porta del mio cuore. E io non posso assolutamente farlo entrare.

Si stacca quando è soddisfatto del suo lavoro. Il solito ghigno perfetto ad incorniciare il suo volto.

<< voglio che siamo amici >> Sta scherzando vero? Gli amici non si baciano, non si sfiorano così, non provano queste emozioni. Non sono così e basta. Quasi scoppio a ridere ma mi contengo.

<< Amici... noi? >>
<< Si, non riusciamo a stare lontani e voglio vederti quando voglio. Sei un ottima compagnia Angelo >>

E si alza da me avviandosi alla finestra.
<< Gli amici non si baciano, non si sfiorano e non lasciano segni marcando il territorio come animali >>

Indico il segno sul collo che ha lasciato poco fa.
<< Martedì al bar sulla spiaggia dove ci siamo incontrati bambolina. Ci si vede Angelo>>
E detto questo, con un salto agile sparisce nel buio della strada.

Stordita. Ecco come mi sento adesso. Stordita per come se ne è andato.

Confusa. Confusa per quello che mi ha detto. Amici? Dice sul serio. Non riusciremo mai ad essere amici. Insomma, basta guardarci. Però in fondo ha ragione. Non riusciamo a stare lontani.

È davvero così anche per lui. Il mio cuore inizia a battere velocemente al solo pensiero.
No! Non devo pensare a questo.

Faremo un periodo di prova, e se funziona okay. Altrimenti abbiamo chiuso. Niente incontri, niente baci, niente più sguardi... niente.

Ma è meglio così... giusto?
I miei pensieri vengono interrotti dal suono del campanello. Lancio un'occhiata all'orologio. Le 12:30 di sera. Chi può essere adesso?

Fall in love {-DoNotFallInLove-}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora