Capitolo 30

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<< Allora, non mi racconti del tuo viaggio in Spagna? >>

Sono qui seduta al Riki's ad uno dei tavoli davanti a Christian per il nostro famoso caffé. Ad essere sincera non avevo molta voglia di presentarmi dopo tutto ciò che è accaduto ieri sera.

Dopo che Luke mi ha scongiurato di non lasciarlo, dopo che mi ha perforato l'anima con il suo sguardo supplicante, e dopo avermi fatto stringere il cuore per la sua posizione vulnerabile mi ha baciata.

Ma non uno di quelli che ci siamo scambiati in precedenza. Questo era più... intenso. Non troverei altro aggettivo per descriverlo. Era dolce, ma allo stesso tempo trasmetteva tutto il dolore e la paura che Luke celava dietro il suo sguardo duro e freddo.

E quel bacio, così possessivo, sensuale, dolce, romantico, da lasciarti senza fiato... trasmetteva di più. Io so quello che ho provato in quel momento. Altro che farfalle, uno zoo si celava all'interno del mio stomaco.

Il cuore scalpitava nel mio petto, i brividi dove il suo tocco infuocava la mia pelle, le sue labbra morbide sulle mie, le lingue in una danza giocosa di passione e... amore.

Non sono pazza. Ho avvertito quel sentimento durante quel bacio. E se non avessi ammesso prima a me stessa di essere innamorata di Luke, sarei scappata a gambe levate da villa Collins. E sarei ritornata in palestra per altre settimane credo. Anzi no, avrei sicuramente fatto ciò.

E non mi sono meravigliata quando Luke, appena staccatosi dal bacio è andato via. Sono sicura che anche lui lo abbia sentito. Abbia sentito quel legame che ci tiene uniti, indissolubile, che si diverte a giocare e sfidare il destino.

Ed io sono rimasta lì immobile sul letto, il cuore ancora pulsante e il calore propagatosi in tutto il corpo.

La notta, non è andata altrettanto bene. Gli incubi sono tornati peggiori di prima, dato che questa volta il protagonista in questione era Luke stesso. E non ho dormito molto, tre o quattro ore al massimo.

Mi ci sono voluti chili di correttore per coprire le profonde borse sotto agli occhi, almeno non volevo sembrare un mostro anche agli occhi di Christian e di tutto il locale.

Tornando alla realtà, Quest'ultimo inizia a raccontarmi di tutte le esperienze vissute durante il suo viaggio, delle persone cordiali e simpatiche che ha incontrato e di tutti i piatti strani e tipici che aveva assaggiato.

Cercavo in tutti i modi di prestargli attenzione, ma davvero non ci riuscivo. I miei pensieri erano puntati su di Luke e sul mio rapporto di amore-odio con lui.

Lo amavo si, e occupava quindi il posto nel mio cuore.

Lo odiavo? Probabilmente anche per il suo comportamento testardo e terribilmente bipolare. E per questo occupava il posto nella mia testa.

Argh non era possibile, si era impossessato di ogni mia cellula, si era infilato in ogni fibra del mio corpo, aveva bussato alla porta del mio cuore, e se lo portava tranquillamente con se, in bilico fra il prendersi cura di esso o rovinarmi per sempre.

<< E come mai tu invece ti sei iscritta in palestra? Non ricordo di averti notata prima. E una bella ragazza non passa mai inosservata >> dice concludendo il tutto con un dolce sorriso. Le mie guance vanno a fuoco, ne sono certa.

Christian continua a scrutarmi in attesa di una risposta, i suoi lineamenti dolci e rilassati, le parole misurate che metterebbero a proprio agio chiunque. Qualsiasi ragazza sana di mente gli sarebbe saltata addosso a quest'ora.

Ma io ho sempre sostenuto di avere dei problemi, quindi. E sinceramente la mia mente é costantemente occupata dall'immagine di Luke di ieri sera, dubito fortemente che un altro ragazzo possa occupare il suo posto.

Ma perché non potevo essere innamorata di un ragazzo come Christian? Con lui non credo avrei sofferto parecchio. Come tutte le coppie normali saremmo andati al parco, al cinema, al mare coronando una relazione... noiosa. Credo sia questo il mio problema.

Voglio qualcuno che mi faccia sentire libera come Luke, viva, forte, desiderata.

Scuoto la testa e ritorno al presente, Christian mi guarda ancora in attesa di una risposta.

<< Ho avuto dei problemi e dovevo liberarmi, liberare la mente >>. Spero che questa risposta gli sia sufficiente. In fondo cosa potrei dirgli?

" Sai sono stata a casa di Luke Evans, presente il ragazzo incolpato di essere a capo di un gruppo pericoloso? Beh quello, mi ha portata a casa sua e poi in camera dove ha iniziato a spogliarsi diventando un diavolo tentatore e in quel momento mi ha ricordata che sono debole con lui, quindi il passato ha avuto la meglio. Sono scappata in un bosco, nascosta su un albero e trovato il volantino della palestra e ho detto 'perché no?'' "

Okay decisamente non mi sembra la soluzione migliore.

<< Cos'è che ti turba tanto Catherine? >> mi dice con un tono di voce basso e roco, si inclina leggermente sul tavolo avvicinandosi a me e guardandomi con i suoi occhi verdi in attesa di una risposta che io non riesco a dare.

Deglutisco rumorosamente, e nervosa mi guardo intorno. Non mi piace essere al centro dell'attenzione, essere scrutata completamente. Sono più la ragazza che ascolta.

Sto per aprire bocca quando il mio telefono squilla strappandomi un sospiro di sollievo.

<< Scusa un attimo >> e così dicendo esco dal locale.

<<Beth?>>
<< Cat! Non ti sei dimenticata della festa vero? >>
<< No Beth tranquilla, ma devi inviarmi indirizzo e ora >>
<< presto fatto tesoro, vestiti sexy mi raccomando. Stasera dimentichiamo Luke! >> strilla eccitata provocandomi una fitta all'orecchio. Mugolo in segno di disapprovazione e lei ride dall'altro capo.
<< Ti passiamo a prendere noi. Pronta per le otto! E niente coprifuoco! >>
E neanche il tempo di rispondere che ha già chiuso.

Sospirando rientro nel locale, avvertendo Christian che devo tornare velocemente a casa.
Cerca di offrirmi un passaggio ma rifiuto categoricamente.

Ho bisogno di una lunga camminata per riordinare i pensieri e per togliermi la pessima sensazione annodatasi nel centro del mio stomaco.

Fall in love {-DoNotFallInLove-}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora