Capitolo 19

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Sono qui in perfetto orario. Ci siamo io e la spiaggia adesso. Il sole ormai sta tramontando, e il mare ondeggia tranquillo, si abbatte pacatamente sulla sabbia per poi tornare indietro.

Ecco. Credo che la mia vita vada così. Per ogni progresso che compio, c'è sempre qualcosa che mi porta indietro, nel passato, fra le braccia dei miei demoni. Nel mio inferno. Ovviamente.

Da bambina adoravo il mare. D'estate andavo ogni giorno, che i miei volessero o no. Soprattutto di notte.

E già, anche a quell'epoca amavo l'avventura, le sfide. In fondo volevo solamente rilassarmi. Quel periodo era un continuo litigio fra i miei. E io non avevo intenzione di rovinarmi la mia infanzia oltre e sorbirmi tutte quelle grida inutili.

La fine la conoscevo già. Era abbastanza ovvia in fin dei conti.

<< Sei venuta... >> un sussurro contro il mio orecchio. Un respiro sul mio collo. Un corpo perfetto che sfiora il mio. La solita esplosione di emozioni a farmi compagnia.

<< Non accettavi un no >> dico girandomi e guardandolo con un sopracciglio inarcato in segno di sfida.

Sorride, un semplice sorriso che ha comunque un grande effetto su di me. Il mio cuore prende a martellare più velocemente, e mi è quasi impossibile rimanere concentrata in questo modo.

<< Vuoi fare una pazzia con me amica? >> mi chiede marcando l'ultima parola e ammiccando.

Una pazzia? L'ho già fatta venendo qui, credendo che potessimo uscire come una coppia di semplici "amici" e preparandomi a tenere sotto controllo i miei ormoni. Non è una pazzia questa? Perché io lo chiamerei istinto masochista. Però vabbeh.

<< che genere di pazzia? >> chiedo perdendomi in quelle iridi meravigliosi. Il grigio dei suoi occhi, le tempeste, nei miei azzurri, il cielo limpido a confronto.

Come fanno due persone essere così diverse eppure così... uguali? Simili?

<< ha importanza? >> chiede. Effettivamente no. Farei di tutto credo. Qualunque cosa esca da quelle labbra ha il potere di sottomettermi. Quindi effettivamente è relativa la cosa. Ma di certo non glielo voglio far sapere.

Inizia a spogliarsi sotto il mio sguardo allibito. Ma che cazzo sta facendo? Come pretende che non gli salti addosso? Dio un corpo così dovrebbe essere illegale.

<< C-cosa stai f-facendo? >> chiedo balbettante.
<< Faccio un bagno? >> chiede ironico guardando verso il mare con il suo solito ghigno sexy sulla faccia.

Poi punta i suoi occhi nei miei e allunga un braccio nella mia direzione?
Non vorrà veramente fare il bagno vero?

Non riesco comunque a non percorrere tutto il suo corpo con il mio sguardo famelico e curioso per poi soffermarmi sulla perfetta V che sparisce nei boxer.

Lui continua a guardarmi con il suo solito sorriso soddisfatto mentre io distolgo lo sguardo lentamente.

<< Vieni anche tu >>. Continua a tenere il braccio disteso verso di me. Leggo nei suoi occhi il suo divertimento nel vedermi così sperduta e in un certo senso "razionale".

Il mio istinto dice di mandarlo beatamente a quel paese.
Ma ovviamente la parte competitiva di me ne risente.

<< Una foto durerebbe di più >> si avvicina sussurrando al mio orecchio provocandomi i soliti brividi.

Ora voglio provo divertirmi un po'. Gli lancio uno sguardo sensuale per poi afferrare i lembi della mia maglietta e tirarla via. Le sue pupille si dilatano e il suo sguardo scende sul mio seno generoso. Si morde il labbro inferiore mantenendo lo sguardo fisso su di me.

Lentamente porto una mano sul bottone dei miei jeans per poi abbassarli del tutto.
Si allontana di un passo squadrandomi senza ritegno da capo a piedi.

Sono soddisfatta di aver seguito il consiglio di Jess di mettermi un completo in pizzo nero come intimo "in casi estremi" come dice lei. La parte donna di me è lusingata da questa attenzione e questo mi spinge a giocare ancora un po'.

Mi avvicino lentamente dondolando i fianchi in modo sensuale. Con la coda nell'occhio, noto il tessuto dei suoi boxer tendersi e sorrido soddisfatta.

Una volta vicino a lui, appoggio entrambe le mani sul suo petto e avvicino delicatamente la bocca al suo lobo, mordendo delicatamente.

Sento le sue mani raggiungere i miei fianchi in una presa ferrea e comincio a strusciarmi lentamente su di lui.

<< una foto dura di più >> sussurro rievocando le parole che prima ha usato contro di me.

Detto ciò mi stacco di colpo e mi dirigo verso l'acqua sorridendo come un ebete per il suo viso contratto in stupore, eccitazione e delusione.

<< allora vieni? >> dico una volta raggiunto il bagnasciuga.
Mi guarda ancora per un secondo per poi venire verso di me. Inizio ad entrare in acqua, lascio che la fresca sensazione racchiuda il mio corpo.

Fall in love {-DoNotFallInLove-}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora