Cpitolo 29

639 25 2
                                    

Sono le 6 del mattino e tutti completamente zuppi decidiamo di tornare nelle nostre stanze a dormire , entriamo tutti in ascensore , tranne Sophie che decide di tornare a dormire nel nostro hotel. Mentre siamo in ascensore mi giro verso Francesco che è bagnato come un pulcino e lo stringo in un abbraccio 《grazie per avermi difesa stasera Frà,  conta tanto per me》 lui mi stringe a se e poi con una mano mi scompigliati i capelli 《questo ed altro per te piccoletta》.
Siamo tornati in camera ed io ho bisogno di  una doccia all'istante , mi precipito in  bagno e spogliandomi velocemente mi butto sotto il getto tiepido che mi coccola, poco dopo sento due mani posarsi sui miei fianchi e mi volto verso Federico , con l'acqua che gli scende addosso è una visione celestiale e non resisto , porto le mie braccia intorno al suo collo e lo attiro vicino a me baciandolo. Rimaniamo sotto il getto tiepido che cicoccola, il biondo mi afferra dalle cosce e io le intreccio intorno al suo bacino, posa la sua fronte contro la mia guardandomi negli occhi 《non voglio perderti, non voglio che ti allontani o scappi mai più da me, ho bisogno di te》 sussurra come fosse un segreto solo nostro e poi si spinge dentro di me lasciandomi gemere aggrappata a lui.
Dopo un tempo infinito siamo usciti dalla doccia e dopo esserci asciugati finalmente ci siamo buttati nel letto ; la mia testa è sul petto del biondino che mi accarezza  ritmicamente i capelli , mi godo ogni attimo sapendo che tra qualche ora dovrò ripartire. Sento un nodo formarsi alla gola e cerco in tutti i modi di non piangere , ma qualche lacrima sfugge al mio controllo bagnando il petto del biondino che subito ribalta le posizioni portandosi su di me 《shh piccola , sono ancora qui , ce la faremo , tornerò presto da te te lo prometto 》afferma sincero rispondendo ai miei dubbi inespressi; mi accoccolo di nuovo a lui e piano piano mi lascio cullare dalle sue  carezze cadendo finalmente fra le braccia di Morfeo.
Sono le 14 e siamo tutti nella sala da pranzo dell'albergo , mancano all'appello solamente Sophie e Filippo ma probabilmente lui è ancora su che dorme , mentre la mia amica sarà ancora nel nostro hotel. Mentre bevo l'acqua per poco non mi strozzo quando dalla porta principale fanno il loro ingresso Sophie e Filippo mano nella mano , tutti gli occhi sono  puntati su di loro e la prima ad aprire  bocca è proprio Amelì 《non dovevi mica dormire nel nostro hotel tu ?》 La mora sorride e si avvicina di più a Filippo 《infatti è li che ho dormito, ma non ho mai detto che sarei stata da sola》. Rimaniamo tutti a bocca aperta e prima che arrivi il camerire per ordinare trascino Sophie e Amelì nel bagno perché ho assolutamente bisogno di sapere. Fisso Sophie in attesa del suo racconto e lei capendolo da libero sfogo alla sua bocca  《cosa volete che vi dica ? Ieri mentre cercavamo Marty che era dispersa con lo psicopatico del suo ex lui mi è stato vicino e mi ha asciugato le lacrime cercando di alleviare i miei sensi di colpa , abbiamo poi riso e scherzato tutta la sera e quando voi  siete saliti in camera io stavo andando via e Filippo si è offerto di accompagnarmi in hotel 》 si ferma e con una mano si accarezza il collo facendoci così notare un evidente marchio viola , la incito a continuare e lei arrossisce ancora di più e per un momento ho paura vada a fuco , ma poi riprende a parlare 《 quando siamo arrivati sotto l'albergo l'ho abbracciato e gli ho detto cosa significava la sua voce per me , lui non ha perso tempo e mi ha baciata , dicendomi che mi aveva notata subito e che aveva avuto subito voglia di avermi sua e di prendersi cura di me , così siamo saliti in camera e Niente.. insomma dai su  avete capito》 termina scatenando una risata di gruppo; la guardo e con sguardo malizioso la punzecchio 《bhe , sei stata a letto con Irama e non mi dici se ti è piaciuto ? Cos'è è stato scarsino ? 》 per tutta risposta la mia amica solleva un sopracciglio e mi punta un dito contro 《Avrai anche rubato il cuore di Rossi mia cara , ma per come è andata la mia nottata mi sorprendo che non mi abbiate sentita gridare dalle vostre stanze》. Scoppiamo tutte a ridere e ci dirigiamo di nuovo verso il tavolo dove i nostri cavalieri (si fa per dire visto che si stanno tirando la mollica del pane) ci attendono.
Il pranzo procede tranquillo fra risate e molliche di pane volante, una frase di Francesco però mi catapulta di nuovo  con i piedi a terra 《è quasi ora di partire ragazzi , abbiamo treni aerei e van da prendere.. mi mancherà tutto questo》.

Juntos || Benji&Fede|| Federico Rossi||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora