Sono quasi 10 giorni ormai che sono a Modena ,tutti pensano che io sia ripartita 3 giorni fa quando invece me ne sto rintanata in una stanza presa in affitto su Corso vittorio Emanuele.
Passo le mie giornate a guardare film e serie tv ed esco solo quando sono sicura di non incontrare nessuno che possa conoscermi.
Federico non lo sento dal giorno della mia partenza.. ha pienamente rispettato il mio volere e mi ha lasciata andare ma Dio solo sa quanto mi manca. Fingo con tutti di stare meglio,ma solo io so che in realtà la notte mi sveglio di scatto cercandolo nel letto , continuo a guardare i nostri video e le foto scattate insieme cercando di trovare anche il più piccolo indizio , la più piccola crepa che possa farmi capire quando il nostro rapporto è andato in frantumi , quando effettivamente io ho iniziato a non bastare più al biondo con gli occhi di ghiaccio ; analizzo ogni particolare ma per ogni immagine o fotogramma che scorre davanti ai miei occhi io ho solo ricordi felici e pieni d'amore. Mentre sono intenta a fissare una foto che ritra me e Rico in piscina che ci schizziamo l'acqua il mio telefono si illumina e il viso solare di Ben appare sullo sfondo segnalando una chiamata in arrivo , la ignoro e torno a fissare quel ricordo felice. A quanto pare però il mio migliore amico non demorde e dopo la 3° chiamata ignorata decido di rispondere 《Signorina non permetterti mai più di ignorare le mie chiamate!》 Mi tuona contro il moro con una voce alquanto isterica , per la prima volta dopo tanto tempo accenno un sorriso sincero 《ciao anche a te signorina , sei mestruato per caso o sei acido così al naturale?》 lo sento ridere dall'altra parte della cornetta e il cuore mi si riempie di gioia , questo ragazzo è un portatore sano di positività. Stiamo qualche minuto a parlare del più e del meno quando con molta nonchalance mi comunica di essere appena arrivato a Modena.. 《che ci fai a Modena Ben ?non dovresti essere in studio a Milano a lavorare?》 Chiedo con il cuore in gola , con molta calma mi spiega che aveva voglia di tornare a casa e staccare un po' la spina, che l'aria a Milano era pesante da giorni e in studio non riuscivano ad essere produttivi. Continuo la conversazione con il moro ancora per un pò, quando sto per attaccare lo sento sospirare 《mi manchi tanto ragazzina sai ? 》mando indietro le lacrime e cerco di mantenere un tono calmo 《anche tu Ben mi manchi da morire》rimaniamo qualche istante ancora a parlare e poi ci salutiamo.***
Sono ormai le 3 di notte e non riesco a riprendere sonno ,mi sono svegliata di scatto cercando Federico ma come al solito lui non c'è. Decido di vestirmi e fare una passeggiata in centro , stare chiusa in questa stanza mi sta portando alla follia.
Cammino per i vicoli della città che per tanto tempo ho sognato di visitare e che ora è diventata il mio nascondiglio , le strade sono silenziose e l'aria fresca mi accarezza la pelle. Resto per qualche minuto a fissare le fontantane che cambiano colore in Piazza Roma,ricordo di averle viste tante volte nelle instagram stories di Federico e di aver desiderato ardentemente di essere qui ed ora che ci sono ha tutto un'aria maledettamente malinconica. Cerco di scacciare questo pensiero dalla testa e mi dirigo verso piazza Duomo , passo sotto i portici e osservo le vetrine dei negozi chiusi.
Mentre sono intenta a guardare i sampietrini della pavimentazione di piazza Duomo mi accorgo che qualcun'altro fuori di testa come me è in giro alle 3 del mattino , sono un ragazzo ed una ragazza che se ne stanno abbracciati al centro della piazza , l'immagine mi intenerisce e mi ricorda di quanto bello fosse stare fra le braccia di quello che era il mio ragazzo.
Passano pochi istanti e il peso dell'intero universo sembra schiacciarmi , i due ragazzi si sciolgono dal loro abbraccio e riconosco in un attimo entrmbi : Sono Federico e Laura. Sento ogni parte di me andare in frantumi e mi porto una mano davanti alla bocca per trattenere i singhiozzi dovuti alle lacrime che prepotentemente sbucano fuori dai miei occhi. Evidentemente non riesco a passare inosservata e gli occhi di lui si puntano si di me e per un secondo sembra abbia visto un fantasma. Federico passa velocemente lo sguardo su di me e poi si volta verso Laura per poi tornare ad incastrare i suoi occhi nei miei ; muove un passo verso di me e d'istinto mi volto e inizio a correre nella direzione opposta alla sua ,sento la sua voce alle mie spalle che mi prega di fermarmi ma non ci faccio caso e continuo a correre senza nemmeno voltarmi fino a quando non sento più nessun rumore.
Sono rintanata nel parco su una panchina nascosta dai cespugli ,ho le braccia strette al petto e penso che tra poco affogherò nelle mie lacrime. Sono le 4.30 del mattino ed io mi sento distrutta, tutti i pensieri , le ipotesi ,il mio sentirmi sbagliata erano assolutamente inutili. Lui era tornato da Laura , voleva lei, quella notte a Milano era lei che chiamava tesoro ,voleva rivedere lei ,ed io sono stata così stupida da non accorgermi di nulla. Nel silenzio della notte il vibrare del mio telefono riecheggia chiaro e forte , sullo schermo appare il volto di Benjamin ed io ringrazio Dio sia lui a chiamare 《So del tuo incontro di stanotte ,cosa cazzo ci facevi in giro per Modena alle 3 del mattino ? Non dovevi essere a Pescara?》 Mi sbraita contro con un tuono che è un mix fra il furioso e il preoccupato; con l'ultimo filo di voce che mi rimane fra i singhiozzi lo imploro 《Ben ti prego vieni a prendermi sono al parco.. ho bisogno di te》. La chiamata si chiude e dieci minuti dopo lo vedo comparire con un paio di pantaloncini banchi e una felpa nera , quando nota la mia figura rannicchiata sulla panchina mi corre incontro e mi stringe in un abbraccio che finalmente mi fa sentire a casa. Piango fra le sue braccia e lo stringo forte a me , lui mi accarezza la schiena e lascia piccoli baci fra i miei capelli cercando di calmarmi 《vieni andiamo a casa, ci sono io con te e non ti lascio più piccola》.
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Juntos || Benji&Fede|| Federico Rossi||
FanficLa storia di una ragazza come tante: Martina , che si trova da un giorno all'altro catapultata in una realtà che la lascerà senza fiato; tutto grazie ad un "incidente". Perchè si sa : SUCCEDE TUTTO PER UNA RAGIONE.