8. Lezioni?

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«Allora, mi spieghi cosa diavolo sta succedendo?» chiese Zayn, dopo esserci seduti ad un tavolino durante la mia pausa.
«Non prendermi per pedofilo, okay?» sbottai, lievemente in imbarazzo.
«Non se mi dirai i motivi del tuo comportamento» replicò, incrociando le braccia al petto.
«Credo di aver preso una brutale cotta per il migliore amico di Liam, sai già la storia» brontolai, notando la sua, fin troppo prematura, risata.
«Scusa amico, ok? Ma non penso che lo trovo estremamente eccitante significhi voglio sposarlo!» sbottò, gesticolando.
Sospirai.
Non capisci nulla.
«È proprio questo il punto. Non nego che mi faccia impazzire sotto quel punto di vista, insomma, è una sorta di prototipo standard di attraente schiavo del sesso. Ma non è solo questo.»
Mi guardò con sguardo interrogativo.
Mi avvicinai, quindi, piegandomi col busto sul tavolo di fronte.
«Non mi tocco da quando mi ha scoperto, non vedo un singolo film, nulla.»
«Cazzo» bofonchiò il moro, guardandomi semi scandalizzato.
«Ti fa davvero un brutto effetto» continuò, scrutandomi da testa a piedi.
«Credo di aver bisogno di aiuto.»
«Credo di aver bisogno dei tuoi soldi. Sai, sei indietro col pagamento di almeno tre pacchetti.»

•••

Harry era ritornato due giorni dopo il nostro incontro in gelateria, e io avevo fatto di tutto pur di stargli alla larga.
La galera era l'ultima cosa di cui avevo bisogno.
E dire che l'avevo già rischiata, per atti osceni in luogo pubblico, ma questa è un'altra storia.
Quando fu ora di cena, però, non potei non sedermi a tavola e Santissimo kebab preparato da Zayn.
Liam doveva andare in bagno.
Se è un suo piano giuro che lo spezzetto e lo uso come i biscotti sbriciolati sopra ai gelati che servo.
Harry smise di masticare il suo boccone e mi fissò, i suoi occhi dritti ai miei.
«Uhm, Loueh» miagolò, piano.
«Mh?» chiesi, concentrandomi sul mio cibo e pretendendo di essere troppo affamato per guardarlo.
Affamato di cosa, poi, è tutto un altro conto.
«Avevi promesso che mi avresti insegnato.»
Mollai le mie posate.
Dovrei imparare a chiudere la mia boccaccia canterina.
«Non so se sia una buona idea» cantilenai, quasi implorandolo.
«Ti prego, sono stanco di essere preso in giro perché non so nulla al riguardo.»
Si stava davvero comportando da tredicenne o era solo una mia fantasia?
E mi stava davvero supplicando?
«D'accordo» sbottai, sentendo subito dopo i passi di Liam che ritornava a tavola.

•••

Era notte fonda e ringraziavo il cielo e la Santissima Nicky Minaj col suo culo mai bello quanto il mio per l'invenzione del week-end.
Infatti, non riuscivo a prender sonno.
Forse sapevo, mi aspettavo di veder arrivare Hazza Terrazza da un momento all'altro e così fu.
La porta si aprì piano e fece la sua comparsa, stavolta indossando un suo pigiama, bianco.
«Prima lezione?» mi chiese, un po' titubante.
Lo trovai tenero e il mio cuore iniziò a saltare la corda.
«Siediti» gli indicai il letto, mettendomi seduto a sua volta.
«Da dove dovrei iniziare?»
«Beh, so cos'è un pene se te lo stai chiedendo. E ho scoperto grazie a te cos'è la masturbazione. Anche se non ne ho mai fatto, uhm, uso.»
Strabuzzai gli occhi.
Che diavolo di ragazzo avevo davanti?
Una sorta di Gesù Cristo moderno o un futuro Papa? O un essere alieno asessuato?
«Ma avrai avuto almeno una volta un, ehm, un'erezione» sbottai, alzando gli occhi al cielo.
«Se sempre sai cos'è» mi lasciai sfuggire.
«Oh, si. Ma se dormo passa» replicò quello, sorridendo come un bambino.
«Oh» reagì, rimanendo qualche secondo in silenzio.
La mia mente stava vagando, qualche flash del piccolo che si addormentava con quella sensazione in mezzo alle gambe e porco Zayn Malik, basta.
«Uhm» dissi, contorcendomi sul lenzuolo.
«Parlare di queste cose ti fa andare di nuovo stretti i pantaloni» sogghignò lui, e in quel momento sembrava tutto tranne che inesperto o innocente.
«Beh, credo sia normale, no? Ti ho già detto che mi piacciono i ragazzi» cercai di giustificarmi, ponendo una mano davanti al mio cavallo per nascondere alla meglio.
Lui guardò in basso per qualche secondo, poi sollevò lo sguardo e arrossendo sussurrò:«Anche i miei sono stretti, vuol dire che anche a me piacciono i ragazzi?»

Spazio autrice🗣
Vorrei sapere se la copertina vi convince o se dovrei cambiarla, ditemi un po voi!
xx

YOU'RE TOO CUTE! | Larry Stylinson |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora