Nota: Clara in questa storia è la madre di Louis e Liam, se non si fosse capito.
Ovviamente è un personaggio del tutto fittizio, di mia fantasia.La madre di Louis è sempre stata una donna assente, abituata a non lavorare duro, a ricevere tutto e subito e nel più semplice dei modi.
Quando divorziò col marito, molti molti ma molti anni fa, decise di non chiedergli neppure un centesimo.
E unì ciò al volersi prendere una sorta di rivincita, una bella vendetta.
Era caduta in basso, lo sapeva, lo ammetteva.
Concedersi a uomini ricchi solo per ricevere regali costosi e poterli rivendere, stare con loro solo per poco ottenendo ciò che pretendeva.
Ma mai, mai, era sprofondata.
Quella sera, però, dopo un forte litigio con il suo nuovo cliente, un punto fermo.
Un "so che vuoi solo i miei soldi", porte che sbattono e lui che la lascia.
E lei che si da della stupida perché ha infranto la sua unica regola, in tutto quel mondo sprovveduto e malsano che si era creata: non innamorarsi.
Lo aveva visto mentre la cacciava di casa, mentre le urlava contro.
E si era persa.
Ed ora, ubriaca e con ancora indosso l'abito che avrebbe dovuto indossare per la serata, con i capelli in disordine e senza scarpe, vaga nei pressi della sua abitazione.
Ha lasciato il telefono al bar, o forse è troppo stanca per chiamare Louis e dirgli di venirla a prendere.
O forse, se ne vergogna.
E si vergogna anche quando una voce urla il suo nome, riscuotendola.
«Clara! Cosa ti è successo?»
Vede la donna correrle incontro, e solo allora capisce di avere davanti ad Anne Styles.
È la madre di un amico di suo figlio, l'avrà vista si e no un paio di volte, non sa nulla di più.
E non sa nulla neanche quando si sdraia sul divano, e quando si addormenta.
La consapevolezza arriva solo al suo risveglio, accompagnata da quella sensazione orribile che prova per se stessa.
«Tutto bene?»
Anne è preoccupata, spaventata, quasi trema.
«Si si, io- mi dispiace» ha il coraggio di dire, guardandosi attorno.
«Va tutto bene, chi è stato? Possiamo denunciarlo alla polizia e-»
«No, no. Non è colpa di nessuno» si ferma, riflette, riprende «in realtà è solo colpa mia.»
E parla, per la prima volta dopo anni.
Racconta tutto, poi piange, si asciuga le lacrime e ricomincia, piange di nuovo, si arrabbia, litiga con la propria anima, termina, sta in silenzio.
«Sono una stupida, tu non- io non volevo, chissà cosa penserai di me» si dispera, gettandosi le mani fra i capelli.
Puzzano di alcool.
«Clara» le prende la mano, si guardano negli occhi.
Non vi sembra essere ripudio o pena nello sguardo di Anne, e lei ne è sorpresa.
«Io non voglio giudicarti, conosco Louis e conosco Liam, so anche che siete delle brave persone. Ma devi mettere una pietra sopra a tutto questo, se non vuoi vederti così.»
Sembra capirla, sembra consolarla.
Sembra comportarsi da amica.
Clara non ha mai avuto amiche, non ne ha mai avuto il bisogno.
«Io devo» risponde, guardando il pavimento.
«No, puoi ricominciare.»
Ci pensa, sospira, scuote il capo, ci ripensa, la guarda.
«Conosci Louis?»
Lei annuisce.
«Anche Liam?»
Di nuovo un cenno del capo.
«Sono- sono dei bravi ragazzi?»
«Liam ha un grande cuore, ma ha paura di qualcosa che deve ancora accettare. Me lo ha raccontato Harry.
Louis è fantastico, lui-»
Anne si ferma, sorride, le brillano gli occhi.
«Lui ama il mio Harry, e se ne prende cura» dice poi, il cuore pieno di gioia.
Clara rimane a fissarla, prima di chiedere «Stanno insieme?» e sbianca al sentire la risposta.
«Io- io non lo sapevo.»
Quasi singhiozza.
Anne le si avvicina e le chiede, con un tono triste, non di rimprovero:«Quante cose ti sei persa sui tuoi figli, Clara?»Liam's POVS
Non avevo mai avuto così tanta paura in vita mia.
Quando le labbra di Zayn si staccarono dalle mie, le mie mani iniziarono a tremare.
«Forse ho capito male, non dovevo? Io-» iniziò il moro, andando anche lui nel panico.
«No, no» mi affrettai a dire, mettendomi la testa fra le mani e accasciandomi sulle mie ginocchia.
Singulti iniziarono a scuotermi, non capivo cosa mi stesse succedendo.
«M-mi dispiace» ebbi le forze di mormorare, per poi sentire le sue braccia circondarmi e stringermi forte.
«Capisco quanto possa essere difficile all'inizio, e so anche che molto probabilmente non sei pronto a questa cosa, e poi io sono più grande di te-» si fermò, sospiro e cercò qualcosa in uno scomparto dell'auto.
Mi porse un foglio spiegazzato.
«Allora avevi solo 12 anni, iniziai a sospettare qualcosa. Ma poi parlavi sempre di quanto fosse carina Sandy Storm, ricordi? Ho scacciato via i miei pensieri, ma non avrei dovuto.»
Gettai uno sguardo alla carta che avevo in mano.
Nella mia calligrafia un po' sbilenca delle medie, si poteva leggere:
Caro Zay,
ieri mi hai aiutato col progetto del piccolo chimico e volevo dirti grazie mille.
Sei il mio grande amico, e vorrei poterti dare un grande bacio, anche se Louis dice di lasciarti stare perché sei impegnato con la scuola.
Ma tu trovi sempre tempo per me!
Perché sei il migliore :)
oggi in inglese abbiamo imparato questa frase: I love you.
Significa ti voglio bene e anche ti amo, quindi è per te!
-LiLi, lo scienziato pazzo
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YOU'RE TOO CUTE! | Larry Stylinson |
FanfictionLouis è uno sfaticato diciottenne, nonché drama queen, con la cronologia web da cancellare ogni due per tre. Costretto a badare al fratello minore Liam, saccente e inopportuno, incontra Harry, sedicenne puro e immacolato. Innocent!Harry; Daddy!Louis...