33. Come fratelli?

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Zayn's POVS
Liam mi aveva spiegato frettolosamente come aveva chiamato Harry per chiedergli di andare da Louis, e su come lui avesse accettato quasi subito, senza fare molte domande.
Era, poi, rimasto da me per un tè e in seguito era tornato a casa sua.
E Santo Cielo, ringraziai ogni singolo grammo di erba nel mio cassetto.
Liam mi aveva appena inviato una foto su WhatsApp, che ritraeva i due nel letto del più grande, quest'ultimo con le braccia attorno alla vita di Harry e il naso nei suoi ricci, felicemente addormentati.

Da: Zayn Spacciatore🌿
Non riesci a non spiarli, eh?
Da: Liam🖤
Sono carini, ammettilo.
Da: Zayn Spacciatore🌿
Ne sono quasi geloso.
Da: Liam🖤
Anche io :(
Mi aiuti a trovare un ragazzo, Zay?

Visualizzai.
Non sapevo cosa rispondere con precisione, perché una strana sensazione si era fatta strada nelle mie viscere, stringendo il mio stomaco in una morsa.
Il fatto che l'idea di Liam assieme a qualcuno mi desse la nausea era dovuto al rapporto fraterno che avevamo instaurato, vero? Vero?
Quasi mi avvicinai al comodino per prendere del tabacco allucinogeno.
Poi sentì di nuovo il telefono vibrare.
Posso sentire la tua ansia da qui, cosa ti preoccupa?
Che diavolo di problemi aveva, come faceva a-
Potrebbe essere la stessa cosa che preoccupa me.
Rimasi in apnea, le guance improvvisamente imporporate.
Non avrei voluto ma le mie dita digitarono troppo in fretta, mentre il mio cervello procedeva a rilento.
Scendi, passo a prenderti.

Liam's POVS
Zayn mi stava venendo a prendere.
Non sapevo perché, non sapevo dove mi avrebbe portato, ma era questo il bello in lui.
Il mistero.
Nonostante ormai fossi abituato a capirlo al volo, rimaneva sempre con i suoi comportamenti bizzarri, non razionali, così diversi dai miei.
Io che ero freddo, calcolatore, statico e lui che era impulsivo, creativo, avventuriero.
Era per questo che non riuscivo a spiegarmi il fatto che stessi iniziando a vederlo con occhi diversi.
Quando aprì la portiera, per la prima volta in vita mia, non sapevo seriamente cosa dire.
Il mio cervello, il mio, sembrava essere stato scambiato con quello di qualcun altro.
Non pensavo, non ragionavo, nulla.
«Va tutto bene?» mi chiese.
«Perché sono qui?» dissi io, più a me stesso che ad altri.
«Perché credo di dover fare una chiacchierata con te.»
Lo guardai.
Non era arrabbiato, non stava ridendo, non era sarcastico.
E allora com'era?
La sua espressione era indecifrabile.
Per un po sospettai persino mi volesse uccidere per aver combinato qualcosa con la sua azienda.
E i miei dubbi aumentarono quando fermò di colpo l'auto, in un posto deserto che non riuscivo a riconoscere.
«Hai assunto un sicario?» chiesi, muovendomi sul sedile, visibilmente agitato.
Lui rise.
«No, coglione» borbottò poi.
Stemmo in silenzio per minuti, che mi sembrarono ore.
Nessuno dei due diceva qualcosa, si poteva udire solo il fruscio del vento che si era occupato di tranquillizzare il battito del mio cuore.
Acquistando un po della mia solita sicurezza mi voltai, guardandolo negli occhi.
«Cosa dovevi dirmi?» chiesi, e lo vidi sorridere.
Per qualche strano motivo, vederlo sorridere era sempre una bella visione.
I denti bianchissimi, le labbra tirate e le pieghe attorno agli occhi, quasi chiusi, la lingua fra i denti.
Ero concentrato, fin troppo, per potermi accorgere della sua ultima mossa.
Mi stava baciando.
Aspetta, mi stava baciando?

Louis' POVS
Quando aprì gli occhi la prima cosa che notai furono le coperte profumate.
Sapevano di Harry.
Mi voltai leggermente, trovandolo con la bocca semi aperta, intento a russare piano.
Trattenni una risata, per poi carezzargli piano il viso.
Non lo avevo perso, era lì, e volevo rimanesse.
Vidi i suoi occhi chiari aprirsi piano e le sue labbra incurvarsi in un piccolo sorriso quando mi trovò a pochi centimetri dal suo viso.
«Come abbiamo fatto ad addormentarci?» chiese, la voce roca.
«Non lo so» risposi semplicemente.
Restammo così qualche altro secondo prima che lui parlasse di nuovo.
«Cosa hai fatto in questa settimana?»
«Ti ho pensato» risposi.
Ed era vero.
Non avevo fatto altro.
«E ho cercato di tirare avanti col lavoro e con le lezioni di Niall, anche se ad un certo punto Zayn ha dovuto rimpiazzarmi» terminai, circondandolo con un braccio.
Lui si accoccolò sul mio petto, per poi lasciarvi un piccolo bacio.
«Ha continuato a venire? Vuole davvero fare quel concorso?»
«Suppongo di si.»
Mi fermai, ricordando solo in quel momento che in pratica anche Harry doveva parteciparvi.
«E anche tu» dissi, di conseguenza.
Lui sollevò piano il capo.
«Mi hai iscritto?»
Aveva gli occhi sbarrati, e per un momento ebbi paura di aver combinato un casino, che mi avrebbe di nuovo urlato contro-
«Si» risposi, deglutendo a vuoto.
Lui sospirò piano, come se dovesse togliersi un peso dallo stomaco.
«Nonostante tutto?» domandò, guardandomi.
La mia risposta fu di nuovo come quella precedente.
«Sapevi che sarei tornato» mormorò, per poi avvicinarsi al mio viso «perché ti amo», mi baciò.

YOU'RE TOO CUTE! | Larry Stylinson |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora