27. Sigarette anormali

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«L-lei è il vero? Cioè, S-str-»
Balbettai incoerentemente, senza riuscire a smettere di fissarlo.
«A meno che lei non voglia dire stronzo, si, sono io: Stromae!» disse con fare plateale, aprendo le braccia.
Io deglutì a vuoto, sbarrando gli occhi.
«E cosa ci fa qui? Cos'è questo concorso?» chiesi immediatamente, riprendendomi dallo shock.
«Cerco aspiranti cantanti, con voci divin
Rimasi qualche secondo immobile, il mio cervello -non allenato a tutto quello sforzo- che lavorava a ritmo insostenibile.
Quando feci per aprir bocca, però, un'auto si fermò di fronte al retro del negozio e lui si voltò per dirmi:«Fai in modo tale che Harry e BiondoVeroQuantoLaTuaEterosessualità partecipino!»
Mi riscossi leggermente, confuso.
«C-come fa a sapere- sto sognando?» strillai, notandolo sparire assieme all'auto.
Fu quando mi voltai che vidi apparire Nicki Minaj.
«Perché diavolo hai un culo più bello del mio?» e mi colpì dritto in faccia con un pugno adornato da anelli a forma di banana.
Mi risvegliai sdraiato per terra, tra il cassonetto dell'immondizia maleodorante e la porta che dava sul retro.
Mi resi conto solo rialzandomi di aver avuto un'allucinazione, così presi accuratamente l'intero pacco di sigarette e le gettai una per una.
Che cazzo diavolo stava combinando Zayn?
Finalmente mi decisi a tornare dentro, avendo finito il turno da mezz'ora, e fu allora che vidi un manifesto con l'enorme scritta dardeggiante:
Concorso per aspiranti cantanti.

Zayn's POVS
«Da quanto tempo?»
Non era una vera e propria domanda che avrei voluto fare, ma non essermene accorto prima era un peso che sentivo gravare sulle spalle.
Liam, gli occhi ancora lucidi e rossi, le spalle che tremavano a causa dei continui singulti, mi guardò appena.
«Da qualche mese» ammise, allontanando la tazza di cioccolata calda che aveva di fronte.
Avevo deciso di portarlo in un posto a lui familiare, un posto in cui andavamo sempre assieme a Louis, e durante il tragitto non aveva fatto altro che piangere contro il mio petto.
«Ho cominciato a diventare disperato, per questo ho provato a trovarmi una ragazza» continuò.
Provai a non guardarlo con rabbia, ma proprio non riuscivo a contenere il mio sguardo da assassino.
«Scommetto che non ha portato a chissà quali risultati» esalai aspramente.
«No» rispose semplicemente, incapace di alzare lo sguardo.
«Perché non tutti sono come te, Zayn» continuò all'improvviso, di nuovo quella luce cattiva negli occhi.
«Non tutti hanno l'amico gay con cui spassarsela e scopare occasionalmente, alcuni semplicemente non vogliono essere questo schifo.»
Quelle parole furono un colpo nello stomaco, improvviso e imprevedibile.
«Non osare-» ringhiai minaccioso, alzandomi in piedi e poggiando i palmi delle mani sul tavolo.
«E cosa vorresti fare, vuoi avere di nuovo guai con la polizia, per caso?» rise, mettendosi lo zaino in spalla e iniziando ad uscire dal locale.
«Non puoi scappare da quello che sei» gli urlai dietro, senza guardarlo.
«Ma posso distruggerlo» rispose.
Mi accorsi di avere gli occhi pieni di lacrime solo quando sentì la porta della piccola stanza sbattere e richiudersi alle sue spalle.

Louis' POVS
Avevo in mano il volantino, ancora indeciso sul da farsi.
Lo rigirai qualche altra volta, rileggendo nuovamente ogni singola lettera.
Nessun limite di età, nessun requisito in particolare, ma solo mille euro per ogni partecipante.
Essì, forse il tabacco miracoloso di Zay prevedeva il futuro, a quanto pare.
Quando finalmente mi decisi scattai una foto e la mandai ad Harry, ricevendo un passo a prendere Niall ed arriviamo che mi lasciò non poco confuso.

•••

«Mi state dicendo che volete partecipare?» chiesi, per la quarantesima volta.
Non ero stupido -okay, forse solo un po- ma stranito, sconvolto, traumatizzato? Beh, quello si.
«Te lo abbiamo detto, il corso non ci è mai servito granché. Facciamo canto da quando avevamo otto anni, e le lezioni li sono finite solo da qualche mese» spiegò Harry, cercando di suonare il più dolce possibile.
Non avevano mai avuto bisogno di me.
Essí, mi ero affezionato al ruolo di maestro di musica.
Anche solo dopo due lezioni, non giudicatemi.
«È sempre stata una passione e continuarla non era male come idea, anche se io l'ho fatto solo per la vostra relazione» fece spallucce Niall Cyrus.
Spalancai la bocca, per poi richiuderla prima che Harry ci volesse infilare dentro qualcosa.
«Hai detto di dirlo a coloro di cui mi fidavo» disse con tranquillità il ricciolino, per poi sorridermi.
«Si, si, okay, d'accordo» cantilenai, cercando di riprendermi dallo shock multiplo.
Magari fosse stato qualcos'altro di multiplo.
«Volete partecipare, ma abbiamo un piccolo problema» esclamai.
Entrambi mi fissarono con occhi spalancati.
«I soldi» gemetti, accasciandomi sul divano.
Servivano tremila fottutissimi euro.

YOU'RE TOO CUTE! | Larry Stylinson |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora